Il sindaco promette lo stadio "Entro tre anni la nuova struttura, De Laurentiis è con noi"
IN CONSIGLIO comunale Luigi de Magistris lancia il suo ennesimo impegno: «Faremo lo stadio nuovo entro la fine di questa consiliatura. Lo faremo insieme con De Laurentiis, mettendo in campo tutte le azioni politiche e finanziarie per realizzare questo sogno e chiudere anche la convenzione col San Paolo che scade nel 2014». Le ipotesi sulla localizzazione sono due: o piazzale Tecchio oppure un’altra area. La proposta dovrebbe essere duplice, e includere, oltre al nuovo impianto, anche la riqualificazione dell’intera area di Fuorigrotta. Insomma, a conti fatti la contesa dovrebbe essere fra la favoritissima Ponticelli e l’area Nord, già tirata in ballo ai tempi della Iervolino col progetto sulle caserme di Miano
«NON sto qui mica per scaldare la poltrona». Sembra che il sindaco sia pronto a indossare anche i pantaloncini pur di dare il suo apporto a un marchiochiave della sua città, la squadra di Lavezzi e Cavani. Fatto sta che ieri mattina in Consiglio comunale Luigi de Magistris ha lanciato il suo ennesimo impegno: «Faremo lo stadio nuovo entro la fine di questa consiliatura ». E, quando un cronista gli ha osservato che si trattava di un impegno oneroso verso i tifosi, lui ha risposto con quella definizione non sedentaria del suo mandato. Stadio nuovo, dunque. Per il quale «stiamo entrando nel vivo, affrontando davvero i problemi concreti». Impegno confermato dopo l’incontro di due giorni con Aurelio De Laurentiis, «al quale abbiamo ribadito che lo stadio vogliamo farlo. Lo faremo insieme, mettendo in campo tutte le azioni politiche e finanziarie per realizzare questo sogno e chiudere anche la convenzione col San Paolo che scade nel 2014».
La fase operativa in effetti parla in sostanza di un abbandono del vecchio progetto di rifare il San Paolo e piazzale Tecchio. Nulla di ufficiale naturalmente, ma il sindaco riferisce che a questo punto le ipotesi sono due: o piazzale Tecchio oppure un’altra area. La proposta dovrebbe essere duplice, e includere, oltre al nuovo impianto, anche la riqualificazione dell’intera area di Fuorigrotta. Come arrivare alla definizione e scegliere fra i due corni? Attraverso una manifestazione pubblica di interesse che il Comune intende lanciare entro la prossima primavera, al fine di arrivare poi a una definizione della fase progettuale entro l’estate. Poiché la richiesta da avanzare agli imprenditori che vogliano impegnarsi è tuttora «aperta», il sindaco de Magistris evita di impegnarsi o citare una determinata area e il Comune da parte sua non metterà indicazioni territoriali nel suo appello. Ciò non toglie che «ovviamente non è che ci sia tutta la città disponibile — dice il sindaco — Le aree disponibili saranno due o tre, e a piazza Municipio certo non lo facciamo... ». Insomma, a conti fatti la contesa dovrebbe essere fra la favoritissima Ponticelli e l’area Nord, già tirata in ballo ai tempi della Iervolino col progetto sulle caserme di Miano, e rilanciata ieri in aula da Domenico Palmieri di “Liberi per il Sud”. Il quale ha messo il dito nel problema finanziario legato alla impresa: «L’area Nord è territorio ancora tutto da disegnare rispetto all’area Orientale sulla quale insistono le 16 opere di NaplEst». Posizione che esplicita il dubbio: che lo stadio a Ponticelli possa essere anche il mezzo per recuperare alcuni investimenti del consorzio guidato
da Marilù Faraone Mennella, dopo che il governo ha tolto dalle sue priorità alcuni suoi investimenti da quelle parti. Il vento del Nord arma anche la penna di Pietro Diodato, coordinatore provinciale del Fli, che comunque chiede un referendum popolare confermativo sulla eventuale scelta del Comune. Di sicuro l’impegno sarà consistente. «È una sfida che ridisegna il settore sportivo per almeno i prossimi cinquanta anni — spiega il sindaco — e non c’è solo il campo di calcio da fare, pensiamo anche a una arena, a un palazzo della musica, altre strutture»
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