mercoledì 1 febbraio 2012

CORRIERE - De Laurentiis, il progetto per il futuro continua: Benatia, Haraguchi e Dybala?

Neanche stavolta la filosofia della società è stata sconfessata. Il Napoli ha avuto fermezza nel non discostarsi dalla sua linea che finora ha raccolto non pochi consensi in ambito nazionale e non: un solo investimento, quello per Edu Vargas, peraltro cospicuo (11 milioni di euro), poi tanta semina per giugno. Non a caso è stata occupata una casella per l'extracomunitario depositando il contratto del marocchino Kabine, lasciato poi in prestito al Carpi. Servirà per il colpo del mercato estivo, allorchè il Napoli pescherà all'estero quel calciatore che dovrà far fare il salto di qualità in difesa e potrà tesserarlo al posto del marocchino. Un escamotage, adottato anche da altri club, che lascia presupporre l'individuazione di un giocatore al di fuori dei confini nazionali, un extracomunitario appunto.

LA STRATEGIA - La strategia di De Laurentiis sul mercato è ormai chiara: a) stabilire prima quali ruoli occorre puntellare ed individuare per tempo quei giocatori che possano fare al caso del Napoli; b) fissare un budget di spesa oltre il quale non si dovrà andare; 3) contenere il monte ingaggi lasciandolo lievitare compatibilmente con la crescita del fatturato. Si chiama "gestione virtuosa" di una società di calcio. E non a caso il Napoli è stato indicato come un club modello dai dirigenti dell'Uefa in vista dell'applicazione del fair play finanziario tanto caro a Platini. De Laurentiis è già in quei parametri e non avrà problemi quando entrerà in vigore il nuovo regime. Ecco perché sono stati evitati i colpi a sensazione nell'ultimo calcio mercato; ecco perchè non si è ritenuto opportuno ampliare ancora di più l'organico ingaggiando a gennaio un altro elemento con il rischio di creare una zavorra economica difficile da sopportare. Il Napoli aveva già provveduto in estate ad aumentare la qualità complessiva del gruppo acquistando una serie di giocatori: dal portiere in seconda, Rosati, ai difensori Britos, Fideleff, Fernandez (quest'ultimo arrivato a gennaio del 2011), ai centrocampisti Inler, Dzemaili, Donadel, Santana, agli attaccanti Pandev e Chavez. Investimenti per oltre quaranta milioni di euro. E prima della riapertura della sessione di gennaio, era stato prelevato anche l'attaccante Vargas, giudicato uno dei giovani più promettenti del calcio sudamericano, impegnando altri undici milioni di euro.

IL PROGETTO - Il Napoli ora guarda alla prossima campagna acquisti. C'è da ringiovanire il parco difensori, da ampliare la rosa dei centrocampisti e da individuare un vice Dossena. Il settore scouting organizzato da De Laurentiis è già sulle tracce dei papabili. Ma i nomi sono top secret per non scatenare aste. Intanto sarà fatto un tentativo per Benatia dell'Udinese. Ma altri elementi di prospettiva sono sul taccuino del patron della Filmauro.

L'IDEA - C'è un'idea che da tempo agita i pensieri di De Laurentiis: quella di creare una sinergia importante con un club di medio-piccolo calibro e far maturare lì i giovani pescati all'estero o cresciuti nel vivaio. Il presidente avrebbe preferito qualcosa sul modello spagnolo, consentire alle società di A di avere anche una squadra B e farla partecipare al campionato cadetto (sul modello del Barcellona o del Real Madrid). Poichè in Italia non è consentito, allora il Napoli sta cercando di stringere un'alleanza con il Pescara dove già si trova Insigne, tifando che venga in A, e mandare così a giocare da quelle parti il giapponese Haraguchi, classe ‘91, dell'Urawa Red Diamonds, oppure Dybala, classe ‘93, attaccante argentino dell'Instituto di Cordoba, o altri ancora.

Fonte: Corriere dello Sport

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