Mazzarri, ecco cosa cambia con Bozzo
Ha destato scalpore l’anticipazione di Calciomercato.com, confermata da Mazzarri, che l’allenatore del Napoli avrebbe scelto di avvalersi della consulenza di un noto procuratore, Beppe Bozzo, già agente di Cassano e Quagliarella.
Ne parliamo con Carlo Pallavicino, agente, giornalista e amico di Walter Mazzarri.
“Intanto stiamo parlando del miglior allenatore del campionato italiano. Un professionista integerrimo sul quale nessuno potrà mai fare illazioni perché adesso ha un agente. Sul lavoro non fa sconti a nessuno. Grazie alle sue capacità tutti, ripeto tutti, i miei giocatori hanno disputato stagioni irripetibili sotto la sua guida. Va anche chiarito che si tratta di una scelta legittima anche se può prestarsi alle solite illazioni sul conflitto di interessi per chi assiste i giocatori e allenatori al tempo stesso. Dopo i fatti GEA, la FIGC vieta espressamente agli agenti di assistere gli allenatori, ma Beppe Bozzo è un avvocato e dunque è libero di esercitare la professione con chi crede. Del resto ha già collaborato con Claudio Ranieri nel passaggio all’Inter senza che nessuno sollevasse eccezioni. Dopo che Mourinho si è presentato in Italia con Jorge Mendez, il manager di Cristiano Ronaldo, nessun allenatore vuole essere da meno. Noi agenti semplici, seppur discriminati, dobbiamo farcene una ragione".
E allora perché tante reazioni a questa notizia? A SportItalia hanno commentato la notizia come un colpo basso a Mazzarri, lo stesso Mazzarri è parso come irritato nel dopo partita del San Paolo quando ha dovuto commentare la collaborazione con Bozzo…
“SportItalia è legata a doppia mandata a Tuttomercatoweb un sito concorrente di Calciomercato.com che ha dato la notizia. Normali reazioni di cronisti che hanno preso il buco. Quanto a Mazzarri la cosa che mi sorprende è un’altra…”.
Cioè?
“Lo conosco dal 1978 da quando militava negli Allievi viola, piedi e cervello fini, un’ansia di affermazione già fuori dall’ordinario. Energie illimitate. Vive ogni aspetto della vita con un’intensità tale come se non esistesse domani. Ottiene risultati incredibili a costo di una pressione sfibrante. Questo lo ha portato a vivere tensioni, talvolta anche senza motivo, con colleghi, arbitri, giornalisti, ad eccezione dei suoi calciatori che lo adorano. Ma a lui non interessa: è fatto così, prendere o lasciare. Se un club lo vuole deve accettarlo in questo modo, altrimenti Walter ha sempre ribadito di essere disposto pure a smettere di allenare (che è la sua vita). E’ il suo vanto e la sua forza. Da un giorno all’altro abbandona la trincea e si sceglie un agente che lo rappresenti. Scelta non dico sbagliata, anzi: Mazzarri riceverà grandi vantaggi accettando finalmente di farsi aiutare. Il fatto è che fin qui l’ha sempre rifiutato, soprattutto in Italia. Diceva di non aver bisogno di nessuno quando era in C ad Acireale, figuriamoci adesso che ha svoltato. Dato che la persona non fa mai nulla a caso è lecito attendersi novità".
Cioè che vorrà andare via da Napoli?
“Non credo che abbia preso Bozzo solo per farsi curare l’immagine. Comunque Mazzarri è solito valutare le offerte alla fine di ogni stagione e poi ridiscutere il contratto col proprio Presidente. L’ha fatto per dieci anni, penso che lo farà anche in futuro. In altre parole non credo che affidandosi a Bozzo aumentino i rischi che se ne vada. E’ cambiata solo la strategia ma, conoscendone l'orgoglio smisurato, permettetemi di dire non è poco".
Fonte: Calciomercato.com
Ne parliamo con Carlo Pallavicino, agente, giornalista e amico di Walter Mazzarri.
“Intanto stiamo parlando del miglior allenatore del campionato italiano. Un professionista integerrimo sul quale nessuno potrà mai fare illazioni perché adesso ha un agente. Sul lavoro non fa sconti a nessuno. Grazie alle sue capacità tutti, ripeto tutti, i miei giocatori hanno disputato stagioni irripetibili sotto la sua guida. Va anche chiarito che si tratta di una scelta legittima anche se può prestarsi alle solite illazioni sul conflitto di interessi per chi assiste i giocatori e allenatori al tempo stesso. Dopo i fatti GEA, la FIGC vieta espressamente agli agenti di assistere gli allenatori, ma Beppe Bozzo è un avvocato e dunque è libero di esercitare la professione con chi crede. Del resto ha già collaborato con Claudio Ranieri nel passaggio all’Inter senza che nessuno sollevasse eccezioni. Dopo che Mourinho si è presentato in Italia con Jorge Mendez, il manager di Cristiano Ronaldo, nessun allenatore vuole essere da meno. Noi agenti semplici, seppur discriminati, dobbiamo farcene una ragione".
E allora perché tante reazioni a questa notizia? A SportItalia hanno commentato la notizia come un colpo basso a Mazzarri, lo stesso Mazzarri è parso come irritato nel dopo partita del San Paolo quando ha dovuto commentare la collaborazione con Bozzo…
“SportItalia è legata a doppia mandata a Tuttomercatoweb un sito concorrente di Calciomercato.com che ha dato la notizia. Normali reazioni di cronisti che hanno preso il buco. Quanto a Mazzarri la cosa che mi sorprende è un’altra…”.
Cioè?
“Lo conosco dal 1978 da quando militava negli Allievi viola, piedi e cervello fini, un’ansia di affermazione già fuori dall’ordinario. Energie illimitate. Vive ogni aspetto della vita con un’intensità tale come se non esistesse domani. Ottiene risultati incredibili a costo di una pressione sfibrante. Questo lo ha portato a vivere tensioni, talvolta anche senza motivo, con colleghi, arbitri, giornalisti, ad eccezione dei suoi calciatori che lo adorano. Ma a lui non interessa: è fatto così, prendere o lasciare. Se un club lo vuole deve accettarlo in questo modo, altrimenti Walter ha sempre ribadito di essere disposto pure a smettere di allenare (che è la sua vita). E’ il suo vanto e la sua forza. Da un giorno all’altro abbandona la trincea e si sceglie un agente che lo rappresenti. Scelta non dico sbagliata, anzi: Mazzarri riceverà grandi vantaggi accettando finalmente di farsi aiutare. Il fatto è che fin qui l’ha sempre rifiutato, soprattutto in Italia. Diceva di non aver bisogno di nessuno quando era in C ad Acireale, figuriamoci adesso che ha svoltato. Dato che la persona non fa mai nulla a caso è lecito attendersi novità".
Cioè che vorrà andare via da Napoli?
“Non credo che abbia preso Bozzo solo per farsi curare l’immagine. Comunque Mazzarri è solito valutare le offerte alla fine di ogni stagione e poi ridiscutere il contratto col proprio Presidente. L’ha fatto per dieci anni, penso che lo farà anche in futuro. In altre parole non credo che affidandosi a Bozzo aumentino i rischi che se ne vada. E’ cambiata solo la strategia ma, conoscendone l'orgoglio smisurato, permettetemi di dire non è poco".
Fonte: Calciomercato.com
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