venerdì 4 aprile 2014

La 'Rafa Revolution' si avvicina: 'epurazione dei mazzarriani'? Benitez vuole una rosa a sua immagine e somiglianza per la svolta scudetto

A giugno la rivoluzione, finalmente, potrà dirsi completa. Rafa la mente, Riccardo ed Aurelio le braccia. Dopo la prima ondata di quest'anno, tra mercato estivo ed invernale ed i tanti milioni di euro, Benitez avrà la possibilità di plasmare il Napoli a sua immagine e somiglianza. Come furono il Valencia ed il Liverpool ma non come l'Inter (non contiamo il Chelsea perchè arrivato a stagione in corso). Da dove ripartire? Dagli arrivi di quest'anno (Higuain, Callejon, Albiol, Mertens, Jorginho, Ghoulam, Henrique, Rafael, forse Reina) e da quella che potremmo definire 'epurazione' dei 'mazzarriani' che, con l'ex allenatore sono sbocciati ad alti livelli ma che adesso, per un motivo o per un altro, non potrebbero rientrare nel progetto-Napoli).
A giugno la rivoluzione, finalmente, potrà compirsi completamente
 Escludendo i nuovi acquisti e aggiungendoci un altro gruppetto di calciatori formato da Insigne, Inler, Hamsik, ZunigaFernandez e Mesto, è possibile stilare una lista di possibili partenti nel mercato estivo.

MIGUEL BRITOS - Il difensore uruguaiano ad inizio stagione sembrava essere in vantaggio su Federico Fernandez per aggiudicarsi il posto da titolare al fianco di Albiol, ed il gol al Milan sembrava confermare la cosa. Poi un infortunio, assieme a qualche prova incolore condizionata da diversi errori, lo hanno fatto scivolare nelle rotazioni difensive (esigue) di Benitez. L'arrivo di Henrique, poi, sembra avergli chiuso definitivamente le prove. A scuola direbbero 'bravo ma non si impegna': l'impressione è che gli sia sempre mancato quel pizzico in più per dare continuità alle sue prestazioni. Insomma, considerando che il Napoli prenderà sicuramente un difensore centrale di alto livello, e considerato il rendimento di Fernandez e la duttilità di Henrique, pare che lo spazio per Britos a Napoli stia per terminare.
CHRISTIAN MAGGIO - Sapevamo tutti che il suo rendimento, partito Mazzarri che lo ha catapultato ad alti livelli, non sarebbe stato più lo stesso. Che sia una questione di modulo (e quindi di compiti) oppure semplicemente una questione fisica (due mesi fa ha compiuto 32 anni), Christian Maggio è additato da tanti come possibile partente in estate. La sua stagione, nel complesso, è buona perchè ha saputo adattarsi in un ruolo non suo (ricoperto comunque in nazionale), ma il futuro potrebbe non essere ancora azzurro: Mazzarri lo stima da sempre e farebbe ponti d'oro per averlo all'Inter, Reja farebbe lo stesso alla Lazio. Se i segnali vogliono dire effettivamente qualcosa, esiste la possibilità concreta che Maggio lasci Napoli. Considerata l'età ed i (pochi) anni di carriera che gli rimangono davanti, potrebbe essere anche l'ultima occasione.
BLERIM DZEMAILI - L'anno scorso è esploso, quest'anno ha fatto un passo indietro. Bene all'inizio, proseguendo è calato e di molto. Blerim Dzemaili è, forse, vittima delle sue caratteristiche di gioco che lo spingerebbero a dare il massimo in un centrocampo a tre dove potrebbe liberare le sue doti di incursore (non a caso, si è parlato spesso di un suo utilizzo come vice-Hamsik). Il paradosso che ha accompagnato lo svizzero è quello sul suo compagno di reparto ideale: bene con Valon Behrami, meno bene con Gokhan Inler, discreto con Jorginho. Da marzo ha visto il campo solo in 3 occasioni su 9. Benitez lo vede sempre meno, o almeno nei suoi pensieri Blerim, nel suo Napoli, proprio non c'è.
VALON BEHRAMI - Un altro giocatore che ha appeal sul mercato, che possa essere apprezzato da Walter Mazzarri oppure da una squadra di Premier League (nella quale ha già giocato). Assente nelle ultime due partite tra febbre e panchina, il rapporto tra Napoli e Valon Behrami potrebbe concludersi a giugno. I motivi, probabilmente, sono da ricercare nell'idea di centrocampista che ha in mente Rafa Benitez: un mediano molto forte fisicamente in grado di coprire la zona centrale del campo evitando scompensi tattici legati ai quattro attaccanti (e sotto questo punto di vista Valon soddisfa i requisiti) e capace di apportare sia quantità che qualità a livello di piedi (e qui Behrami, obiettivamente, pecca), di smistamento del pallone e di apporto in zona-gol.  E poi c’è un tweet, “Prima l’orologio e ora la macchina mi sono rotto il cazzo”, scritto subito dopo il furto dell’automobile. Ma non sarà questo a far propendere Benitez per la conferma o no.
GORAN PANDEV – Facendo un discorso esclusivo sul talento, probabilmente Goran Pandev è quello più fulgido dell’intera rosa. Capacità celestiale di mantenere il pallone e di far salire la squadra, utilissimo in alcuni frangenti tattici ed una tecnica che ha strappato più di un applauso a Benitez e al San Paolo. Eppure l’avventura di Goran Pandev può essere vicina alla parola ‘fine’: motivi tattici in primis, dato che ha sofferto molto fisicamente quando è stato schierato al posto di Gonzalo Higuain, ma anche motivi anagrafici. Pandev, infatti, compirà 31 anni a luglio ed il suo contratto, in scadenza nel 2015, non è stato ancora rinnovato. Se 1+1 fa 2, il discorso fatto per Christian Maggio può essere tranquillamente fatto anche per Goran.
VIA IN PRESTITO – Duvan Zapata e Josip Radosevic andranno via a titolo temporaneo: serve a loro, per giocare con continuità in piazze con meno pressioni e più possibilità di esprimersi . Il colombiano ha avuto poche occasioni per farsi vedere e troppe (ingenerose) critiche, eppure ha segnato in 3 competizioni su quattro. Chissà, in una squadra di metà classifica potrebbe mostrare appieno il talento che gli ha permesso di essere acquistato dal Napoli. E così anche il centrocampista croato, che sarebbe potuto partire già  a gennaio.
SVINCOLATI – Anthony Réveillère e Toni Doblas sono arrivati a Napoli per metter freno alle emergenze dovute agli infortuni. Il portiere spagnolo difficilmente avrà l’opportunità di giocare una partita (forse solo nell’eventualità che il Napoli non possa raggiungere più il secondo posto), il terzino francese ha accusato in più di una occasione ritardi di condizione fisica (dovuta anche all’inoperatività da maggio 2013). Professionali al massimo ed una etica del lavoro eccelsa, ma non fanno parte dei progetti del Napoli del futuro (discorso diverso per Colombo, che potrebbe anche appendere i guanti al chiodo ed entrare nello staff tecnico). Verranno ringraziati ed accompagnati gentilmente alla porta: è brutto da dire, ma il calcio è fatto anche di questo. La Rafa Revolution non può più aspettare.

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