Napoli, ecco gli 11 giocatori sott'osservazione
Indizi, per ora. E una sola certezza: De Laurentiis apporterà alcune novità sul fronte societario, soprattutto nei ruoli chiave legati al mercato. Michele Uva è pronto a venire a Napoli però vuole pieni poteri. Proprio quello che il patron azzurro vuole evitare. Uva, 48 anni, ex Lazio e Parma, è un dirigente con un alto profilo sportivo, anche nei confronti degli organi istituzionali, sia italiani che europei. Inoltre potrebbe liberarsi subito dall’incarico in Figc, quindi non ci sarebbe bisogno di aspettare giugno per renderlo operativo.
Poi ci sarebbe Bigon e al momento non sono poche le controindicazioni per una sua permanenza. Il destinario dei siluri sul mercato dei giovani sarebbe proprio l’attuale ds del Napoli, legatissimo però a Walter Mazzarri. De Laurentiis è alla ricerca di un dirigente che sia al tempo stesso autorevole e rappresentativo, che possa affiancarlo nelle trattative di mercato in Italia, ma anche rappresentare la società in Lega o in tv. Resta o non resta Bigon, De Laurentiis ha deciso di non concentrare su una persona sola tutto il potere di cercare giovani talenti in giro per il mondo, ma di separare gli incarichi. Dunque ridimensionerà il ruolo «ufficioso» che con il passare dei mesi ha concentrato su di sé Alejandro Mazzoni, il manager di Lavezzi, plenipotenziario del club azzurro in Sudamerica: lo sbarco alla corte di Mazzarri di Fideleff, Fernandez e Chavez portano la sua firma. Come porta la sua firma il grande affare che De Laurentiis proprio non manda giù: quello di Vargas, 11 milioni di euro sborsati per una promessa di 19 anni.
Giovani sì - e su questo grande spazio avrà ancora Maurizio Micheli - ma che costino poco. A rompere con il passato recente spunta così il nome di un 20enne fantasista venezuelano (ma il passaporto è comunitario) che gioca nel Caracas: si chiama Fernando Aristeguieta e costa poco meno di 2 milioni di dollari.
Ma il Napoli è alla caccia disperata di difensori: è l’obiettivo numero uno sembra ora essere il centrale del PortoRolando Jorge Pires da Fonseca, 27 anni ad agosto, più semplicemente Rolando. Nato a Capo Verde, il suo cartellino non costa poco (almeno 9 milioni) ma l’ingaggio è nel tetto fissato. Il punto è che fare affari all’estero è più conveniente che in Italia. Prendete Davide Astori, il talento del Cagliari per cui Cellino chiede quasi 15 milioni. E il Napoli non spenderà mai una somma del genere per un difensore.
Ma il Napoli è alla caccia disperata di difensori: è l’obiettivo numero uno sembra ora essere il centrale del PortoRolando Jorge Pires da Fonseca, 27 anni ad agosto, più semplicemente Rolando. Nato a Capo Verde, il suo cartellino non costa poco (almeno 9 milioni) ma l’ingaggio è nel tetto fissato. Il punto è che fare affari all’estero è più conveniente che in Italia. Prendete Davide Astori, il talento del Cagliari per cui Cellino chiede quasi 15 milioni. E il Napoli non spenderà mai una somma del genere per un difensore.
Le operazioni avviate in questi giorni, comunque, sono del tutto indipendenti dalla conquista del terzo posto perché, Champions o no, il reparto arretrato va rimpolpato: al solito c’è Capuano del Pescara nel mirino degli azzurri oltre ai due talenti dell’Udinese da tempo sotto osservazione, ovvero Benatia e Armero. De Laurentiis valuta anche la posizione di Sebastian Prodl, difensore nazionale austriaco di 24 anni: un eventuale ricambio in una squadra con poche alternative.
A centrocampo il nome nuovo è quello di Raffael Caetano: ha 27 anni e gioca nell’Hertha. Ma intanto De Laurentiis segue con attenzione la crisi del Villarreal. Senza Champions, l’ex club delle meraviglie della Liga rischia la smobilitazione: oltre a Giuseppe Rossi, sul mercato finiranno il difensore 21enne Musacchio e il vecchio pupillo di Mazzarri, il centrocampista Borja Valero. Nomi caldi, come quello di Pepito: chi lo prende ora, prima del probabile ritorno negli Europei, deve staccare un assegno di poco superiore ai 20 milioni (lo scorso anno Fernando Roig disse di no ai 32 milioni del Barcellona). L’ingaggio dell’italo-americano si aggira intorno ai 3,5 milioni di euro, quasi il doppio rispetto a quanto guadagna, per esempio, Cavani. Il suo approdo farebbe avanzare ai tenori azzurri molte richieste di aumento dello stipendio. Un problema. Ma il tesoretto che arriva quest’anno da Champions e Coppa Italia (quasi 39 milioni di euro) potrebbe essere usato per accontentare le richieste economiche dei big azzurri. A cominciare proprio da Lavezzi: l’argentino è corteggiatissimo e ha una clausola alla portata di tutti i grandi club d’Europa. E il suo manager Mazzoni potrebbe avere più di una tentazione a portarlo via da Napoli.
FONTE: IL MATTINO
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