sabato 24 dicembre 2011

Mazzarri: "Resto fino al 2013"


Seduto su una panchina, quella del campo di Castelvolturno, Mazzarri ha dato un annuncio: "Ho un contratto, fino al 2013 sarò l'allenatore del Napoli. Ci tengo a rispettare gli accordi".

Non sono le parole di otto mesi fa, quando il tecnico diceva che avrebbe dovuto sedersi a un tavolino con De Laurentiis e confrontarsi sui programmi, prima di ufficializzare la permanenza a Napoli, come da contratto, rinnovato nell'estate 2010, dopo aver guidato la squadra in Europa League. Mazzarri ha dato la notizia attesa dai tifosi in un'intervista ad Enrico Varriale, trasmessa ieri pomeriggio su Raidue. Messe così a tacere le voci su interessamenti di altri club, dall'Inter che verrà a società della Liga. "Ho un contratto fino al 2013". Dal futuro al passato, ovvero a quello che il Napoli è riuscito a costruire nel 2011, anno aperto con il ko contro l'Inter al Meazza (1-3) e chiuso con la goleada al Genoa al San Paolo (6-1). "Siamo davvero orgogliosi di quanto siamo riusciti a fare. È stato un anno importante e di grande crescita. Dobbiamo cercare di incrementare il nostro lavoro nei prossimi mesi".

È stato raggiunto l'obiettivo degli ottavi di finale di Champions League, insperato a fine agosto, quando vennero compilati i gironi. "Il momento più bello? Il successo sul Manchester City a Fuorigrotta, in quella occasione abbiamo capito che potevamo realizzare l'impresa. Sinceramente, all'inizio del girone non avrei mai pensato di poter superare il turno, a discapito proprio del City". Di una squadra che ha una maxi-valutazione. Il Napoli e il suo allenatore non si accontentano. Vogliono di più. Anzitutto, recuperare posizioni in campionato. Poi ci sarà il doppio confronto con il Chelsea in Champions League.

"Se riuscissimo ad andare ancora più avanti nella massima competizione europea sarebbe qualcosa di incredibile. Certo, vogliamo anche riconquistare uno dei primi tre posti, anche se la strada per qualificarsi per la Champions è più difficile, dal momento che quest'anno c'è un posto in meno. Bisogna recuperare posizioni in classifica per essere anche nella prossima stagione nell'Europa che conta".

Mazzarri è concreto e non regala illusioni ai tifosi. Non a caso si vanta di essere partito dal sest'ultimo posto, quello che il Napoli occupava con Donadoni all'inizio di ottobre 2009, quando l'ex tecnico della Samp venne convocato da De Laurentiis. "Per aprire un ciclo vincente e avere un posto in pianta stabile tra le grandi occorrono pazienza e costanza". E occorre programmare. Ecco perché il Napoli ha piazzato un altro colpo in Sudamerica, assicurandosi Edu Vargas, talento cileno che entrerà nel parco attaccanti. "È un giocatore che ha seguito e scelto la società, che ha una rete di osservatori in tutto il mondo".

Mazzarri ne valuterà la qualità e le condizioni fisiche, anche in questo caso non accelererà i tempi, per una questione di rispetto nei confronti di giocatori che lavorano con lui ormai da anni e per rispettare gli equilibri che ha saputo creare all'interno della squadra e dello spogliatoio. Anche a Mazzarri fa un certo effetto vedersi tra i sedici allenatori che hanno superato il primo ostacolo della Champions. Lui c'è, uno come Sir Alex Ferguson - storico manager del Manchester United, alla guida dei Red Devils dal 1986 - no. "Che effetto mi fa? Intanto, sono felice per il Napoli, perché anche questo evidenzia l'impresa della squadra. Mi piacerebbe poter ripercorrere una carriera come quella di Ferguson anche perché io ho quelle caratteristiche: vivo intensamente, ora dopo ora, quanto accade nel club. Io Ferguson del Napoli? Con un progetto chiaro e definito, perché no?".

Il futuro, forse, è adesso.

Fonte: Il Mattino

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