San Paolo, un solo grido: "BienvenEdu"
Le curve sono piene, gli altri settori no. C'è voglia di calcio, ma non la solita gente. La sensazione che avverti è che siano tutti convinti di vincerla, questa partita, la sensazione che odi. In Tribuna Posillipo, Fernando espone lo striscione del suo gruppo Facebook, "Oj vita mia", che inneggia a "Morgan capitano" in vista della partita di lunedì con il Bologna. Una canzone per i sudamericani e il ritmo che danza sul terreno verde. E poi lui, Eduardo Jesùs Vargas, l'ultimo arrivato, anche se lo sentiamo già come uno di casa, perché se ne parla da più di un mese come di un nuovo fenomeno. Sembra così carino, scugnizzo immerso nella sua emozione che è un po' anche la nostra. Resta solo in campo, alla fine del riscaldamento, concentratissimo a provare i calci su punizione. Ne vanno a segno diversi, e lo stadio semivuoto esplode. Stelline di Capodanno ad illuminare la notte e volti sorridenti. Tutti pronti ad acclamare il nuovo 16. Nella Smorfia corrisponde alla parte del corpo che la nostra bellissima lingua chiama "'O mazz'". Quello che i tifosi dicono che ci ha abbandonati dalla famosa zona Mazzarri. Resta da vedere se l'abbiamo ricomprato al calciomercato di gennaio oppure no. Sembra proprio di sì, anche se lui stavolta non c'entra. Comunque, BienvenEdu".
Fonte: Il Mattino
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