mercoledì 18 gennaio 2012

CdS: "De Sanctis ringrazia i tifosi azzurri"

Neanche Morgan De Sanctis sapeva che in curva B avessero preparato uno striscione sarcastico indirizzato a chi aveva insinuato sul suo gesto al gol di Cavani in Napoli-Lecce del 3 dicembre scorso. Venne messa in dubbio la buona fede del portierone abruzzese. Tirato in ballo addirittura il calcio scommesse. Lo striscione era stato tenuto bene arrotolato in modo da esporlo al momento giusto e magari più volte. Il momento sarebbe stato un gol del Napoli. Un gol che, però, tardava ad arrivare. Anzi, era stato il Bologna a passare in vantaggio, proprio sotto la curva B.

Poi al 26' del secondo tempo, il rigore trasformato da Cavani (proprio lui) che doveva rompere l'incantesimo e lasciare srotolare quello striscione lungo cinquanta metri con la scritta: «De Sanctis, onde evitare, mettiti a ballare». Il portiere l'ha potuto ben vedere. Era appostato sotto la curva opposta. Così come l'hanno visto i quarantamila del San Paolo ed afferrato subito a chi fosse indirizzato; a chi s'era divertito a ricamare sul gesto spazientito di De Sanctis al quarto gol del Napoli nella sfida con il Lecce (si era sul tre a uno); a chi aveva voluto alimentare sospetti ed innescare pensieri subdoli.

Il gesto, invece, come ebbe modo di spiegare a caldo il protagonista, voleva essere una sorta di liberazione dopo la paura di subire un'altra rimonta dopo quella della gara precedente con la Juve (poco prima il Lecce aveva sfiorato il tre a due). De Sanctis non sapeva dell'iniziativa dei tifosi della curva B ma ha apprezzato molto quella manifestazione di solidarietà, spontanea quanto corale.

E ieri ha voluto ringraziare gli autori ma anche l'intero pubblico del San Paolo, affidando al sito internet della società un suo messaggio: «Sono felice di aver sentito la vicinanza del pubblico, e d'altro canto non ho mai avuto dubbi sul calore che la gente di Napoli ha sempre dimostrato nei miei confronti e nei confronti di tutta la squadra. Ieri sera l'ennesima manifestazione di affetto e di stima che mi ha gratificato ulteriormente come uomo, ancor prima che come calciatore. In bocca al lupo a tutti e forza Napoli!». Chi conosce l'estremo difensore abruzzese sa quanto grande sia la sua integrità morale ed il suo senso del dovere. De Sanctis conduce una vita molto ritirata (casa e campo) e quando può si concede a gesti di solidarietà e beneficenza. Semmai è uno che nello spogliatoio alza la voce se si accorge che un giovane non riga dritto oppure ha bisogno di un consiglio. Rifiuta ogni tipo di scommesse e sentirsi tirato in ballo in un qualcosa di losco per un gesto male interpretato lo aveva ferito non poco. Ma l'altra sera ha ricevuto la testimonianza più bella: l'affetto del pubblico amico che è poi quello che conta di più. Ed al gol di Cavani, pur invitato dalla curva B, non ha ballato, ha solamente gioito nell'intimo per il pareggio raggiunto e se n'è guardato bene dal gesticolare. Non si sa mai.
FONTE: CORRIERE DELLO SPORT

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