martedì 10 aprile 2012

Mazzarri: "Juve e Lazio hanno imparato 'O surdato nnammurato perchè l'hanno sentito spesso"

Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine" alla vigilia della sfida contro l'Atalanta nella sala stampa del centro sportivo degli azzurri.

- Dopo due sconfitte importanti, come si reagisce? Il gruppo è unito?

"La squadra è unitissima, per come soffre, per come corre. Io guardo le prestazioni. A Roma con la Lazio il Napoli ha offerto una prestazione ottima. Nello spogliatoio li ho visti affranti, perche' non ci siamo spiegati questa sconfitta. Cercheremo di fare una grande partita sulla falsa riga di quella contro la Lazio. Mauri, un gol così, lo fara' due volte nella vita. Pandev ha sfiorato un gol. L'arbitro ci ha negato un rigore netto sul macedone, ci ha negato anche un fallo su Cavani. Siamo carichi, vogliosi. Affronteremo l'Atalanta con motivazione. Puo' darsi anche che in un'annata così lunga, dove i nostri non hanno esperienza, stiamo facendo un grande campionato ed una grande annata. Quest'annata va valutata a livello generale. Vogliamo finirla meglio. Ci sono 7 finali e non dimentichiamo la Coppa Italia. Un gruppo cosi' e' difficile trovarlo: spero di allenarlo ancora qualche anno, non so se trovero' ancora un gruppo così".

- Spera di restare al Napoli?

"Ho un contratto fino al 2013".

- Punta al terzo posto?

"Non ho mai detto che puntiamo al terzo posto".

- E' nelle possibilita' del Napoli raggiungere il terzo posto?

"Non lo so. Contro la Lazio avevamo due risultati su tre a disposizione. Mi interessa lavorare sulle prestazioni".

- Quanto ha inciso la sconfitta di Londra sul cammino del Napoli?

"Non lo posso sapere in termini precisi, nel calcio esiste l'imponderabile. Credo di avere una certa esperienza, dato che sono in questo mondo da 33 anni. La partita d'andata col Siena ci porto' via tantissime energie. Con l'accumulo di partite, vincere la gara di ritorno non fu semplice. Sarebbe stata un problema non centrare la qualificazione in Coppa Italia. Quello era un obiettivo da non fallire. A Napoli si alza sempre l'asticella, nessun giocatore si era trovare a lottare su tre obiettivi. I nostri campioni sono giovani in crescita. Una parte della stampa non lo riconosce, si dice tutto e il contrario di tutto. Questo e' un gruppo che sente le sconfitte ed ha una sinergia particolare col pubblico, perche' quello di Napoli e' un pubblico che capisce le difficolta' della squadra. Il Napoli e' un gruppo orgoglioso, l'ultima sconfitta e' stata immeritata".

- Napoli-Atalanta: che gara si aspetta?

"La partita spartiacque fu quella col Chievo. Da li' inizio' la serie di 5 vittorie consecutive, che divennero 6 con la Champions. Li' fu fondamentale l'aiuto del pubblico. L'allenatore e' il primo tifoso. Sara' una partita difficilissima, perche' tutti hanno un motivo particolare per disputare la gara della vita contro di noi. Basta vedere la Fiorentina che ha fatto il colpo a Milano. I nostri ragazzi vanno aiutati fino al 96° perche' in questo periodo ci va tutto storto. Dobbiamo cantare "O surdato nnammurato" a fine partita, dato che ora lo cantano i nostri avversari perche' l'hanno imparato da noi. Si vede che l'hanno sentito spesso".

- La squadra gioca bene, bella manovra, ma il Napoli prende gol con gli avversari che alzano la palla... Probabilmente e' un limite...

"Lo so. Essere la squadra rivelazione dell'anno, nella passata stagione, ci ha fatto essere meno lucidi in questa stagione. Ci e' successo tante volte e questo ci fa sottovalutare le insidie. Abbiamo perso tanti punti quest'anno per errori degli arbitri. Non siamo molto fortunati, resta la crescita. Su 10 partite in 9 occasioni si creano piu' palle gol degli altri. Britos viene da un anno tribolato: dopo un grandissimo primo tempo, e' calato leggermente ed ha commesso l'errore. E' stata una leggerezza come l'espulsione di Zuniga. Bastava accompagnarlo Rocchi".

- Aspetterà il momento giusto per colpire l'Atalanta?

"Quando abbiamo cambiato l'atteggiamento non ci e' andata bene. Cercheremo di non farli giocare, poi faremo le nostre azioni d'attacco come sempre. L'unica volta in cui non siamo riusciti ad imporre il nostro gioco e' stato a Torino contro la Juventus, che non ha disputato competizioni europee. A Parma abbiamo raccolto piu' del dovuto. Sono state le uniche due gare dove non abbiamo imposto il nostro gioco".

- C'era gia' il pensiero alla gara di Coppa Italia con la Juventus come ha detto Bigon?

"Tutto e' possibile. Quando vedo dei detrattori in sala stampa sorridere per la sconfitta del Napoli perche' non aspettavano altro e' chiaro che anche questa e' una pressione".

- Interviene Riccardo Bigon...

"Non ho mai detto queste cose".

- Prende la parola Mazzarri...

"Anche se l'hai detto, Riccardo, non ci sono problemi. E' una possibilità. Ora pensiamo al futuro".

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page