venerdì 1 febbraio 2013

Mazzarri e De Laurentiis hanno deciso: a giugno via gli scontenti, pronti 3 colpi, e che colpi! Ma c'è un inquietante scenario...

In questa sessione di mercato di gennaio si è lavorato non solo per la stagione in corso, ma anche per quella futura. Il “Roma” lo aveva anticipato già tempo fa, ma ieri la notizia è diventata di dominio pubblico: il Napoli ha fatto un serio tentativo per prendere Icardi dalla Sampdoria. Il giovane attaccante, talento della formazione di Delio Rossi, è finito nel mirino di De Laurentiis già dal mese di dicembre. Ieri, quando il presidente ha saputo che la Juventus si era fiondata sull’attaccante 19enne, ha approcciato direttamente Garrone Junior per fare un’offerta al club blucerchiato. 12 milioni sull’unghia, o 5 per la metà dell’attaccante, con la possibilità di lasciarlo a Genova fino a fine giugno. Sono arrivati due no a raffica, ma la promessa che a giugno se ne potrà parlare: De Laurentiis ha provato a strappare una promessa all’amico Garrone, ma se ne riparlerà sicuramente. E si riparlerà sicuramente anche di Nainggolan e Astori col Cagliari. Bigon non si è scatenato nell’ultimo giorno di mercato perché Cellino aveva già detto mercoledì che non se ne faceva nulla. Il ds azzurro aveva provato a prendere almeno la metà di Nainggolan, ma non c’è stato niente da fare. Solo una parola, sia per il belga che per Astori, per il quale Cellino ha negato un accordo scritto per un’opzione. E il club di De Laurentiis tiene d’occhio anche Ciro Immobile, col quale c’è un discorso aperto con il Genoa per la metà del cartellino di proprietà di Preziosi. Il patron dei grifoni aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per resistere agli assalti della Juventus, e quindi rimandare ogni discorso a giugno. E in estate il Napoli proverà a prendere Immobile, Icardi, Astori e Nainggolan. Forse anche tutti insieme. Un altro obiettivo fissato per l’estate è Muriel dell’Udinese, col quale si è cominciato ad aprire un discorso con patron Pozzo, anche lui amico di De Laurentiis. Insomma, tanti obiettivi per i colpi della prossima estate, ma la fame di attaccante potrebbe nascondere l’inquietante scenario di un addio di Cavani a fine stagione.

GRAFICO FORMAZIONE - Mazzarri pesca il jolly: Zuniga come Campagnaro, 'Napoleone' in panca

Arrivano dalla conferenza stampa di oggi clamorose indicazioni tecnico-tattiche che Mazzarri ha lasciato intuire. Mesto e Dzemaili potrebbero giocare contro il Catania. Ecco che Zuniga dovrebbe avere un ruolo quasi inedito per lui, almeno dall'inizio, ovvero sostituire Hugo Campagnaro sul centro-destra nel terzetto difensivo. Armero, quindi, avrebbe la chance dell'esordio al San Paolo. Mesto, dicevamo, sarà sistemato sulla corsia destra con il compito, in fase di non possesso, di dare man forte in mediana assieme agli svizzeri Dzemaili e Behrami. Altro che 4 -3-1-2, dunque, il mister non ha alcuna intenzione di distaccarsi dal collaudato 3-4-2-1.

giovedì 31 gennaio 2013

Cavani: “Siamo affamati, vogliamo e possiamo vincere lo scudetto! Il mio futuro dipende da un unico fattore”



Che strano vederselo di fronte con la chioma raccolta e coperta da un cappellino di lana. In compenso quel sorriso stampato sul volto, che ne accompagna il saluto, appare ancora più solare, mette a proprio agio l’interlocutore. E’ sereno, Edinson Cavani, felice per il momento che sta vivendo e per la convinzione, sempre più forte, che qualcosa d’importante accadrà da qui a metà maggio, quando si concluderà il campionato. Sì, diciamocelo subito, lui nello scudetto ci crede. E si rifà ai numeri per avvalorare il suo pensiero e ad una classifica che vede il Napoli a meno tre punti dalla Juve e, quindi, dal primato. Scudetto, e poi? Poi parlerà anche del futuro, dei giovani, del confronto con i campioni d’Italia. Ma, prima di ogni altra cosa, c’è l’attualità del mercato che racconta di un colpo di scena incredibile: il ritorno di Mario Balotelli in Italia.
La serie A ritrova un grande protagonista: condivide?
Balotelli darà una grossa mano al Milan, certo lui ha il suo carattere, ma sono convinto che migliorerà. Se si concentrerà solo sull’aspetto calcistico, sarà importantissimo per il club e per il campionato. Con il suo acquisto, il Milan potrà competere per lo scudetto, anche se gli servirà una maggiore continuità nei risultati. Finora ha vissuto una stagione alterna, ha incontrato qualche difficoltà ma, per il potenziale tecnico di cui dispone, può tornare competitivo“.
Una situazione simile la sta vivendo pure l’Inter…
Si, ma è quarta in classifica. Anche lì la qualità non manca. Io non la perderei d’occhio“.
La politica dei giovani sta caratterizzando il presente di moltissimi club, il Napoli disputerà la finale di Coppa Italia Primavera. C’è un ritorno importante dei settori giovanili: può essere questa la strada per rimediare ai danni causati dalla crisi economica?
Credo di sì. In Italia ci sono tantissimi ragazzi interessanti che stanno dimostrando di avere qualità incredibili. El Shaarawy, tanto per citarne uno, oppure Lorenzo Insigne, giovani che meritano l’attenzione dei rispettivi club. Io sono convinto che, nel giro di qualche anno e con la crescita di questi ragazzi, il calcio italiano diventerà il più importante del mondo. E’ interessante come anche le grandi società si siano convinte che il prodotto proprio può essere migliore di quello che viene loro offerto dal mercato“.
L’entusiasmo per il secondo posto ha contagiato tutto l’ambiente: ritiene che il progetto Napoli possa completare la prima parte quest’anno, arrivando allo scudetto? Sono trascorsi 23 anni dalla conquista dell’ultimo titolo…
L’opportunità è importante e non possiamo ignorarla. D’altra parte, i numeri dicono che il titolo è alla nostra portata. Ce la possiamo fare, certo, e lotteremo fino in fondo per riuscirci. Qui ci sono motivazioni straordinarie, un entusiasmo difficile da controllare, talvolta. Meno male che la squadra è concentrata. Noi vogliamo coltivarlo questo sogno Poi, a fine campionato si vedrà “.
Gli eventi degli ultimi giorni raccontano di una Juve nervosa e discontinua nei risultati. La contestazione all’arbitro Guida, dopo la gara col Genoa, costa 6 giornate di squalifica: ritiene che si possa parlare di crisi?
No, ma quale crisi! E’ soltanto un momento di scarsi risultati. Loro hanno ottimi giocatori che possono fare la differenza, sempre. Però dovranno essere bravi a gestire le pressioni: sanno bene che alle spalle hanno squadre come Napoli, Lazio ed Inter, pronte ad aggredirli“.
Che cosa ha in più il suo Napoli rispetto alla Juve?
Una grande fame di successi, la stessa che hanno avuto loro lo scorso anno. Forse proprio quello che c’è mancato nel recente passato, mentre adesso stiamo dimostrando di avere davvero quella determinazione che serve per vincere. Di sicuro, ai nostri antagonisti non invidiamo nulla, abbiamo un organico di primo livello ed uno staff tecnico eccezionale. Dunque, tutto dipenderà da noi. Dobbiamo convincerci che nulla ci è vietato“.
Manca un mese allo scontro diretto: le capita di pensare a quello che potrà succedere il 1˚ marzo? In città non si parla d’altro che di questa partita che si giocherà al San Paolo.
Vorrei arrivarci con una classifica tale che quella sfida dovrà diventare determinante per il primo posto. Già da qualche settimana si sta parlando di questo evento, la gente è entusiasta e tutto ciò ci trasmette una grande carica“.
La metamorfosi tecnica è stata straordinaria, dal giorno dell’arrivo a Napoli, la sua crescita è stata devastante al punto tale da essere ritenuto tra i migliori attaccanti al mondo: che cosa è cambiato, Cavani?
Ho lavorato tanto per migliorarmi, sono sempre stato convinto che l’impegno avrebbe pagato, alla fine. E così sono diventato Cavani“.
Chi tra gli attaccanti del nostro campionato può insidiarle il primato della classifica dei cannonieri? Nessuno (e sorride divertito ndr). No, sto scherzando, ovviamente. Il vincitore sarà uno tra Di Natale, El Shaarawy ed il sottoscritto anche se non trascurerei Milito“.
Parliamo del futuro. Crede che potrà bastare la clausola rescissoria di 63 milioni di euro per smontare le intenzioni di chi starebbe pensando di acquistarla? Arsène Wenger, tanto per citare chi si è già esposto, è uno di questi. Ma si parla tanto anche del Manchester City e del Real Madrid.
Se un club ha un progetto preciso e vuole puntare su di me, non può spaventarsi dinanzi a questa cifra. Io per adesso non ci penso, poi sarà la società a valutare il da farsi“.
Ma sarà lei ad avere l’ultima parola, glielo permette la clausola.
Sì, ma molto dipenderà dalla proposta che mi farà il presidente a fine stagione. Io qui sono felice, Napoli mi ha dato tanto ed io cerco di ripagare. Ne riparleremo“.
Dica la verità, le è mancata la Champions League?
Sì, abbastanza. Ho provato delle emozioni uniche lo scorso anno. Roba che resta dentro, che ti dà esperienza e fiducia. Ci ha fatto crescere in prospettiva campionato ed Europa League, perché anche questa manifestazione è diventata interessante“.
Lei vuole sempre giocare, ha chiesto di essere in campo sia in Coppa Italia, sia nelle ultime tre gare del girone di EuropaLeague, oltre al campionato: lo farà mica per battere il record personale di reti stagionali (33)?
Io voglio giocare sempre, perché me la sento, sia fisicamente sia mentalmente. E’ chiaro che poi decide Mazzarri ed io ne rispetto la volontà anche se gli faccio capire che voglio giocare “.
Che effetto le fa sapere che c’è un’intera città che le ha affidato le speranze per rivincere lo scudetto?
Non avverto pressioni, ma la responsabilità di ripagare i tifosi per l’affetto che mi dimostrano. Il mio impegno è quello di prepararmi al meglio per dare loro ciò che meritano. Sono tranquillo, non vivo solo di calcio, mi piace molto dedicarmi alla famiglia, a mio figlio Bautista. Tra poco diverrò un’altra volta padre: sarà un altro maschietto che chiameremo Lucas“.
Ogni club ha il suo calciatore-bandiera: potrebbe essere lei quello del Napoli?
Non lo so, però se un giorno dovessi andare via, a giocare altrove, mi piacerebbe se venissi ricordato come un giocatore che ha dato tanto a questa città e a questa società“.
La Gazzetta dello Sport

martedì 29 gennaio 2013

FOTO – Martino: “Il Napoli ha preso Benatià, a breve l’annuncio ufficiale. Ecco i dettagli”



Clamorosa notizia dell’ultim’ora: il Napoli avrebbe acquistato Benatià dall’Udinese. A riferirlo è il giornalista CarmineMartino attraverso questo tweet:

lunedì 28 gennaio 2013

Stangata Juventus: Due giornate a Conte e Bonucci

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ROMA – Stangata sulla Juve dopo il caos alla fine di Juve-Genoa. Il giudice sportivo ha squalificato per due giornate l’allenatore Antonio Conte e il difensore Bonucci, per un turno Chiellini e ha inibito fino al 18 febbraio il dg Marotta. Secondo voi, la squalifica è giusta? Votate QUI .
CONTE
SQUALIFICA PER DUE GIORNATE EFFETTIVE DI GARA ED AMMENDA DI € 10.000,00
per avere, al termine della gara, sul terreno di giuoco, fronteggiato con atteggiamento intimidatorio il Direttore di gara e un Arbitro addizionale, contestando il loro operato con espressioni ingiuriose, che reiterava poco dopo negli spogliatoi.
MAROTTA
INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ IN SENO ALLA F.I.G.C. A RICOPRIRE CARICHE FEDERALI ED A RAPPRESENTARE LA SOCIETA’ NELL’AMBITO FEDERALE A TUTTO IL 18 FEBBRAIO 2013
per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, contestato l’operato degli Ufficiali di gara, rivolgendo all’Arbitro, con atteggiamento intimidatorio, espressioni ingiuriose.
BONUCCI
SQUALIFICA PER DUE GIORNATE EFFETTIVE DI GARA ED AMMENDA DI € 10.000,00
per avere, al termine della gara, uscendo dal terreno di giuoco, contestato platealmente l’operato degli Ufficiali di gara rivolgendo al Quarto Ufficiale un’espressione ingiuriosa, e per aver poco dopo, negli spogliatoi, assunto un atteggiamento intimidatorio nei confronti di un Arbitro addizionale rivolgendogli espressioni ingiuriose.
CHIELLINI
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA ED AMMENDA DI € 5.000,00
per avere, al termine della gara, entrando sul terreno di giuoco senza autorizzazione, contestato platealmente l’operato degli Ufficiali di gara.
JUVENTUS
Ammenda di € 50.000,00 alla società per avere suoi sostenitori, al termine della gara, indirizzato numerosi sputi agli Ufficiali di gara mentre uscivano dal recinto di giuoco, colpendoli al volto e sulla divisa; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all’art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza.

Dalla probabile cessione al riavvicinamento con Mazzarri. Eppure Bigon pensa sempre a Nainggolan

Il Napoli riabbraccia Dzemaili e Donadel e a trarne vantaggio è soprattutto Mazzarri. Dalle pagine de Il Roma, Giovanni Scotto, ne sottolinea l’importanza: “Dzemaili-Donadel: Mazzarri “abbraccia” i suoi mediani di riserva, e la doppia cessione sembra più lontana. In particolare, lo svizzero ha giocato una gara eccellente ieri a Parma, sfoderando una prestazione all’altezza di quelle dello scorso anno, e senza dubbio giocando la migliore partita di questa stagione. Per lui gara solida e un assist spettacolare per Marek Hamsik in occasione del primo gol”. Il mercato azzurro continua ad essere in fermento e la possibilità di un ulteriore arrivo a centrocampo e in difesa c’è tutta: “Eppure Bigon continua a provare a prendere Nainggolan e Astori dal Cagliari, magari uno dei due subito, ma è sempre più difficile convincere il presidente Cellino, che vede la classifica della sua squadra sempre più pericolante. Tutto dipenderà dal carattere umorale di Cellino: Bigon aspetta di vedere se il suo cellulare comincerà a squillare, intanto Mazzarri può stare tranquillo. Dzemaili, e anche Donadel, possono offrire sufficienti garanzie, e dopo la bella partita di Parma, lo svizzero potrebbe anche ammorbidire le sue posizioni e cambiare idea circa le intenzioni di andare via”.

Cannavaro avverte: "Juve, noi ci siamo! Lotteremo fino alla fine per vincere lo scudetto"

Un ritorno nel campo per lui familiare dopo quello del San Paolo. Paolo Cannavaro ritrova la Serie A e la sua fascia di capitano a Parma, dove esordì nella massima serie e dove si è imposto alle attenzioni del calcio che conta. Il difensore azzurro si riprende il suo posto dopo il mese di squalifica annullato dalla giustizia sportiva. Per chi aveva qualche timore sulla sua tenuta fisica c’è stato subito modo di ricredersi. Il capitano sembrava non essersi fermato mai: grande condizione ma anche grinta come se questo mese di stop non fosse mai passato. Addirittura miracoloso l’intervento di testa sulla linea che ha letteralmente salvato un gol, e questo dopo che anche De Sanctis aveva fatto un mezzo miracolo. Unica piccola macchia la sfortunata deviazione sul cross di Sansone che è costato il pareggio al Parma e che ha firmato l’autogol da parte del capitano, visto che la conclusione dell’esterno gialloblu in realtà era un assist e non un tiro indirizzato in porta. Ma per fortuna ci ha pensato Cavani a sistemare la situazione, e quindi l’autogol è stato presto dimenticato: «Era una partita difficilissima - ha detto Cannavaro al termine della partita del Tardini - il Parma ha dimostrato tutta la sua forza. Si è visto come loro non avessero mai perso in casa fino alla gara contro il Napoli. È una squadra compatta e che sa mettere in difficoltà qualunque tipo di avversari». Ma a un certo momento il capitano del Napoli ha anche temuto di poter uscire dal “Tardini” solo con un pareggio, se non addirittura con le ossa rotte: «Non abbiamo chiuso la gara, ma col carattere siamo riusciti a vincere - ha proseguito il difensore della Loggetta - i tifosi meritano questa vittoria, sembrava di giocare in casa». Al “Tardini”, infatti erano presenti ben 5mila tifosi del Napoli, che hanno occupato per intero il settore sud dello stadio emiliano. Grande sostegno da parte dei sostenitori partenopei, che al termine della partita hanno esultato proprio assieme al capitano del Napoli. Una caccia alla Juventus, che sta proseguendo in maniera positiva. Ovviamente da parte del difensore della Loggetta l’indicazione è alla prudenza, senza fare voli pindarici: «La corsa al campionato e al primo posto? Non possiamo dire quanto sia aperto e se questa corsa allo scudetto è davvero aperta, ma di certo il torneo non è mai stato chiuso, perché sappiamo bene che mancano tante partite, l'importante è essere lì ed essere pronti ad approfittare di ogni passo falso».