mercoledì 19 settembre 2012

Mazzarri su Vargas: "Ha fatto tanti assist ma manca il gol: ecco come rimediare"

Durante la conferenza stampa che anticipa l'impegno in Europa League, Walter Mazzarri ha parlato anche delle ultime prestazioni di Vargas: "E' stato molto sfortunato, ma ha fatto tanti assist, svolge bene la fase difensiva, ma è in ritardo per il gol. Non deve programmarlo, il gol arriverà e se continua così sarà sempre contento del suo rendimento. Magari con un pizzico di fortuna sfaterà questo piccolo tabù"

Napoli, i convocati per l'AIK: manca Cavani, Hamsik c'è


Seduta pomeridiana per il Napoli a Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match di Europa League contro l'AIK Solna di domani sera (ore 19,00) al San Paolo. La gara sarà diretta dall'arbitro francese Turpin. La squadra ha sostenuto riscaldamento col pallone e poi seduta tecnico tattica. Chiusura con partitella mista a campo ridotto.
I convocati: De Sanctis, Rosati, Aronica, Cannavaro, Fernandez, Gamberini, Uvini, Behrami, Donadel, Dossena, Dzemaili, El Kaddouri, Hamsik, Mesto, Zuniga, Insigne, Pandev, Vargas.
Fonte: SSC Napoli

martedì 18 settembre 2012

Mazzarri, 40 minuti di sfuriata dopo il Parma: ecco chi giocherà con l'AIK


Un terzetto in testa con una caratteristica in comune: l'allenatore. Juventus, Napoli e Lazio sono guidate da Conte, Mazzarri e Petkovic, con modalità diverse ma tutti reputati alla stregua di sergenti di ferro. Gente scavata nel titanio, abituati alle intemperie del calcio e della vita. Ma se il tecnico slavo sta conoscendo solo adesso le tensioni del calcio italiano, Conte e Mazzarri ne sono consapevoli da troppi anni vissuti prima da calciatori e poi da allenatori. Non è un caso se Juve e Napoli, da quando ci sono loro sulla panchina, sono diventate formazioni toste, dure a morire e con la capacità di trasformare le sconfitte in vittorie anche in extremis. Martelli che sanno come picchiare duro sul gruppo, dove trovare l'errore anche quando la propria squadra conquista nove punti in tre partite. Ieri mattina Walter Mazzarri ha fatto sentire la sua voce al Napoli, che il giorno prima aveva messo sotto anche il Parma. "Sono molto arrabbiato, molto", le stesse parole che aveva rivolto la sera prima alla stampa, le ha pronunciate ieri mattina a Castelvolturno. Il gruppo si era riunito per cominciare a preparare la sfida di giovedì sera con l'Aik Solna (si prevede un largo turn over, arbitra il francese Turpin) e Mazzarri ha tenuto tutti a rapporto negli spogliatoi, 40 minuti sotto torchio. Non aveva digerito l'eccessiva superficialità degli attaccanti, quando sul 2-0 contro il Parma, avevano sciupato almeno tre ghiotte occasioni per triplicare. E poi, una strigliata l'ha ricevuta anche la difesa, alla quale ha imputato ancora qualche leggerezza. Soprattutto sui calci da fermo.
BRITOS E ARONICA KO - Al termine dei 40 minuti di sfogo, poi la squadra azzurra ha ricominciato ad allenarsi e lo ha fatto con i palloni ufficiali dellEuropa League. Scarico e corsa in pineta per chi ha giocato contro il Parma, mentre gli altri calciatori della rosa hanno disputato una partita contro una mista Primavera-Allievi sul campo grande. Il trio dattacco per la prima squadra era composto da Vargas-Insigne con El Kaddouri alle loro spalle. Non buone le notizie per i due difensori acciaccati. Soprattutto Britos, che si è sottoposto ad esami che hanno evidenziato una distrazione di primo grado al retto femorale della coscia sinistra. Il difensore farà per due settimane terapie e lavoro di riabilitazione, ma non si rivedrà se non dopo la sosta di metà ottobre. Aronica, uscito dopo il primo tempo nel match col Parma, ha riportato una distorsione di primo grado alla caviglia destra e ieri ha svolto terapie. Non ce la farà per giovedì, ma per domenica a Catania è più che probabile. Terapie e linfodrenaggio anche per Inler , che nella gara di domenica pomeriggio ha subìto una contusione al polpaccio. Nulla di serio: riprenderà presto. Ma è probabile che in Europa League possa inizialmente starsene in panchina. Nel Napoli, infatti, si vedranno tanti volti nuovi ed in predicato di giocare dal primo minuto ci sono Rosati, Gamberini, Fernandez, Mesto, Dossena e Insigne.
BLINDATO INSIGNE A parte Goran Pandev (9 gol nelle 8 partite da lui giocate, da luglio a domenica), il più felice di tutti è Lorenzo Insigne. Il primo gol in serie A lo ha entusiasmato, pur restando sempre con i piedi per terra. Eppure di argomenti per esaltarsi ci sarebbero. Dalla Francia, precisamente il portale Mercato365, si vocifera che il Psg dopo aver preso Lavezzi, Thiago Silva, Ibrahimovic e Verratti, stia monitorando il talento di Fattammagiore. Per la soddisfazione di De Laurentiis che, però, non ha nessuna intenzione di dare via la sua pepita doro. Anzi, quando Insigne ha firmato il contratto quinquennale con il Napoli, il patron gli comunicò il suo auspicio: che possa diventare il Totti del Napoli. Un obiettivo molto ambizioso.
Fonte: Raffaele Auriemma per TuttoSport

Gargano ritratta: "Mi ha fatto male lasciare Napoli. Vi svelo il futuro di Hamsik"

Walter Gargano si confessa ai microfoni di Sky Sport 24. Il centrocampista uruguaiano, arrivato negli ultimi giorni di mercato in nerazzurro, spiega come l'Inter sia un traguardo ambitissimo dai giocatori sudamericani: "Il sogno di ogni sudamericano è arrivare in una grande squadra europea. In una di queste ci giocavo ed era il Napoli, ma ce ne sono altre 3-4 in Europa e una di queste è l'Inter. Mi sarebbe piaciuto lavorare di più con la squadra, ma sono felice perché anche se sono arrivato quasi alla fine del mercato il mister mi ha dato comunque fiducia. Mi ha fatto male lasciare Napoli, perché ho coltivato tante amicizie in campo e fuori, ma dopo che sono arrivato qui voglio andare avanti. Ci ha fatto male la sconfitta con la Roma, ma dopo la partita abbiamo parlato tutti. Se giochiamo come abbiamo fatto con Torino e Pescara possiamo stare tranquilli, poi qui ci sono grandi campioni". Ma il Napoli è la grande avversaria dell'Inter? "Non si può dire... Credo che dobbiamo più che altro puntare alla Juventus". Gargano riuscirà a convincere Marek Hamsik, suo cognato, a venire all'Inter? "Lui a Napoli è una bandiera, e vuole restare lì. Sarà lui a decidere cosa fare quando arriverà il momento, però lui a Napoli sta bene".