martedì 5 marzo 2013

Difesa da record ma soffre di pareggite

De-Sanctis 2
Eppur si muove, o meglio: eppur non si smuove. È la difesa del Napoli, che nonostante il periodo non facile resta una roccia. Anzi, resta da record: Morgan De Sanctis ha tenuto la porta azzurra inviolata per ben undici partite. Nessuno ha fatto altrettanto o meglio in Serie A. Un primato che simboleggia come la retroguardia azzurra sia la seconda del campionato: 22 reti subite contro le 18 della Juventus. Solo quattro gol di differenza, per una retroguardia che è da primato: soprattutto se si pensa che la Sampdoria, che ha la terza difesa del torneo, di gol ne ha subiti 8 in più, e quindi 30 in totale. E c’è di più: la terza e la quarta forza del campionato, quindi Milan e Lazio, hanno una difesa con ben 32 gol incassati, in media con quella delle altre squadre, che hanno tutte almeno 30 segnature subite, fino alle oltre 40 delle formazioni che hanno maggiori problemi.
NESSUNO COME MORGAN. Mentre l’attacco fatica, la difesa tiene. Il Napoli si è fermato: quattro pareggi in altrettante partite, soltanto una vittoria nelle ultime sei gare. Era il 2 febbraio al San Paolo, quando gli azzurri superarono il Catania. I gol furono di Hamsik e Cannavaro. Poi soltanto altri due gol, con Campagnaro e Inler. Quindi una difesa che dà una mano anche all’attacco, paradossalmente. Cavani non va più in gol, mentre Hamsik è in “pausa” da più di un mese. Pandev praticamente non è pervenuto (solo due gol per lui) mentre Insigne gioca poco e segna ancor meno (solo cinque reti). Ci pensa la retroguardia, allora: Campagnaro ha regalato il punto d’oro conquistato a Roma con la Lazio, ma soprattutto è De Sanctis che tiene la porta (quasi) sigillata. E pensare che il portiere del Napoli si becca anche qualche critica fin troppo severa. I suoi interventi ultimamente non saranno belli da vedere, ma sono senz’altro efficaci. Del resto quella partenopea è la formazione che più di tutti ha chiuso la partita senza prendere gol.
OCCHIO ALLA PAREGGITE. Squadra che non subisce reti non perde, evidentemente, ma deve vincere. Ormai sono quattro consecutivi i pari, tra l’altro con due 0-0 consecutivi. Quindi non è la difesa il problema: almeno in campionato. In Europa, infatti, il reparto è stato disastroso: ad esempio nei sedicesimi di Europa League sono arrivati ben cinque gol tra la gara di andata e quella di ritorno. Un dato pesante che ha sancito l’eliminazione degli azzurri dalla coppa. Un Napoli che però in Europa si è presentato con un vestito diverso. Eppure Mazzarri pur facendo ruotare i suoi uomini i risultati, coppe a parte, li ha portati a casa. Servono risposte, adesso, soprattutto da Rolando, che nella doppia sfida col Viktoria non ha dato un’impressione troppo convincente. E l’assenza di Paolo Cannavaro domenica a Chievo, considerando anche le precarie condizioni di Britos, potrebbero aprirgli le porte del campo per il suo debutto in Serie A.
ASPETTANDO GRAVA E ROLANDO. Invece Campagnaro dà affidamento, e si aspetta il ritorno di Gamberini, che pure lui ha avuto un calo, ma ci si è messa anche la botta alla caviglia rimediata nella gara con la Fiorentina che gli ha procurato più di un problema. Senza più le coppe, si aspetta di vedere Grava e Rolando anche in campionato. Il difensore casertano esordì un mese fa con il Catania, giocando titolare, e poi è scomparso. Mazzarri non lo ha più mandato in campo, e i tifosi sono in attesa di vedere se per il soldatino di Caserta ci sarà ancora una chance. Al di là di un certo nervosismo, la prova di Grava non fu negativo, ma poi Mazzarri non lo ha più utilizzato. Anche lui può tornare utile per questo finale di campionato

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