venerdì 10 maggio 2013

De Nicola: "Interesse Roma fa piacere, ma De Laurentiis..."

Roma, 10 mag. - (Adnkronos) - "Fa piacere sapere che il mio nome e' accostato a quello della Roma e sarebbe una sfida lavorare con campioni come Totti, Osvaldo e Lamela, ma per ora non ho avuto nessun contatto. Credo che le voci che si rincorrono siano legati a buon risultati ottenuti dalla staff medico con i giocatori del Napoli. Abbiamo avuto anche questa stagione un numero bassissimo di infortuni". Ad affermarlo all'Adnkronos Salute Alfonso de Nicola, medico sociale del Napoli, che commenta così le indiscrezioni su un suo possibile passaggio il prossimo anno alla Roma. "Ad oggi- aggiunge - non ho ricevuto nessuna chiamata. Il presidente De Laurentiis mi ha sempre trattato benissimo. E il mio rinnovo e' automatico anche per la prossima stagione, se entro 20 giorni dalla scadenza non intervengono altre decisioni".

SKY – Mazzarri è della Roma, a breve l’ufficialità: in giallorosso anche lo staff medico azzurro


Stando a quanto riferito da Angelo Mangiante, inviato di Sky Sport, Mazzarri avrebbe già scelto la Roma come prossima squadra da allenare. Rispetto ad Allegri il tecnico del Napoli è in scadenza di contratto e quindi è più facile da acquistare. L’ufficialità del trasferimento in giallorrosso arriverà al termine della stagione dopo un incontro con De Laurentiis e dopo la gara di campionato contro la sua prossima squadra. Mazzarri troverebbe Burdisso, che già voleva al Napoli, al centro della difesa a 3. Nella capitale arriverebbe tutto lo staff tecnico e medico del Napoli.

Scambio in vista tra Napoli e Inter, decisiva una condizione. Ecco i dettagli

Continuano le voci di mercato. A campionato quasi finito, in casa Napoli si sta già pensando al futuro. Stando a ‘Tuttosport’, gli azzurri avrebbero messo gli occhi sul talentuoso Fredy Guarin, centrocampista interista. Bigon avrebbe già contattato Ausilio, ds nerazzurro, per proporre un clamoroso scambio di mercato: Inler a Milano e Guarin sotto l’ombra del Vesuvio. Il centrocampista svizzero sta trovando poco spazio nell’undici titolare e, se dovesse essere riconfermato Mazzarri, chiederebbe la cessione immediata, magari proprio all’Inter.

martedì 7 maggio 2013

Napoli, ecco i convocati di Mazzarri: ancora una esclusione per un titolarissimo

Gli azzurri preparano il match con il Bologna per il turno infrassettimanale della 36esima giornata di Serie A.Seduta pomeridiana per il Napoli a Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match con il Bologna per il turno infrassettimanale della 36esima giornata di Serie A. La squadra ha svolto lavoro tattico e successivamente allenamento atletico su percorso ad ostacoli. Differenziato e paleestra per Campagnaro che non sarà del match.
I convocati: De Sanctis, Rosati, Colombo, Armero, Britos, Cannavaro,  Gamberini, Grava, Rolando, Behrami, Donadel, Dzemaili, El Kaddouri, Hamsik, Inler, Maggio, Mesto, Radosevic, Zuniga, Calaiò, Cavani, Insigne, Pandev. 

Il Napoli ha deciso: cinque giocatori andranno via, ecco chi sono


Bigon inizia a muovere i primi passi e ha già individuato i calciatori che con ogni probabilità lasceranno il Napoli.Mercato in entrata, mercato in uscita. Se a tener banco sono i casi Cavani e Mazzarri, dai più definiti a ragione i nodi cruciali della prossima campagna acquisti, sul versante opposto, ovvero quelle delle cessioni, Bigon inizia a muovere i primi passi e ha già individuato i calciatori che con ogni probabilità lasceranno il Napoli. Alla voce 'in uscita' al momento figurano ben 5 giocatori. Si tratta di Rolando, Calaiò, El Kaddouri, Rosati e Donadel.
Rolando torna a casa - Non ha convinto o non ha avuto modo di convincere? E' questo il dilemma che a fine campionato attanaglierà i tifosi quando e se penseranno al sosia del cattivo del film 'Ghost'. Lui, ex pilastro del Porto vittorioso in Europa League, voleva provare una nuova esperienza lontano da casa e giocare in Champions di lì a qualche mese. Il prestito secco a gennaio, però, non ha sortito effetti. Mazzarri l'ha usato con il contagocce tra inutili gare di coppa e spezzoni in campionato. Davvero imbarazzante la mezz'ora offerta contro l'Inter: il difensore è sembrato totalmente avulso da gioco, e il suo muso lungo sintetizzava bene, meglio di ogni parola, la sua avventura in riva al Golfo. Il Napoli non lo riscatterà, Mazzarri non stravede per lui (e il portoghese ricambia, a dire il vero) e i 7 milioni che il Porto chiede sono sembrati tanti sin da subito. Un rinforzo a gennaio praticamente inutile.
Calaiò tra Torino e neopromosse - 'Manu' vive pensieri contrastanti: siamo sicuri che rifarebbe la scelta di tornare a Napoli con il ruolo di ultima ruota del carro nel parco attaccanti? Forse sì, anche perchè la prospettiva Siena non era delle migliori. Il sogno dell'arciere, però, era quello di strappare una conferma per realizzare il sogno di giocare in Champions. Purtroppo per lui questo desiderio difficilmente troverà accoglimento, e al 99% andrà via. Per lui il Torino (sua ex squadra) ha già fatto sondaggi e non è da escludere che club neopromossi possano farci un pensiero per garantirsi esperienza e gol in massima serie. Altro acquisto inutile nella finestra invernale.
El Kaddouri va in prestito - Il piccolo pupillo di Mino Raiola vuole giocare, il suo talento ha bisogno di continuità per maturare e sbocciare. Il ragazzo non ha mai sentito su di sè la fiducia di Mazzarri e lo stesso agente, a più riprese, non ha risparmiato stoccate al tecnico partenopeo. Il Napoli, dal canto suo, non vorrà certamente depauperare un potenziale patrimonio perdendo alla leggera un giocatore talentuoso strappato alla concorrenza. L'ipotesi più percorribile, dunque,  è il prestito a club di A o magari all'estero. Catania e Chievo già si sono interessate nei mesi scorsi, non è detto che non tornino all'assalto.
Su Donadel e Rosati, infine, difficile aggiungere dettagli, la situazione è nota da tempo. Se il mediano ex Fiorentina è da mesi e mesi ai titoli di coda nonostante evidenti forzature, il portiere reclama spazio e il Napoli certamente lo accontenterà anche perchè quando è stato chiamato in causa non ha offerto le garanzie richieste. Per entrambi non è da escludere che possano arrivare rischieste, anche se per il mediano l'alto ingaggio potrebbe creare non pochi problemi. 

Inler, il futuro è in bilico: Mazzarri gli preferisce Armero, a giugno può partire ad una condizione


Ad inizio stagione ha indossato sempre la maglia da titolare, negli ultimi mesi però è 'retrocesso' nelle gerarchie di MazzarriCosa avrà pensato Gokhan Inler quando, minuto 66, è uscito Dzemaili, il giocatore che nelle ultime settimane gli ha 'rubato' il posto, ed è entrato Armero per fare l'interno di centrocampo? Difficile immaginarlo, ma è molto probabile che il suo umore non fosse dei migliori. Da Re Leone a gattino imbronciato, il mediano svizzero è probabilmente nel suo momento peggiore da quando è approdato al Napoli. Eppure, nonostante tutto, il nazionale elvetico detiene un record non da poco conto in serie A, ovvero la miglior media realizzativa da fuori area con ben sei gol messi a segno in questo campionato che ormai volge al termine. 
SOLITO DILEMMA - Ad inizio stagione ha indossato sempre la maglia da titolare, negli ultimi mesi però è 'retrocesso' nelle gerarchie di Mazzarri dopo una lunga serie di prove opache. E dire che Mazzarri aveva pensato di costruire una mediana fatta apposta per lui: dopo la cessione di Lavezzi infatti il gioco e gli schemi offensivi degli azzurri sono cambiati per favorire il centrocampista elvetico e il suo modo di giocare più compassato, riproponendo una sorta di centrocampo a 3 che lo avrebbe protetto di più in fase di manovra. Le cose, come detto, non sono però andate benissimo, e nella fase clou della stagione il tecnico toscano è corso ai ripari modificando l'assetto tattico della squadra e promuovendo Blerim Dzemaili a titolare fisso, ponendo al contempo una vera e propria diga davanti alla difesa grazie al lavoro di Valon Behrami. 
MERCATO E FUTURO - Dopo due anni passati tra luci e ombre, il prossimo sarà quello della svolta vera, o dell'addio? La cosa certa è che il Napoli ha puntato su di lui in passato investendo circa 16,5 milioni, e vista la strategia aziendale della società di certo il mediano ex Udinese non verrà svenduto, al massimo verrà ceduto in prestito per conservare il valore patrimoniale o, se proprio si deve, la cessione non verrà conlcusa per meno di 10 milioni. La società tratta Nainggolan e Pereyra, entrambi centrocampisti duttili e capaci di sostituire Inler nei piani di Mazzarri: forse il futuro di Inler è già stato scritto? Una riprova di ciò potrebbe esserci mercoledì a Bologna, dove se non dovesse ancora giocare da titolare, una sua partenza sarebbe sempre più probabile.

È iniziata la vendita dei biglietti per l'incontro di calcio NAPOLI-SIENA

È iniziata la vendita dei biglietti per l'incontro di calcio NAPOLI-siena Domenica 12 maggio ore 20.45.
Biglietti comprensivi di quota bus:
Distinti:
- 39,00 socio - 41 non socio;
Curve
- 24,00 socio - 26 non socio
Distinti ridotti ( donne e under 16):
- 29,00 socio - 31,00 non socio.
TERMINE ULTIMO PER LA PRENOTAZIONE MERCOLEDÌ 8 MAGGIO ORE 20.
Per info:
3203544868 Ugo
0823-911354 tabacchi d'aria

lunedì 6 maggio 2013

Cavani a sorpresa: "Il record di Diego? Lo batto tra un anno"


Al diavolo il mercato, i milioni dello sceicco Mansour, la corte spietata del Real. È la notte delle stelle, è la notte del muro dei cento gol sfondati. Ed è la notte magica dell’estasi Cavani , il campione che ha sempre la faccia felice. Gol, dribbling, allegria. L’urlo a esaltare l’arena del San Paolo: «Qui sono felice, vorrei continuare a vivere le emozioni di questa città».
Tre anni e centouno gol in maglia azzurra. Edi si scioglie, un po’ si lascia andare. «Il record di Maradona ? Forse lo dovrò battere il prossimo anno». Ecco uno spiraglio, il primo dopo tanti mesi chiuso in se stesso, a pensare ad altro, magari dove andare a vincere un titolo. Invece ieri, con il pallone sotto il braccio e la t-shirt personalizzata, apre al futuro. Al futuro qui a Napoli. Il Matador è a un passo dal titolo di capocannoniere della serie A: i tre di ieri portano il bottino a 26, 35 le reti stagionali. Un record da quando è qui a Napoli. «Io non penso al record di Diego, non voglio togliere il posto a nessuno. Ma sicuramente è un traguardo importante. Intanto cercherò di fare il massimo per avvicinarmi il più possibile anche quest’anno. Intanto mi godo questa vittoria: la Champions è a un passo». Poi addirittura un assist a Mazzarri: «Spero che resti, è importante per noi». Già, la porta non è chiusa né per lui né per il tecnico: le sue non sono parole d’addio.
Anche se non è ancora quel «resto» che i 45mila di Fuorigrotta – e non solo loro- avrebbero voluto sentirsi dire. «Il secondo posto ormai è in cassaforte? Non lo so, veramente oggi abbiamo imparato che è qui si deve pensare domenica dopo domenica e così sarà. Dovremo pensare alla prossima partita perché sarà quella decisiva, che ci può dare quel secondo posto che noi meritiamo perché abbiamo lottato fino alla fine. Abbiamo cercato sempre di fare il massimo in questo campionato», dice col sorriso. Tre anni di gloria, quelli napoletani: 14 doppiette, 8 triplette e un poker. Gli sono serviti poco meno di 150 secondi per battezzare il suo gol numero 99. Altri 32 minuti per arrivare a quota 100 e un mezzo tempo per aggiungerne un altro.
Altri tre sigilli a una storia cominciata il 26 agosto del 2010, in Svezia con una doppietta a quelli dell’Elfsborg. Tre giorni dopo a Firenze la prima rete in campionato. Edi si arrampica sulla vetta della felicità. Sfide, passioni, gol d’autore. In tribuna c’è Bautista, il suo primogenito. Non c’è traccia di gossip e delle voci di crisi familiare quando va in campo. Centravanti da urlo, l’uruguaiano. Appartiene alla categoria dei bomber dal morso letale, quelli che in campo puoi non vederli e non sentirli mai, poi basta un centesimo di secondo, o un centimetro di distrazione e il gol ti arriva addosso come un locomotore lanciato nella notte. E che gol, anche quello su rigore: gli occhi fissi sul pallone senza perdere la coordinazione, senza concedere niente persino a Pandev che voleva calciarlo.
«Dobbiamo esaltare la prestazione della squadra, non è stata solo la mia vittoria – continua - il Napoli ha fatto una grande partita, molto intensa. Sapevamo che l’Inter, al di là delle cadute che ha avuto in questo campionato, è una squadra che poteva vincere tranquillamente, quindi sapevamo che dovevamo fare tantissimi sacrifici. Così è stato e siamo tutti molto felici. Adesso cerchiamo di pensare solo alla prossima partita».