Villas Boas teme l'esonero: "Sarà decisiva la partita col Napoli"
Per la prima volta Andre Villas-Boas ha ammesso di temere per la sua panchina perché la fiducia di Roman Abramovich non è più incondizionata. Dopo aver ripetuto per settimane di sentire il pieno sostegno del patron russo, ora l'improvvisa retromarcia, e il paragone con il suo predecessore Carlo Ancelotti."Siamo allo stesso punto della scorsa stagione, è la copia esatta – sono state le parole del tecnico portoghese, pubblicate dal Sun – Credo di aver sentito la fiducia di Abramovich, ma il tipo di carattere del proprietario potrebbe condurre al mio esonero come è già capitato in situazioni simili o addirittura migliori". Così, dopo la sconfitta rimediata contro il Napoli al San Paolo nell'andata degli ottavi di finale, la posizione di Andre Villas-Boas si è complicata anche per i litigi con alcuni senatori della squadra, come Frank Lampard e Ashley Cole. E nonostante l'ultima vittoria sul Bolton, la sua percentuale di successi resta la più bassa (49%) degli ultimi 15 anni del club. Il suo futuro comunque si deciderà tra due settimane, nella gara di ritorno allo Stamford Bridge contro i partenopei, sarà il vero spartiacque della stagione. Solo il passaggio del turno potrebbe salvarlo, e consentirgli così di pianificare il prossimo mercato. Un futuro che nei piani del giovane tecnico portoghese sarà comunque diverso da quello dell'attuale capolista della Premier League. "Mi rifiuto di costruire una squadra come il Manchester City. Non mi piace quella filosofia perché il City è una squadra italiana che segue i dettami del calcio italiano", sono state le parole di Villas-Boas.
Fonte: Il Mattino
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