"Mazzarri lusingato dall'ipotesi rinnovo, ma"...
E' lusingato dall'idea che il Napoli possa invitarlo a restare per un altro anno per completare un percorso così brillantamente intrapreso. Ma Walter Mazzari, legato fino al 2013, sa bene come vanno le cose nel calcio e poi non intende distrarsi dall'impegno con il Bologna. Dice: «Ho contratto di un altro anno che intendo rispettare. A Napoli sto bene, con la società c'è un confronto continuo ed una buona sintonia, se poi ci saranno i presupposti per allungarlo, lo faremo nelle sedi opportune». Ostenta comunque un certo compiacimento: «La mia soddisfazione è che se ogni anno sento dire che la società intende allungare il contratto, vuol dire che si è fatto bene. E se anche all'estero c'è attenzione su di noi, con alcune squadre che tentano persino di copiare il nostro modello tattico, significa che il lavoro sta producendo qualcosa di importante. Ad ogni modo, noi allenatori siamo sempre soggetti ai risultati. Basta una serie di risultati negativi che già si cambia idea. Ma ora concentriamoci sul Bologna. Questi sono discorsi di là da venire».
Già, il Bologna, una squadra guidata da un tecnico che rappresenta una sorta di «bestia nera» per il Napoli. Lo scorso campionato, Pioli, sulla panchina del Chievo Verona, strappò sei punti ai partenopei. Stavolta si tratta di una rivincita personale. Sottolinea Mazzarri: «Affronteremo un avversario insidioso che ha un allenatore che ci ha sempre messo in difficoltà quando guidava il Chievo. Sappiamo a cosa andremo incontro. Ma non si tratta di aver trovato gli antidoti per fermare il nostro gioco, è un problema che riguarda noi stessi. Se giochiamo da Napoli e riusciamo a dare il centodieci per cento, non esistono avversari che tengano. Lo abbiamo visto in casa dell'Inter ed anche in Champions. Delle volte, però, capita che ci distraiamo, caliamo di tensione ed allora può succedere che inciampiamo. Ma ho parlato con i ragazzi dopo la prestazione di Coppa Italia ed ho visto nei loro occhi fiducia e forza. Sono fiducioso»
ATTENZIONE IN DIFESA- In una partita da vincere, per sfruttare anche qualche rallentamento di chi sta davanti in classifica, Mazzarri richiama l'attenzione sulla fase difensiva: «Perché se facciamo bene quella, viene tutto di conseguenza. A Palermo, ad esempio, pur vincendo abbiamo concesso troppo nel primo tempo. E negli ultimi tempi non siamo stati così attenti in fase passiva. Vorrei invece vedere il Napoli d'inizio gara con il Genoa: aggressivo, determinato e capace di concretizzare le palle-gol e non far ragionare l'avversario». Rientrano i titolarissimi e sulla fascia sinistra fiducia a Dossena, apparso in grande spolvero nelle ultime uscite. In avanti, Goran Pandev dal momento che Lavezzi sarà pronto tra una settimana. Proprio sul macedone autore di tre gol di fila (Genoa e Palermo in campionato; Cesena in Coppa Italia), Mazzarri puntualizza: «E' un grande calciatore, per lui parlano la carriera ed i numeri. Ma lo sapevamo, noi l'abbiamo solo aiutato a mettersi a postosul piano fisico. Pandev è motivo di orgoglio per me e le sue parole nei miei confronti sono la migliore gratificazione. E' capitato con lui ma anche con altri calciatori, in particolare gli attaccanti che con me hanno fatto sempre tanti gol».
VARGAS IN PANCHINA- Il cileno si accomoderà in panca: «E' stato un investimento per giugno - conclude il tecnico - bisognava chiuderlo a gennaio per anticipare la concorrenza ma lo aiuteremo ad inserirsi gradualmente con noi anche se si è già calato nella dimensione del gruppo, sta mostrando tanta volontà e per quello gli faremo respirare da vicino il clima delle partite di campionato». Dopo l'allenamento, in ritiro, ha avuto modo di caricare ancora di più i suoi dopo i risultati di Juve e Udinese e poi tutti a guardare il derby di Milano.
FONTE: CORRIERE DELLO SPORT
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