Fernandez: "Non molliamo, il terzo posto è alla nostra portata"
Fare di necessità virtù. Detto e ripetuto con ritmo cantilenante, e mai più di ora. Adesso che la necessità si è trasformata in vero e proprio allarme, bisogna produrne tanta di virtù, tanta da far sì che possa diventare una sorta di lenitivo ai mali ultimi del Napoli. Ovvero, gli infortuni e le squalifiche. Nuvole dense di fumo su Mazzarri, ancora più dense quelle provocate dalle ormai famose "slim", poichè il tecnico di San Vincenzo rimugina parecchio in questi giorni, e potrebbe essere costretto a rivoluzionare i suoi dogmi, o tuttalpiù ad apportare sostanziali modifiche al suo credo. Difesa a 3 o a 4, questo e tanto altro ribolle nella sua testa. Forse, se dovesse propendere per la prima ipotesi, potrebbe tornare utile Federico Fernandez, con la sua professionalità ed i suoi centimetri.
CONVINZIONI - Un bel pezzo di marcantonio che sfiora i 190 centimetri, abilissimo nel gioco aereo, "El Flaco" non sta nella pelle perchè vorrebbe più presenze, vorrebbe dimostrare, fugando ogni dubbio, che quei tre milioni dati all'Estudiantes e il contratto fino al 2016 sono tutte cose ben fatte. Delle quali non c'è ragione di pentirsi. "Dobbiamo e vogliamo ripartire", così il 23enne di Tres Algarrobos (tremila anime, in provincia di Buenos Aires) a Radio Marte nel salottino di "Sport Live". "Ci stiamo allenando con grande intensità: se vogliamo prendere i tre punti dovremo giocare al massimo delle nostre possibilità. Urge voltare pagina e dimenticare il Chelsea, il Catania e la Juve, dato che ci restano due fronti ancora aperti e le nostre possibilità di riuscita sono ancora intatte".
DELUSIONI - A supporto di ciò quasi minimizza sugli ultimi incidenti di percorso. "Peccato col Catania (sostituito al 66' per crampi, ma con gli applausi del pubblico, ndc) avevamo vinto quel match, poi purtroppo ci siamo rilassati. Dal canto mio, giocando di meno, cerco sempre di dare il massimo e di sfruttare al meglio le opportunità che mi vengono date. Credo poi che la partita con la Juve sia stata giocata bene sino al primo gol, poi hanno segnato in maniera fortunosa e al secondo gol ci siamo disuniti. Ho guardato la partita di Champions, Chelsea-Benfica. Peccato, sarebbe stato bello arrivare a sfidare i portoghesi , per noi è stato difficile assorbire quell'eliminazione".
IO CAMMINERO' - Traccia anche linee sul cammino in azzurro e sul rapporto con i compagni e la città. "Ho trovato persone fantastiche. Tutti si sono prodigati per accelerare il mio ambientamento: dal Pocho, un vero leader nello spogliatoio, a Campagnaro, Morgan e Paolo Cannavaro, che ringrazio moltissimo per la continua disponibilità nei miei confronti. E poi Fideleff con cui ho legato parecchio. Sono in compagnia di grandi giocatori. Gradatamente riuscirò a completare il mio ambientamento e a impormi, anche perchè ho un ottimo rapporto col mister. Parliamo spesso e sento la sua fiducia. Voglio far bene anche per continuare a giocare in nazionale. La città poi è fantastica e i napoletani affettuosissimi. Mi piace il loro calore".
PROPOSITI - Pillole di saggezza, nonostante la giovane età, anche sulla sua posizione e i prossimi impegni. "Posso giocare sia sulla destra che centrale, chiaramente a discrezione del mister. Per domani sera sono a disposizione e mi sento bene fisicamente. E' nelle nostre intenzioni disputare un grande incontro e portare i tre punti a casa. Per il terzo posto ci sono quattro o cinque squadre con cui ce la giocheremo sino in fondo. La Roma del 20 maggio è lontana, per adesso, ma noi rivedremo molte volte la partita con la Juve per non ripetere gli stessi errori all'Olimpico. Cercheremo di vincere la Coppa".
Fonte: Corriere dello Sport
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