giovedì 5 gennaio 2012

"Intercettazioni, il Napoli è tranquillo"

Le squadre vincenti si costruiscono con pazienza e lungimiranza. Il Napoli ha gettato le basi già quando era in B e adesso si gode i frutti di un gruppo ambizioso che cresce insieme nel corso degli anni. Il rinnovo di Christian Maggio è soltanto l’ultimo atto della strategia orchestrata dal presidente De Laurentiis. Il primo seme è stato piantato proprio nel 2006 con l’acquisto a parametro zero di Paolo Cannavaro che allora era il “capitan futuro” del Napoli. La previsione — pur con qualche difficoltà iniziale, il pubblico non gli perdonava nulla — si è avverata tant’è vero che il difensore della Loggetta è diventato simbolo e leader dello spogliatoio. Ha la fiducia della società che non si è scomposta più di tanto, ieri pomeriggio, quando ha appreso dalle agenzie l’anticipazione di Panorama: i telefoni di tre giocatori, Cannavaro appunto, Mascara e Gianello, terzo portiere fino alla scorsa stagione, sono stati intercettati dalla Procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta dei cosiddetti reati da stadio, coordinata dal procuratore aggiunto, Giovanni Melillo. L’unico indagato (per frode sportiva) è Gianello, situazione ben nota al club azzurro, che è stato ascoltato — assistito dall’avvocato Siniscalchi — a giugno scorso. La novità emersa è relativa appunto al capitano, ma le intercettazioni sono state effettuate soltanto per capire l’eventuale reazione del gruppo alle proposte di combine, provenienti dall’esterno. La giornata, dunque, è trascorsa senza particolari sussulti.
La squadra si è allenata in vista della trasferta di Palermo con la solita intensità. Qualche timore in più per i tifosi. Siti internet presi d’assalto così come i social network per capire cosa stesse succedendo. In serata prevale, comunque, l’ottimismo: «Il Napoli è immune da queste cose. Crediamo nella buona fede dei nostri giocatori. Restiamo concentrati e pensiamo soltanto alla trasferta di Palermo». Che è poi il messaggio diffuso ieri da Mazzarri. L’avvicinamento alla sfida procede senza intoppi. I sudamericani proseguono con il programma differenziato, gli altri hanno disputato una partitella con la Primavera. Il tecnico si affiderà ai titolarissimi, quelli che hanno sposato il progetto condividendo ambizioni e senso di appartenza, un sentimento forte che ha spinto Christian Maggio a legarsi fino al 2015, nonostante i pour parler di Milan e Juventus e l’offerta del Tottenham. Il segreto non è soltanto economico, ma un rapporto quotidiano tra la società e i propri campioni: «Devono sentirsi in famiglia, così non vogliono mai andare via», ha svelato De Laurentiis. L’affetto della città ha un suo peso: «Mi trovo benissimo — ha spiegato proprio Maggio a radio Marte — lo stesso discorso vale per mia moglie Valeria. Ho convinto pure i miei amici di Vicenza: all’inizio avevano qualche perplessità, poi quando sono venuti qui in visita, non volevano più andarsene ». Proprio come Marek Hamsik, il prossimo di una lista — se ne occupano De Laurentiis e il ds Bigon — in cui spera di rientrare Totò Aronica: il suo contratto scade a giugno. Il Palermo è molto interessato, ma Totò ha voglia di restare in azzurro.
FONTE: REPUBBLICA

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page