venerdì 16 marzo 2012

La Juventus piomba su Lavezzi, forte interesse per il Pocho


Ezequiel Lavezzi piace a molti club in Italia e all'estero. Il fuoriclasse argentino del Napoli piace molto alla Juventus. I bianconeri sanno perfettamente che servirebbe un calciatore importante come l'argentino per aprire varchi nelle difese avversarie. Lavezzi ha una clausola rescissoria da 31 milioni di euro, il presidente del Napoli De Laurentiis non vorrebbe assolutamente cedere il giocatore eppure arrivano spiragli importanti dall'estero. Adesso bisognerà capire se la Juventus vorrà davvero fare sul serio per il forte attaccante del Napoli. Lavezzi è sicuramente il prescelto dell'attacco bianconero.

Fonte: Calciomercatonews.com

Campagnaro, ora prendi il toro per le corna...


Tra gli azzurri finiti sul banco degli imputati per la sconfitta di Londra, ce n’è uno su cui vorremmo aprire una discussione: Hugo Campagnaro. Si perché se altri hanno deluso, in fondo c’era da aspettarselo a certi livelli, mentre il crollo de El Toro ci ha un po’ sorpreso.
Non parliamo dell’ultima gara, ma di due mesi di prestazioni all’insegna dell’incertezza. Nevrotico, frettoloso, insicuro, fragile, spaesato… E’ così che ci è sembrato nel 2012. Tanti gli errori, alcuni che sono costati carissimo al Napoli. In poche settimane ne ha messi in fila due molto simili, a Parma e col Chelsea. In entrambe le occasioni, infatti, ha concesso dei calci d’angolo in maniera quantomeno ingenua. In entrambe le occasioni, gli azzurri hanno preso gol.
Ma, escludendo le due “papere” del buon Hugo, che stimiamo e rispettiamo per quanto ha spesso offerto alla causa del Napoli, sono le prestazioni, nel complesso, che non ci hanno convinto. A parte le insicurezze difensive, anche sul piano atletico e tecnico il calo è stato vertiginoso.
Se per alcuni mesi il San Paolo aveva iniziato ad intonargli un coro personalizzato (“Hugo, Hugo, Hugo”), adesso quegli stessi tifosi tremano ad ogni sua corsa stentata e ad ogni abbozzo d’appoggio o lancio che, probabilmente, verrà fuori impreciso.
“La colpa è anche di chi fa giocare sempre gli stessi, anche quando non sono in condizione”, ha osservato e osserverà qualcuno. Ineccepibile, almeno dal nostro punto di vista. Ma la rigidità di Mazzarri, in tal senso, è cosa nota.
Che Campagnaro si riabbia, che... prenda il toro per le corna (visto che questo animale gli è tanto caro) e che, magari, si compri un giocatore che possa davvero fargli concorrenza e, a volte, sostituirlo. Un giocatore forte, pronto. Perché Grava non potrà giocare così come gioca oggi fino a 50 anni. E perché dei difensori arrivati negli ultimi tre anni, nessuno è mai riuscito a insidiare il posto dei titolarissimi del 2009. Se c’è un appunto da muovere al ds Bigon, dopo tutto, è proprio questo.

Napoli, su Fernandez e Fideleff non si punta più?

Presto per fare bilanci, ma il mese di marzo è quello in cui il mercato estivo comincia a prendere corpo. La sconfitta del Napoli a Londra e la prestazione non esaltante della difesa hanno sancito il bisogno di intervenire soprattutto in questo reparto.
Ma prima di fare nomi per gli acquisti, il club di De Laurentiis pare aver deciso di non puntare più su Fernandeze Fideleff. Secondo le indiscrezioni raccolte da Sky, Mazzarri avrebbe chiesto di puntare su altri elementi, nonostante 'El Pajaro' sia stabilmente nel giro della Nazionale. I due argentini, di fatto, non vengono più impiegati.
Per ciò che riguarda gli innesti, Calciomercato.com aveva anticipato l'interesse per Andrea Ranocchia, che è stato seguito dagli osservatori del ds Bigon. Sul taccuino ci sono anche diversi nomi stranieri. Per inciso, ieri a Londra il patron De Laurentiis ha espresso un vivo apprezzamento per il 'giustiziere' Ivanovic.

CdS: "Napoli, senza sogno non si dorme"

I sogni muoiono pure al tramonto, porca miseria, e poi s’incamminano nelle tenebre, sfuggendo e anzi deflagrando, trasformandosi in un terribile flash-back che sa d’incubo a cielo aperto. Le favole esistono, eh sì, e per renderle dolci, persino umane, non cartoon per bambini ma romanzi per uomini veri, l’hanno scritto su lenzuola stese poi all’alba di Capodichino e di Castelvolturno: ma ora, su quel volo AZ 8048 che riconduce a casa, tra le seggiole disperatamente vuote d’emozioni, compaiono solo lupi e orchi e i perfidi replay della memoria che lasciano tracce ben dentro l’anima.
«NON DORMO» - Bye bye Champions, è stato bello, persino bellissimo: ma ciò che resta d’una serata terrificante è l’adrenalina che pompa l’ira e trasforma il rientro in un calvario, spalancando gli occhi di Paolo Cannavaro nella incontrastabile malinconia che sa di disperazione, un lamento della coscienza racchiuso nell’insonnia. «Io non dormo, non riesco a dormire e non ne ho voglia». Il silenzio surreale di quell’involucro che trascina l’amarezza da Londra a Napoli è il compagno di viaggio con cui sfidare la solitudine canaglia e, caspita, è vero, non vola una mosca e non s’ode un alito, non si scorgono cuffiette, non c’è desiderio né di musica, né di computer, men che meno di mandar già qualcosa da mangiare.
«MA GUARDA» - Le tre e dieci quando Gatwick resta un puntino, un neo, della propria esistenza, con quel concentrato di rabbia che monta e ingrossa il Napoli stravolto dalla fatica e dallo choc, dall’indigesto sviluppo d’un match ora illegibile: cos’è successo, com’è successo, perché è successo? E a quelle domande, infide e subdole, maligne e anche un po’ selvagge, che sorgono spontanee, c’è una riposta per chiunque la voglia, per Mazzarri e per il suo vice Frustalupi, per Pondrelli, il preparatore atletico, ma pure per Cavani, che decidere di starsene sveglio a rivedere le streghe di Chelsea-Napoli e stavolta per rimettere a fuoco ogni dettaglio sfuggito dal campo e magari scuotersi dall’apatia che l’ha contagiato, che lo domina, che va scacciata perché adesso ci saranno l’Udinese ed il Siena, la corsa al terzo posto e la rincorsa alla finale di coppa Italia. In video veritas, chissà: però, intanto, le immagini scorrono alle prime file ed il Matador decide di farsi male da solo, ancora, divorandole tutte, dal primo all’ultimo dei 120 minuti; e con lui, per un po’, resiste persino il Pocho, che ha svestito l’allegria dei suoi momenti migliori, che s’è chiuso nella meditazione e ora sceglie di rivedersi.
«RAGAZZI, PARLIAMO» - Domani è un altro giorno, così dicono: e in quel nulla penumatico ch’è diventato un inanimato aereo, la luce fioca che restituisce energia è un accenno al futuro da costruirsi da sé, superando le macerie psicologiche di Londra, ricostruendosi lentamente e dialetticamente, discutendo, dialogando, lasciando accomodare prima Britos e poi Fernandez al fianco di Mazzarri, in un colloquio che sembra voglia strappare dall’oblò il poster di Stamford Bridge e disegnare il sole.
FONTE: CORRIERE DELLO SPORT

Napoli, ecco i giudizi della stampa inglese sugli azzurri

C'è gloria per Ivanovic, l'uomo partita. C'è l'esaltazione della vecchia guardia, perchè il Chelsea è andato avanti grazie ai suoi senatori. C'è spazio per celebrare anche Roberto Di Matteo, l'eroe per caso di una storica rimonta. Ma la stampa inglese riconosce l'onore delle armi al Napoli, per quello che fatto vedere all'andata, soprattutto, ma anche per lo spirito messo in campo a Stamford Bridge, un fortino che da queste parti considerano inespugnabile e i numeri, in effetti, lo confermano. Che il Napoli fosse la rivelazione di questa edizione della Champions League lo aveva ammesso già alla vigilia Di Matteo. Ora arrivano anche i riconoscimenti della stampa britannica. Come quello del Daily Telegraph che sentenzia: "Il Napoli è il nuovo Tottenham". Il paragone con gli Spurs – "la squadra più eccitante sulla ribalta europea della scorsa stagione" - regge per l'attitudine offensiva degli azzurri. Il Napoli non ha pensato a difendersi, sottolinea il Telegraph: "Brillante in attacco, ma ha concesso chance dopo chance".

A VISO APERTO - The Best , titola il Sun, e Incrediblues, definendo i ragazzi di Di Matteo "super eroi alla riscossa". Ma c'è spazio anche per riconoscere i meriti del Napoli, una squadra "che ha il gol nel sangue", capace di dimostrare subito "il modulo che l'ha spinto a sei vittorie consecutive. Il Napoli ha creato e sprecato tre buone occasioni e il Chelsea cercava disperatamente di non prendere gol".

SUPER MATADOR - Il Guardian è ancora più esplicito nel lodare gli azzurri: "Era difficile non simpatizzare per il Napoli che ha giocato con grande coraggio e ambizione". E ancora, gli azzurri"con senso del collettivo e determinazione, hanno un attaccante, Edinson Cavani, che può preoccupare la più esperta delle difese". Chiusura che elogia il Napoli per esaltare i Blues: "Una squadra capace di giocare così bene e perdere 4-1 dimostra lo sforzo monumentale fatto dal Chelsea".

NIENTE CATENACCIO - Blue Bloods, "sangue blu" titola il Daily Mail, che esalta la vecchia guardia e assegna a Di Matteo "la parte dell'eroe per caso". Ma elogia l'atteggiamento offensivo degli azzurri: "Qualunque squadra italiana al posto del Napoli sarebbe stata felice di stare in difesa e andare a caccia dell'assalto. L'allenatore del Napoli, Mazzarri, vede l'attacco come la miglior difesa, congratulazioni per questo". Il Times titola sul capitano dei Blues, "Terry saluta la grande fuga", giocando con un richiamo cinematografico. E del Napoli esalta la spinta arrembante sulle fasce di Maggio (fino all'infortunio...) e Zuniga e "il talento scintillante di Marek Hamsik, Ezequiel Lavezzi ed Edinson Cavani".

TOP E FLOP - E i singoli? Agli inglesi i tre tenori (e non solo loro...) tutto sommato sono piaciuti, nonostante il risultato. Per il Daily Telegraph la prova di Hamsik vale un 8 in pagella proprio come la prestazione di Lampard, il modello al quale spesso lo slovacco viene accostato. Tra i top Inler, ovviamente, poi De Sanctis e Cannavaro: tutti otto. Promosso Lavezzi, sufficienza per Cavani. De Sanctis il migliore per il Sun, poi Lavezzi, Cavani e Hamsik. Lo slovacco e il Pocho i più in palla per il Daily Mail, insieme con Inler, il primo a segnare un gol a Stamford Bridge in questa edizione della Champions. Per il Times il migliore è Inler – 8 in pagella come Terry e Drogba – mentre Cavani è andato meglio di Hamsik e Lavezzi, tra i più attesi.

Fonte: Corriere dello Sport

"Napoli, in sei giorni ti giochi il tuo destino"

L’avranno vista mille volte quella interminabile partita, senza bisogno di videoregistratori e di moviole. Gli eroi del San Paolo hanno scoperto quanto sia immenso Stamford Bridge, lo stadio del brusco risveglio, ma anche il teatro della consapevolezza che l’Europa è una conquista da conservare, non da dilapidare. Mazzarri, ieri pomeriggio a Castelvolturno, ha addirittura mimato ciascun movimento dei suoi giocatori. E ricostruito quegli evitabilissimi errori che hanno portato gli inglesi a rimontare uno svantaggio in apparenza molto difficile da annullare.

Eppure il Napoli è tornato da Londra forse ancora più forte, non umiliato dalla sconfitta e accarezzato dai complimenti di Drogba: essere arrivato fin lassù, tra le prime sedici squadre d’Europa, non è stato frutto di una serie di coincidenze fortunose. Ad alta quota la cosa più difficile è resistere ai venti e alle correnti, evitare che un tocco d’inesperienza rovini tutto.

Eccoci al punto, all’esperienza. De Laurentiis e Mazzarri magari la pensano in maniera diversa: il presidente ha deliberatamente rinunciato a ogni alibi, gli sarà sembrato che nascondersi dietro i grandi vecchi del Chelsea (Drogba, John Terry, Lampard) sarebbe stata un’esibizione di rassegnazione. E’ abituato a pensare in grande, il presidente: è passato attraverso i salotti buoni della televisione inglese, ha parlato di sport e di economia nella loro lingua, ha raccontato il fenomeno Napoli e ha spiegato come vorrebbe che fosse il calcio prossimo venturo. Non sono le stesse idee di Platini e lo dice ad alta voce. E’ convinto che questo Napoli potrà fare ancora tanto e avrebbe potuto farlo anche subito.
La proiezione è la stessa di Mazzarri, ma l’allenatore è uomo di calcio da una vita, sa che un piccolo errore può compromettere una grande impresa, e qualche sbaglio è più facile che lo commetta un calciatore non abituato alle grandi competizioni. E’ il motivo per cui ha tirato in ballo l’esperienza, qualche minuto prima che De Laurentiis se ne uscisse con una apparente smentita. Su una cosa saranno perfettamente d’accordo: questo Napoli può crescere ancora. E nulla serve più delle vittorie. Il bilancio virtuoso è la base necessaria (e qui il pensiero di Platini e De Laurentiis è incredibilmente lo stesso), ma solo i successi trasformano un club in regola con il fair play finanziario in un grande club.

Vale come piccola consolazione il raffronto con il Napoli dell’era Maradona: quello fu grandissimo in Italia, ma fuori dei confini nazionali trovò gloria (e coppa Uefa) solo nella seconda manifestazione europea. In coppa dei campioni incontrò il Real Madrid e finì la corsa; della seconda volta resta il ricordo di una trasferta a Mosca con Maradona che dette spettacolo più la notte in pelliccia di volpe sulla Piazza Rossa che la sera seguente in mutande sul campo. Al confronto Cavani ha fatto più gol e miglior figura. Di occasioni ce ne sono ancora per questa stagione.

Tra sei giorni il Napoli probabilmente conoscerà il proprio destino: prima lo spareggio con l’Udinese che varrà un pezzettino d’Europa, poi la sfida con il Siena per conquistare un posto nella finale di Coppa Italia. Fermarsi ora sarebbe, questo sì, un errore d’inesperienza. E non varrebbero mille rimorsi per annullarlo.
FONTE: IL MATTINO

Buonanno: "Champions? Napoli è solo rifiuti"

Il genio della grattugia, il De Gasperi del parmigiano, in altre parole, Gianluca Buonanno, il deputato leghista passato alla storia del pensiero politico mondiale per aver teorizzato l’esistenza della Padania “in quanto esiste il Grana Padano”, stamattina s’è svegliato tutto contento per la sconfitta del Napoli contro il Chelsea. L’onorevole Ciccio Formaggio ha scelto l’aula della Camera per dare sfogo al proprio entusiasmo, quando è intervenuto per attaccare il sindaco De Magistris e i napoletani sul decreto rifiuti in discussione in quel momento in aula.
Dopo aver vomitato offese e cattiverie degne del suo curriculum di sindaco del comune di Varalle, nel Vercellese, famoso non a caso per il suo Carnevale, Buonanno s’è vendicato così delle umiliazioni calcistiche, politiche e casalinghe evidentemente subite dai meridionali in una vita malinconica trascorsa nell’eco dei rutti di Bossi: «Allora, capisco che oggi i napoletani siano tristi – ha detto Buonanno a Montecitorio – perché ieri sono usciti dalla Champions league e, quindi, sono anche un po’ più arrabbiati per quanto riguarda il tema della raccolta dei rifiuti visto che non hanno più modo di divertirsi dato che non sono capaci di stare in Europa neanche nel calcio».
Dai banchi del Pd Luisa Bossa, deputata Napolista, lo ha invitato a smetterla, ma lui ha proseguito: «Era l’unico modo che avevavano per stare in Europa, ora neanche quello…». E il delirio proseguiva, fino a concludersi con la morale su quest’Italia “che è una Reubblica delle banane”. Le stesse che probabilmente tormentano Buonanno ogni qual volta il Napoli vince. In questi casi, onorevole, meglio restare fermi.

Napoli, difesa da rifare: ecco i 5 candidati...

Il Napoli, in vista della prossima stagione, dovrebbe rinforzarsi soprattutto in difesa. Ecco che allora fioccano le voci sul possibile arrivo in azzurro di diversi giocatori che potrebbero andare a migliorare il pacchetto arretrato.
Secondo quanto riferisce l’edizione odierna di “Tuttosport”, ci sarebbe un piano A ed un piano B nelle intenzioni del Napoli: in caso di qualificazione alla prossima Champions League, si punterebbe ad Ogbonna, Mexes eChivu; con l’approdo in Europa League, invece, i partenopei cercherebbero di avere dall’Inter il brasiliano Juan Jesus e la comproprietà di Ranocchia (nella foto).

Assogna: "Al Napoli mancano calciatori come Drogba"


Paolo Assogna, giornalista Sky, non è d'accordo con chi parla di mancanza di esperienza da parte degli azzurri: "Il Napoli aveva dimostrato di avere esperienza contro City e Bayern: gli azzurri hanno pagato la mancanza di fisicità. La partita di Londra dimostra che sono i calciatori che fanno una squadra: la determinazione e la voglia messa ieri in campo dimostra che se non c'è feeling tra i giocatori e il tecnico, i primi magari insconsciamento danno qualcosa di meno. Di Matteo? Si è dimostrato pragmatico, perchè si è alleato con la vecchia guardia e ha avuto una grande risposta. Abramovich ha altre idee, ma magari si può guadagnare la riconferma sul campo. Il Napoli esce sicuramente a testa alta, ma ha sprecato un'occasione clamorosa dopo il 3-1 dell'andata e il gol fatto in trasferta. Non mi aspettavo questa eliminazione, ma si è vista la differenza di abitudine a questo tipo di partite e anche l'assenza di un calciatore capace di fare la differenza a livello fisico, come è stato Drogba per il Chelsea. L'ivoriano è stato capace di caricare l'ambiente, ha avuto un atteggiamento intimidatorio, ha fatto pressione sull'arbitro: al Napoli manca ancora un calciatore del genere".

Fonte: Calciomercato.it

Gargano: "Napoli è bellissima, ma non possiamo uscire di casa"


NAPOLI. Nel giorno del rientro in Italia Walter Gargano ed Edinson Cavani non hanno commentato l'uscita dalla Champions League e le sensazioni dopo il ko in Inghilterra. Per loro è stata anche l'occasione di fare un po' il punto della situazione sul momento che stanno vivendo a Napoli: Walter Gargano ha cominciato dai momenti più intimi, in una intervista alla tv Ovacion Digital: "La famiglia viene prima di tutto, la seconda cosa è il calcio. A breve Matias, il mio primogenito, avrà un fratellino che si chiamerà Thiago. Ho recuperato il mio livello, ma la prestazione è di tutta la squadra. A volte puoi far bene ma il campo non ti da ragione, adesso va tutto per il verso giusto. Hamsik? Ho un ottimo rapporto con mio cognato, oramai sono cinque anni e mezzo che giochiamo insieme. È bello perchè è come avere la famiglia nella squadra. Facciamo tutto insieme: mangiamo, ci alleniamo e i nostri figli crescono insieme. Mio figlio è napoletano e lo sarà anche Thiago, qualcosa di Napoli resterà per sempre. Castel Volturno? Ci vivono diversi calciatori del Napoli. Quella partenopea è una città bellissima, ma non possiamo uscire. Io voglio vivere solo in pace con la mia famiglia, qui a Castel Volturno posso farlo e mia moglie può passeggiare senza problemi. Ogni calciatore punta alla maglia della propria nazione. Ogni volta che vengo convocato è come tornare in famiglia. Non ho giocato contro l'Italia ma ho viaggiato con Britos da Napoli a Roma per la Celeste".

Fonte: Il Roma

DAILY MAIL - Mazzarri il sogno di Moratti, ma De Laurentiis dice NO


Per la stampa inglese (e non solo), l'Inter ripartirà da Andre Villas-Boas. Lo "Special two" è ora il candidato numero 1 per il dopo-Ranieri, Massimo Moratti intende affidare a lui il compito di ricostruire la squadra secondo quanto riporta oggi il sito del quotidiano inglese Daily Mail. Per il tabloid britannico il presidente del club nerazzurro aveva pensato in primis a Mazzarri, ma il numero 1 del Napoli, Aurelio De Laurentiis, non intende liberare il proprio tecnico. Il "Daily Mail" ricorda che dalla schiera dei candidati si è tirato fuori Fabio Capello che ha escluso un suo futuro in nerazzurro. Per questo Villas Boas, esonerato un paio di settimane fa dal Chelsea, è il grande favorito per la panchina dell'Inter: a giugno o prima, questo dipende, scrive il "Daily Mail", dai risultati che l'Inter otterrà nelle prossime gare di campionato.

Fonte: SportMediaset.it

giovedì 15 marzo 2012

Chelsea sotto accusa per ieri: tra steward, spogliatoi bollenti e...

Scoppiano numerose polemiche intorno alla sfida che ieri sera ha regalato spettacolo in campo a Stamford Bridge tra Chelsea e Napoli. A riferirle è Sky Sport, secondo cui il Napoli innanzitutto non avrebbe assolutamente gradito il trattamento del Chelsea per quanto riguarda lo spogliatoio nel prepartita: si parla di temperatura altissima, con tanto di segnalazione all'Uefa dell'episodio. Uno spogliatoio bollente che ha fatto innervosire non poco la società partenopea.

Furibondi invece molti tifosi del Napoli volati a Londra. Il motivo è il comportamento degli steward nei loro confronti, come rivelato da Paolo Assogna di Sky: "Prima di parlare di stile inglese bisognerebbe pensarci. Quello a cui ho assistitito è clamoroso, mai vista tanta arroganza tra i tifosi del Chelsea. Gli steward, inoltre, hanno deciso che ai tifosi partenopei era vietato esultare". Con l'Uefa di mezzo, sanzioni a rischio?

In chiusura, c'è l'occhietto di Drogba. La simulazione dell'ivoriano ha fatto imbufalire il Napoli (riguardala qui), l'Uefa potrebbe indagare in merito e punire l'attaccante del Chelsea. Insomma, troppe cose brutte intorno a una partita meravigliosa calcisticamente parlando.

CORRIERE - Brych, arbitraggio pessimo: nega un rigore al Napoli, di permettere tutto al Chelsea, etc, etc etc...


Avvocato, internazionale dal 2007, recentemente nel mirino del fisco tedesco, pessimo ieri sera nonostante si sia sempre detto un gran bene. Felix Brych, 36 anni, non ha avuto il coraggio di assegnare un rigore netto al Napoli, ha avuto il coraggio di permettere al Chelsea di tutto, perdita di tempo compresa.

PRIMO TEMPO - Pochi secondi ed al Napoli manca un rigore: pallone in profondità di Cavani per Maggio, in vantaggio rispetto a Cole che lo affronta spalla contro spalla, in realtà è spalla contro schiena, disinteressandosi del pallone. Sbaglia Brych ma sbaglia soprattutto l'arbitro d'area Meyer. Lampard durissimo su Cavani: manca un giallo. Ramires per Sturridge che a sua volta tocca per Mata: doppio off side, è bastato segnalare il primo. Lampard in ritardo su Zuniga: giallo.

SECONDO TEMPO - Cannavaro interviene su Lampard: ammonito. Mata su Aronica, qui manca il provvedimento disciplinare, che scatta invece per Dossena (su Essien). Colpo di testa di Ivanovic, Dossena (già ammonito) con la mano destra larga: è calcio di rigore, Brych lo grazia. David Luiz su Dossena: era punizione dal limite. strattonate reciproche in area del Napoli fra Drogba e Aronica, l'arbitro d'area Meyer fa segno all' ivoriano che è stato lui il primo a trattenere, Aronica ha comunque rischiato.

SUPPLEMENTARI - Servizio in profondità fra Lavezzi e Cavani: un attimo di ritardo, c'è il fuorigioco. Corretto il cartellino giallo per Cole, che entra a semi-forbice su Campagnaro. Manata di Aronica sulla spalla di Drogba, l'ivoriano degno dell'Oscar si butta e si trattiene la faccia, guardando però con l'occhiolino cosa avviene. L'obiettivo del Chelsea è: perdere tempo, Brych lo consente.

Fonte: Corriere dello Sport

mercoledì 14 marzo 2012

Chelsea-Napoli, le probabili formazioni

CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, D.Luiz, Terry, Cole; Essien, Ramires; Sturridge, Lampard, Mata; Drogba.
In panchina: Turnbull, Cahill, Bosingwa, Romeu, Mikel, Kalou, Torres.

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
In panchina: Rosati, Fideleff, Fernandez, Dzemaili, Dossena, Pandev, Vargas.


ARBITRO: Felix Brych

LA PREVISIONE - Hamsik: "Tanto lo so già che segnerà Lavezzi..."

La previsione di Marek: «Loro giocheranno in attacco e noi colpiremo con Lavezzi» Lo slovacco: «Sarà una gara molto difficile, io sono fiducioso perché abbiamo due grandi punte

GAZZETTA - Chelsea-Napoli, catechesi anticipata di un'ora! Sepe: "Calciatori azzurri uomini di buona volontà"

Come da tradizione, l'arcivescovo di Napoli vedrà la sfida a casa. E ha deciso di anticipare di un'ora, alle 19:00, l'incontro di catechesi per la Quaresima. "Non ho esitato un attimo, per rispetto verso i fedeli che vogliono esprimere la loro passione per la squadra", ha spiegato Crescenzio Sepe. "Io stesso, come tutti i napoletani, aspetto con trepidazione la sfida col Chelsea. Questo evento è una grande opportunità di ritorno del Napoli e della città sulla scena internazionale. I giocatori diventeranno ambasciatori di una nuova Napoli che deve risorgere grazie agli uomini di buona volontà".

Fonte: Gazzetta dello Sport

Terry: "Con il Napoli ci ispireremo all'Arsenal"

Una premessa, fatta dall’addetto stampa Steve Atkins. «Nessuna domanda sulla nazionale inglese». Ma a una, su Fabio Capello, il capitano dell’Inghilterra e del Chelsea ha risposto. John Terry non poteva sottrarsi perché quell’allenatore ha lasciato la panchina della nazionale per lui, decidendo di dimettersi quando la Federazione ha degradato il suo leader. «Con Fabio ho un ottimo rapporto, l’ho aiutato in campo e lui mi ha aiutato anche fuori», ha detto Terry prima di parlare della sfida con il Napoli e mandare un avvertimento a Mazzarri.

Ha fatto i complimenti agli assi azzurri. «Nel Napoli ci sono calciatori che sarebbero sicuramente nella lista della spesa di grandi club europei. Sarà una partita difficile perché il Napoli attacca tanto. Al San Paolo trovammo un clima ostile, fu molto difficile quella partita sotto tutti i punti di vista», ha ricordato John, quella sera infortunato. Villas-Boas disse che avrebbe dovuto osservare un periodo di stop di quasi un mese, invece appena è cambiato l’allenatore Terry è tornato in campo. Un sospetto è inevitabilmente sorto. «Ma con la decisione di esonerare il tecnico noi, i cosiddetti senatori, non c’entriamo. È stata una scelta di Abramovich e del consiglio d’amministrazione», ha spiegato. Vale tanto, tutto, questa notte per il Chelsea. «Io vorrei giocare ancora a lungo per questa squadra, tuttavia dobbiamo essere realisti: è questa la grande occasione per tentare di arrivare subito a un risultato importante in Champions League e cercheremo di non fallirlo. Conterà molto la partenza, se facciamo gol avremo poi il sostegno dei tifosi. Ci ispireremo all’Arsenal, che dopo aver fatto quei tre gol al Milan è stato molto sfortunato: Van Persie era arrivato a un passo dalla rete del 4-0».
FONTE: IL MATTINO

Il Mattino: Mazzarri in panca, giustizia è fatta!

Giustizia è fatta. Mazzarri potrà guidare il suo Napoli sulla panchina dello Stamford Bridge contro il Chelsea. Il Tas di Losanna, con una motivazioe di 8 pagine, ha sospeso la squalifica di tre giornate, di cui la terza sospesa con la condizionale, inflitta all’allenatore azzurro dalla Commissione d’appello dell’Uefa.

Raggiante e soddisfatto l’avvoccato Mattia Grassani: «Appena mi è pervenuto il fax del Tas di Losanna ho subito comunicato la notizia al tecnico, ed a Bigon a Londra. In questo primo tempo della partita contro l’Uefa la ragione ci è stata riconosciuta. Il decorso del tempo, ed il grave pregiudizio che avrebbe subito Mazzarri, scontando la squalifica stasera senza potersi difendere davanti al Tas, hanno indotto l’organo massimo di giustizia sportiva mondiale a sospendere la squalifica».

Non essendoci a disposizioni udienze utili prima della gara con il Chelsea, il Tas aveva infatti comunicato che avrebbe adottato una decisione esclusivamente in base alla documentazione cartacea e filmata prodotta dal Napoli. Grassani ha cercato di smontare le motivazioni, contenute nelle 10 pagine della sentenza della Commissione d’appello dell’Uefa, mirando a ridurre la sanzione a sole due giornate, con la seconda sospesa con la condizionale. Il Tas di Losanna convocherà a breve le parti per decidere nel merito il ricorso del Napoli.
FONTE: IL MATTINO

Cavani: "I napoletani mi hanno accolto come uno di famiglia, voglio dedicargli il gol qualificazione"


Un gol in Inghilterra lo segnò al Manchester City, pesantissimo, diede il via alla cavalcata trionfale nel girone eliminatorio. Un altro al Chelsea potrebbe significare qualificazione storica ai quarti. «Un mio gol sarebbe importante, questo al di là del fatto che giochiamo contro un grande squadra come il Chelsea. Il nostro obiettivo è passare il turno, per raggiungerlo ci lavoriamo da giorni, non molleremo fino alla fine per andare avanti», dice Edinson Cavani.
Paragoni con il passato, viene in mente Careca. «Quando lui giocava ero un ragazzino, il calcio ho cominciato a seguirlo più avanti a 14-15 anni, comunque non mi piace fare confronti con il passato. La storia di Maradona la conoscevo prima di arrivare a Napoli, per quello che aveva fatto in maglia azzurra. Il mio obiettivo è dare sempre il meglio e spero di poter lasciare anch’io un segno importante nel Napoli», insiste El Matador. Si aspetta un Chelsea diverso dall’andata? «Sappiamo quello che il Chelsea è abituato a fare, sarà una partita molto difficile e dura. Abbiamo capito qualcosa da Arsenal-Milan, sono squadre di campioni, possono fare la differenza e girarti la partita in cinque minuti».
Palcoscenico importante quello inglese, potrebbe essere una sirena per campioni come Edi. «Abbiamo avuto già l’esperienza di giocare a Manchester, stadio bellissimo con gente calda vicino alla squadra. Dobbiamo pensare è concentrarci, il resto sono cose che non riguardano me, ma altri: io cerco di dare il massimo, aiutare i miei compagni, il resto si vedrà dopo, a lungo termine». Il tridente con Lavezzi e Hamsik perfettamente assortito, sarebbe un peccato separarsi in futuro? «Giocare con i miei compagni dal primo all’ultimo, è sempre stato un onore, nello spogliatoio si trova il più buono, il più umile. Ho trovato un gruppo alla grande che mi ha fatto sentire a casa come nella mia Nazionale. Non penso a quello che può succedere in futuro, viviamo un bel momento, si parla del tridente, abbiamo passato momenti difficili, sappiamo quel che dobbiamo fare. Il resto non si sa, magari ti tocca di giocare cinque anni insieme, magari di più, questo è il calcio e può succedere tutto». Partita numero 200 in Italia, una gara speciale. «Sì, una una gara molto importante, molto bella da vivere». La motivazione è quella di centrare un’altra grande impresa e segnare un altro gol, magari decisivo.
«Mazzarri? - insiste Cavani – La sua presenza sarà fondamentale. Bellissimo sapere che ci sarebbe stato, ci darà più carica e grinta».

martedì 13 marzo 2012

Video Sky: magnifico trailer di Chelsea – Napoli

Ecco la magnifica presentazione di Sky del match di Champions League Chelsea – Napoli.

“Non abbiamo mai battuto il Villareal, non abbiamo mai eliminato il Manchester City, non abbiamo mai cantato a squarciagola e non abbiamo mai vissuto notti come queste.
Il passato non conta, un nuovo avversario è già davanti a noi e non importa che cosa abbiamo fatto ma solo cosa faremo.
La nostra Champions comincia questa notte. Facciamo un gol questa notte e gli inglesi avranno paura. Vinciamo questa notte, l’Europa avrà paura.
Non pensiamo a una partita, pensiamo alla storia.
E’ l’ora della verità…è il momento di vincere!”



UFFICIALE - Accolto il ricorso per Mazzarri, sarà in panchina allo Stamford Bridge!


Il Tas ha accolto il riscorso del Napoli per Walter Mazzarri. Il tecnico siederà quindi sulla panchina azzurra a Stamford Bridge nella gara di Champions League contro il Chelsea. La tattica dell'avvocato Grassani è risultata efficace e la notizia è stata appresa con piacere nel ritiro della squadra partenopea a Kensington.

Ramires: "Non è difficile fare due goal contro il Napoli"


Il centrocampista del Chelsea, Ramires, ha rilasciato alcune battute alla vigilia della gara contro il Napoli: "Dobbiamo credere nell'operazione rimonta, non è difficile fare due gol contro il Napoli. Possiamo ripetere quel periodo florido quando superammo in sequenza, Newcastle, Valencia e Manchester City".

"Il Napoli punta sui titolarissimi. Gioca Zuniga"

La squadra, formazione praticamente già fatta per il ritorno contro il Chelsea. Giocano i titolarissimi, quelli schierati quasi sempre nelle gare di Champions League. Zuniga (in campo in Europa cinque volte su sei, ne ha saltata solo una per squalifica) è largamente favorito su Dossena per il ruolo da titolare, sarà lui l’esterno sinistro di centrocampo. Per il resto il Napoli migliore, la difesa a tre composta da Campagnaro, Cannavaro e Aronica. Sulla fascia destra a centrocampo Maggio, coppia centrale Gargano-Inler. Hamsik giocherà nel doppio rulo di centrocampista-attaccante, il tandem più avanzato Cavani-Lavezzi. In panchina si rivedrà Britos che si fece male a Parma per una contusione al piede destro.
FONTE: IL MATTINO

CORRIERE - Gli obiettivi di Aronica: Champions e rinnovo contratto


Dalla Reggina alla Regina. Non c'è che dire: a volte una lettera fa proprio la differenza nella vita di una persona. Fa la differenza oppure è un ponte, ideale, su una carriera che domani sarà incoronata direttamente dai reali d'Inghilterra: sir Totò Aronica, baronetto di Palermo allo Stamford Bridge. Una storia bella come poche.

PICCIOTTI E SCUGNIZZI - E allora di testa, in tuffo, nel mare più azzurro che Blues. Un mare di emozioni e un'onda da sogno: unico, solo, non proprio semplice da realizzare ma per questo ancora più bello. Sì, è lì, a portata di mani e di piedi, e il Napoli non può fare altro che inseguirlo di corsa trattenendo il fiato. Con l'estro dei tenori e la fantasia di quelli come Salvatore detto Totò: picciotto o scugnizzo, poco importa, di certo uno scaltro come pochi. Di certo protagonista di una stagione meravigliosa su tutti i fronti: collettivo, personale; campionato e coppe. Rendimento e grandi numeri: in estate sembrava quasi al passo d'addio, e poi invece ha fregato tutti e s'è confermato titolarissimo. A 34 anni e con ormai alle spalle 119 presenze in quattro stagioni dipinte d'azzurro: domani saranno 120.

IL PERCORSO - Happy birthday a Londra, dunque. La capitale di tutte le partite. Il regno unito da conquistare con il piglio da Napoli: sfacciato ma accorto; istintivo ma furbo. Ecco, la qualificazione dipende tanto, tantissimo da quelli come Aronica: bucanieri del calcio, nel senso migliore del termine. Gente d'esperienza e mestiere. Di anima e cuore. Simboli, esempi di come sia possibile vivere seconda e terza giovinezza e poi imporsi ad alti livelli nel momento della piena maturità dopo tanta gavetta e una buona carriera in A ma senza acuti internazionali: dai tempi della Reggina di Calabria, alla corte della Regina d'Inghilterra.

LA FAMIGLIA - Una passerella straordinaria, insomma, quella in programma domani sera con il Chelsea. Una serata che merita ogni tipo di attenzione: in campo, a Drogba e soci d'attacco ci penserà lui insieme con il fratello più che amico Cannavaro; e con loro Campagnaro, l'altro mastino dell'ormai mitica difesa a tre che di Mazzarri è il marchio di fabbrica; a Totò, invece, penseranno i fan del cuore e della vita: lady Caterina, of course; e poi il fratello e la sorella, annunciati in arrivo a Londra direttamente da Palermo. Missione Stamford Bridge: l'esercito del baronetto di Sicilia è pronto, schierato, orgoglioso. Ed emozionato. Almeno quanto lui.

IL FUTURO - Il tempo sembra non passare mai, quando sei davanti a traguardi di questo tipo e a sfide di un certo tipo. Sembra essere infinito, lento, inesorabile. Però passa. E il colore del futuro, c'è da scommetterci, sarà ancora azzurro. No, questa volta la Champions e i Blues non c'entrano. O almeno, bisogna accantonarli un attimo: perchè oltre al cammino in Coppa, Aronica è vicino anche a completare il suo cammino con il Napoli. Che fa rima con rinnovo di contratto: il binario è quello giusto, magari il treno partirà proprio dopo Londra. Chissà. Nel frattempo, va bene così. E sir Totò ha già lucidato le scarpe.

Fonte: Corriere dello Sport

Mazzarri: "Vi voglio concentrati e spietati"


Arriva il giorno del giudizio per Mazzarri. Oggi a Losanna si riunisce la commissione d'appello del Tas, sessione ricorsi disciplinari di urgenza. Due sono le possibilità: la conferma della seconda giornata di squalifica al tecnico del Napoli o il congelamento della decisione stessa.

Oggi non ci sarà discussione e verrà depositata l'ordinanza in base alla lettura del ricorso preparato dall'avvocato Grassani, poi la discussione e la pubblicazione della sentenza slitterà a dopo la gara con il Chelsea. Nel caso di conferma della squalifica si discuterà sulla terza giornata di stop inflitta al tecnico toscano, in caso di congelamento del provvedimento invece si discuterà della seconda giornata di squalifica.

La decisione, quindi, arriverà proprio alla vigilia del match di ritorno degli ottavi di finale, Mazzarri fu punito per la spinta data a Nilmar nella sua area tecnica durante Villarreal-Napoli del 7 dicembre scorso, gara che valse agli azzurri la qualificazione agli ottavi. Il tecnico del Napoli ha vissuto le ore della vigilia da squalificato, nel senso che ha trasferito le informazioni al secondo Frustalupi e sta preparando la partita dello Stamford Bridge come quella d'andata al San Paolo. Se arrivasse la buona notizia sarebbe accolta con grande piacere ma realisticamente il tecnico ragiona sulla conferma della squalifica, in tal caso assisterà alla partita dalla tribuna. Sì, allo Stamford Bridge il tecnico si accomoderà tra i tifosi inglesi, accompagnato da un dirigente del Napoli. Non potrà parlare al telefonino con i collaboratori tecnici e non potrà entrare negli spogliatoi prima, durante e dopo la partita.

Esperienza già vissuta in occasione della gara di andata al San Paolo, in quel caso optò per guardare la partita in Tv in una saletta interna dello stadio San Paolo, anche se la versione ufficiale della società fu che il tecnico vide la partita dall'albergo. Stavolta sarà allo stadio anche perchè non potrebbe essere altrimenti, tra l'altro la squadra rientrerà subito dopo il match in aereo da Londra a Capodichino e quindi i tempi saranno ristrettissimi. La lunga vigilia è già cominciata, ieri pomeriggio l'allenamento a Castelvolturno. Mazzarri (terzo nel "Premio Mastrelli", vinto da Conte, secondo Guidolin) ha parlato alla squadra, ha spiegato gli ultimi dettagli della sfida con il Chelsea, pregi e difetti degli avversari, e soprattutto ha battuto forte sul tasto della concentrazione.

Il Napoli troverà un clima "infernale" allo Stamford Bridge, i Blues giocheranno alla "morte" per ribaltare il punteggio, questo il concetto ribadito a più riprese dall'allenatore. Poi lo studio tecnico-tattico della partita con Frustalupi, il secondo portafortuna che andrà in panchina. L'esordio positivo del vice-allenatore in Europa League, vittoria qualificazione al San Paolo contro lo Steaua con gol all'ultimo minuto di Cavani, il bis contro il Chelsea nell'andata di Champions League al San Paolo, un 3-1 pesantissimo. E in mezzo alle due sfide quasi l'intero secondo tempo di Vila Real quando Mazzarri fu espulso dall'arbitro per la spinta a Nilmar e toccò a Frustalupi guidare gli azzurri dalla panchina: arrivarono i gol di Inler e Hamsik che lanciarono gli azzurri verso la qualificazione storica agli ottavi di finale.

La squadra, formazione praticamente già fatta per il ritorno contro il Chelsea. Giocano i titolarissimi, quelli schierati quasi sempre nelle gare di Champions League. Zuniga (in campo in Europa cinque volte su sei, ne ha saltata solo una per squalifica) è largamente favorito su Dossena per il ruolo da titolare, sarà lui l'esterno sinistro di centrocampo. Per il resto il Napoli migliore, la difesa a tre composta da Campagnaro, Cannavaro e Aronica. Sulla fascia destra a centrocampo Maggio, coppia centrale Gargano-Inler. Hamsik giocherà nel doppio rulo di centrocampista-attaccante, il tandem più avanzato Cavani-Lavezzi. In panchina si rivedrà Britos che si fece male a Parma per una contusione al piede destro.

Fonte: Il Mattino

IL MATTINO - Cavani, un altro goal inglese nel mirino


Tre gol al Manchester City nel girone eliminatorio. Uno al Chelsea nell'andata degli ottavi al San Paolo. Ora si prenota per una rete a Londra. "Edi è carico, ci proverà anche allo Stamford Bridge. Il Paris Saint Germain? Edi non ha mai detto di voler giocare lì insieme a Lugano. Pensiamo alle cose serie, alla Champions", dice Claudio Anellucci, il manager dell'uruguaiano.

Infatti il Matador è carico. "Il Napoli può ancora vincere la Coppa Italia, o anche la Champions League. Poco a poco stiamo ritrovando il nostro calcio, stiamo vivendo un momento molto particolare, in cui andiamo molto forte, ma lo affrontiamo con serenità", ha detto Edi a Canal Plus. Fiducioso ma consapevole che a Londra sarà durissima. "Anche se non è semplice, dobbiamo assolutamente mantenere la calma. Il Chelsea è una squadra che, se non sei concentrato, può ribaltare la situazione e segnare due o tre gol in pochi minuti, pertanto dovremo scendere in campo rilassati e fare del nostro meglio per vincere la partita". E ancora."Dovremo imporre il nostro gioco ma senza mai perdere di vista le qualità dei nostri avversari. Conosciamo bene la squadra e ciò che può fare, il Napoli ha una buona occasione per qualificarsi e deve sfruttarla. Siamo un gruppo unito che affronta insieme i momenti difficili e che vive coeso nel quotidiano. Ho grandissima fiducia nei miei compagni, una fiducia grande come mai prima", ha spiegato ancora il Matador.

Un'altra stagione magica scandita al ritmo magico dei gol: sedici in campionato, cinque in Champions, tre in coppa Italia. In totale 24 reti, la stagione scorsa chiuse a 33, reti distribuite tra serie A ed Europa League. Cavani pronto alla serata più importante dell'anno, pronto soprattutto a colpire nuovamente il Chelsea, squadra che lo segue con attenzione. Il Matador sempre più ambito dai club europei, quelli inglesi soprattutto, ma che pensa a vivere il presente al massimo. E il presente è Napoli, una lunga emozione tra campionato ed Europa.

La Champions, una vetrina esaltante. In Inghilterra fece gol nella gara di esordio, quella in casa del Manchester City. Un gol bellissimo a chiudere una splendida discesa di Maggio, il primo del Napoli in Champions, quello che ha dato coraggio per le sfide successive. Manchester City, altra squadra inglese che segue con attenzione Edi, la stampa inglese ribadisce l'intenzione dei Citizens che offrirebbero 35 milioni per l'uruguaiano. Risparmiato contro il Cagliari per essere lucido allo "Stamford Bridge", Mazzarri nell'anticipo di campionato di venerdì sera lo schierò mezz'ora nella ripresa. Uno stop parziale dopo nove gare consecutive per farlo ripartire da Londra al massimo, Cavani è pronto per l'ennesima serata magica. Il sogno del Matador continua.

Fonte: Il Mattino

Napoli, 226 presenze per capitan Cannavaro

Paolo Cannavaro è nato a Napoli il 26 giugno 1981. Cresciuto nelle giovanili azzurre, ha esordito in prima squadra, in B, a 17 anni contro il Verona. Ha giocato per sei stagioni nel Parma e per una nel Verona prima di far ritorno, nel 2006, in azzurro, dove è stato uno dei protagonisti del ritorno in serie A. Con alle spalle 12 stagioni in A e due in B, in maglia azzurra, tra campionato, coppa Italia e coppe europee, conta 226 presenze e 16 gol.

Fonte: Corriere dello Sport

Cahill: "Mercoledì possiamo salvare la stagione"

Il difensore del Chelsea Gary Cahill, attraverso il sito ufficiale dei Blues, parla della sfida champions contro il Napoli:
"Questa è una settimana decisiva per noi, abbiamo due partite molto difficili, ci servono due vittorie. Dobbiamo dare una svolta alla stagione, a partire da mercoledì sera."

CORRIERE - Lavezzi: "A Londra per scrivere la storia"


Il confine tra l'inferno e il paradiso è in quello spicchio di vita sospesa nell'incertezza, un'ora e mezza per andare là dove trascina il cuore, che intanto batte all'impazzata per sei milioni di napoletani sparsi nell'universo: "Siamo consapevoli di avere un appuntamento con la Storia". La linea di demarcazione che separa l'estasi dal Pocho è in quei novanta minuti fissati nei pensieri stupendi, la favola da riscrivere con quel talento che sgorga fresco come acqua di fonte e che ora culla nella notte tra le stelle d'una città appesa al sogno: "Sarà una battaglia, ma siamo pronti". Si scrive Lavezzi e si legge tutto d'un fiato quel quinquennio fantastico, tra dribbling al prossimo e tunnel persino all'ombra del vento: ma ora che si entra nell'epicentro di se stessi, del proprio vissuto, nella scia d'un futuro spaziale, il count down della ragione è un tic-tac d'emozioni scandito realmente, ancorchè virtualmente su quel sito ch'è divenuto il centro d'aggregazione d'idoli d'ogni quartiere:"Passano i secondi e si sta avvicinando il big-match di Champions League a Londra..."

A PROVA DI BOMBER - Il battito di Stanford Bridge s'ode sino a Marechiaro, la finestra che spazia al di là del'umanissimo dubbio, l'orizzonte che s'allunga fin dentro la Champions, i suoi quarti di finale, quello scorcio di panorama da brividi condiviso da Lavezzi con la "sua" Napoli, stregata ad ogni finta e ora persino con sei reti in cinque partite, una raffica di prestazioni sontuose con tanto d'autografo d'autore: "Arriviamo a questa sfida nel migliore dei modi, lanciati dalle vittorie conquistate in campionato e all'andata e con il morale altissimo". La verità è un istante, un lampo accecante o anche abbagliante, il dettaglio esistenziale: e mentre intorno la colonnna sonora – the champioonsss - già vibra, l'ultimo Lavezzi, quel romantico romanziere capace di offrire calcio in prosa ed in poesia, fila incontro al verdetto disegnando gli scenari e sistemandoci dentro persino il pathos, in un affresco ambientale che induce gl'idoli a cliccare a ripetizione, ad abbracciarsi a quel talento tutto genio e sregolatezza confinato in quel santurario del calcio moderno da profanare, però con grazia: "Le sei vittorie consecutive ci hanno dato entusiasmo; sappiamo bene che sarà dura; e sappiamo anche che a Stamford Bridge ci sarà il tutto esaurito. Ma noi siamo pronti e concentrati".

DOMANI NELLA BATTAGLIA - Si va e in quell'incrocio che resta un'insidia (e un'incognita), in quel faccia a faccia con il destino, c'è la sintesi d'una liaison che nel Terzo Millennio ha pochi eguali; si gioca e in quel Chelsea-Napoli c'è l'essenza d'una fusione di intenti, l'empatia, la simpatia, la simbiosi, espressa stavolta senza metafore, nè palleggi dialettici: pum, una frecciata, una staffilata, un destraccio, un tap in o, più semplicemente, una dichiarazione d'intenti, una promessa, un foglio (ancora) bianco sul quale prepararsi a scrivere una data: "Sarà una battaglia e di ciò siamo consapevoli. Ma siamo all'appuntamento con la Storia".

Fonte: Corriere dello Sport

lunedì 12 marzo 2012

Napoli, ecco i convocati di Mazzarri per il Chelsea

Seduta pomeridiana per il Napoli a Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match con il Chelsea, ritorno dell'ottavo di finale di Champions League di mercoledì 14 marzo allo Stamford Bridge.

Esercitazioni atletiche con circuito ad ostacoli bassi e seduta tecnico tattica.

Questi i convocati:

De Sanctis, Rosati, Colombo, Aronica, Britos, Cannavaro, Campagnaro, Fernandez, Grava, Dossena, Dzemaili, Gargano, Hamsik, Inler, Maggio, Zuniga, Cavani, Lavezzi, Pandev, Vargas, Ammendola.

Marco Donadel è partito per Monaco di Baviera dove domani si sottoporrà ad intervento chirurgico.

Il centrocampista azzurro sarà accompagnato e assistito da un sanitario dello staff medico del Napoli

Video- Chelsea – Napoli- Trailer- Chi vincerà?


ANTEPRIMA - Drogba: "Elimineremo il Napoli se giochiamo come contro Stoke e Birmingham"


L'asso ivoriano del Chelsea, Didier Drogba, è fiducioso in vista del ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Napoli, nonostante il 3-1 dell'andata a favore degli azzurri. "Possiamo vincere ed eliminare il Napoli - ha dichiarato Drogba -. Sarà difficile ma possiamo farcela se giocheremo come contro lo Stoke e il Birmingham. Non ascolto le chiacchiere sui possibili prossimi allenatori del Chelsea, dobbiamo essere concentrati sulla partita contro gli azzurri. L'obiettivo dei quarti di finale di Champions League è troppo importante per la nostra squadra, siamo determinati a conquistarlo".

Corbo: "Lavezzi vuole un super ingaggio o cerca un'altra squadra. L'agente intanto lo sta già proponendo.."

"Lavezzi? Il suo agente lo sta proponendo ad alcuni club europei. Vedo l'argentino molto grintoso, evidentemente o ha in testa un top club o un ingaggio maggiore. Il troppo amore dei tifosi azzurri inizia a infastidirlo, è oppresso, questo potrebbe essere un fattore che lo induca a lasciare Napoli. Match di Londra? Starei attento al gioco sugli esterni, col Chelsea servirà andare in goal. Nuovo stadio? Preferisco non sognare, sono per le cose concrete. Costruire un nuovo stadio è un'utopia, punterei alla ristrutturazione con installazione dei tabelloni e miglioramento del servizio igienico".

Maradona rivela: "Ho detto al Pocho Lavezzi di..."

Il Pocho Lavezzi fa le sue scorribande nel San Paolo di Fuorigrotta. Diego osserva: «Bravissimo, è bravissimo, io gliel’ho detto due anni fa, fai rispettare il contratto e i tuoi diritti ma resta a Napoli, quello è l’ambiente giusto per te, non devi muoverti da Napoli».

Fonte: IlMattino

Fassone: "Lavezzi? Ce lo teniamo stretto, aggiungeremo altri colpi. Chelsea e terzo posto? Lotteremo fino alla fine"

Intervenuto ai microfoni di "Radio Anch'io lo Sport", in onda su Rai Radio 1, Marco Fassone, ha commentato questa grande stagione degli azzurri, ora tornati prepotentemente in corsa anche in campionato: "Siamo reduci da un mese di febbraio ed un inizio marzo molto positivo, abbiamo recuperato tre posizioni, siamo quarti con l'Udinese. Dopo un inizio 2012 mediocre ci siamo rilanciati. Affrontare tre competizioni causa un dispendio di energie mentali e fisiche importanti. La squadra comunque è sempre rimasta concentrata sull'impegno attuale. Col Cagliari abbiamo quasi chiuso la gara nel primo tempo ed e' un segnale rispetto alle altalene di inizio anno".

Per quanto riguarda la pericolosità della trasferta a Londra, nonostante il 3-1 dell'andata: "Attenti alla trasferta di Champions dopo aver visto il Milan? Giocare contro squadre molto preparate come Arsenal e Chelsea, soprattutto in casa loro, e' molto difficile e ci vorra' il massimo dell'attenzione per evitare di compromettere l'andata".

Sulla passione smodata dei tifosi del Napoli: "E' una citta' difficile da gestire, ma anche entusiasmante per come ti accompagna. I quarti di Champions League il Napoli non li raggiunge dai tempi di Maradona, speriamo di farcela anche noi a trasformare il sogno in realta'. E' importantissimo passare dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto sotto il profilo sportivo. La passione del tifoso napoletano e' talmente travolgente che vanno prese le misure necessarie per lavorare tranquilli".

Per quanto riguarda il terzo posto in campionato: "Ce la metteremo tutta per lottare fino in fondo per il terzo posto. Hanno mollato il passo questa domenica Udinese e Lazio, ma hanno rialzato la testa Inter e Roma. Sono diverse le squadre in lizza per questo obiettivo".

Sui possibili biglietti in eccesso acquisiti per la trasferta di Londra: "Ci auguriamo non ci siano incidenti e che i tifosi abbiano recepito i messaggi in merito alla trasferta. Nonostante lo Stamford Bridge abbia uno dei settori ospiti più capienti, non siamo riusciti ad avere più dei 2.500 tagliandi messi a disposizione e la polizia di Londra ha fatto capire a chiare lettere di voler evitare disguidi".

Sul discorso di dare ad Ezequiel Lavezzi il numero dieci di Diego Maradona e la possibilità di rinforzare ulteriormente la rosa: "Noi Lavezzi ce lo coccoliamo e ce lo teniamo stretto, poi la questione del numero la vedra' il presidente, non ne abbiamo ancora discusso. In futuro una squadra più forte? Direi che il presidente e' stato gia' bravo ad allestire un gruppo unito e con la programmazione vedremo di rinforzare ancora questa rosa".

Infine, per quanto riguarda gli errori arbitrali di questo periodo e la decisione del silenzio stampa da parte della Juventus: "Marzo e' un mese molto difficile per gli arbitri, il campionato entra nel vivo e si vedono alcuni errori dovuti a delle sviste, soprattutto da parte degli assistenti. Comunque bisogna essere consapevoli che l'errore e' umano e puo' capitare, soprattutto dopo un'ora di alta concentrazione. Qualcosa per limare e ridurre al minimo l'errore lo si sta facendo, con la possibile introduzione della tecnologia, ma altrimenti un margine esistera' sempre e andra' sempre considerato".

Oggi il pronunciamento del TAS per la squalifica di Mazzarri


Per oggi è atteso il pronunciamento del TAS di Losanna in merito al ricorso d'urgenza presentato dal Napoli per chiedere la riduzione della squalifica di due turni a Walter Mazzarri dopo l'espulsione rimediata con il Villarreal. Il legale del club, Mattia Grassani, ha spiegato che, visti i tempi ridotti per il giudizio, il provvedimento potrebbe essere "congelato" per poi essere emesso in un secondo momento. In tal modo, la squalifica di Mazzarri verrebbe sospesa e il tecnico azzurro potrebbe sedere in panchina allo Stamford Bridge. Un'ipotesi abbastanza remota, in ogni modo.

Fonte: Gazzetta dello Sport

IL DUELLO - Hamsik lancia la sfida: "Lampard non mi fai paura, ecco come farò male al Chelsea..."

Magari questa volta il duello a Stamford Bridge ci sarà. Perché Di Matteo no nèVillas-Boas e il nuovo Chelsea dell’ex laziale vuole somigliare il meno possibile a quello scellerato dello Special Two che sulla panchina del San Paolo schierava, in ordine, Essien, Ashley Cole, Kalou, ObiMikel e persino Fernando Torres. Nel Chelsea anti-Napoli ci sarà anche Frank Lampard, il simbolo della vecchia guardia dei Blues. E questa volta dal primo minuto,non come nella gara di Fuorigrotta.E così Marek Hamsik uomo di corsa, movimento e gol, potrà trovarsi davanti ancora una volta a uno dei suoi miti. 34 anni per l’inglese contro meno di 25 anni del centrocampista slovacco che a Napoli ha scoperto la felicità. «Ha allungato il contratto fino al 2016», ha annunciato De Laurentiis venerdì mattina. È l’uomo in più di una squadra che stupisce in Italia e in Champions, «Marekiaro»,che a Fuorigrotta è riuscito a far amare la maglia numero 17, il numero che nessuno vuole. E non è poco. Una rete speciale quella segnata al Cagliari, un’astinenza lunga addirittura 13 partite. Per lui è praticamente un record da quando è in Italia: «Ma sono nella media di ogni stagione, chiuderà a quota 10, come sempre. E in più ho fatto 7 assist»,ha spiegato sorridendo. Quando iniziò a giocare in maglia azzurra tutti lo paragonarono al giovane Nedved. Ma Edy Reja, il suo primo mister, si spinse assai oltre: «Macché, lui è persino più forte di Lampard».Chissà come sarà contento quel signore che ora guida la Lazio a vedere uno contro l’altro il maestro e il suo discepolo che viene dall’Est. Il nuovo contratto firmato è una doccia gelata per il Milan e per tutto il resto
d’Europa che lo hanno inseguito e che lo inseguono ancora. Ma se un diamante è per sempre, Marek Hamsik pure lo è. E il nuovo accordo siglato con il Napoli tanto somiglia a un giuramento d’amore eterno. «Nessun centrocampista al mondo è tecnicamente più dotato di lui»,ha detto il Pocho Lavezzi parlando dello slovacco. In un ruolo in cui bisogna essere bravi a rubar palla e a far ripartire l’azione e in cui bisogna essere ogni tanto bravi anche a fare gol, partendo a fari spenti, Hamsik è uno dei migliori. Nella sfida di Londra molto passerà per i suoi piedi e la sua testa. In Europa ha segnato 6 gol in 24 presenze(persino in Intertoto) e in questa Champions due gol e entrambi contro il Villarreal. C’era persino nella prima gara di Intertoto,nel luglio di 4 anni fa, col Panionios: ai greci fece anche gol. Una sola volta ha alzato la cresta da quando è a Napoli e per un ragazzo misurato come lo slovacco, nella sua carriera incline al low profile, le sue parole suonarono come una frustata: «Voglio vincere e magari mi piacerebbe farlo con il Milan». Era giugno e con Martina, sua moglie,e i suoi due bimbi era in Costa Smeralda, in vacanza. Ai tifosi vennero i brividi anche perché tutti fiutavano le manovre sotterranee di Mino Raiola che si stava inutilmente adoperando per impossessarsi in esclusiva della procura del capitano della Slovacchia, nelle mani di George Venglos chelo assiste dal 2004. «Marekiaro», il copyright del soprannome è di Paolo Cannavaro, è un giocatore che, non è un mistero, piace un bel po’ a tutti.Dal Chelsea al ManchesterCity,dal Paris S.Germain allo Zenit. Pronti a spendere anche 40 milioni di euro per assicurarsi un centrocampista capace di segnare come nessuno nel suo ruolo. Persino Mourinho, appena sbarcato ad Appiano Gentile nel 2008 parlò «di un giovane centrocampista che gli sarebbe piaciuto avere nella sua rosa ».Non fece nomi.Ma tutti gli indizi portavano allora ventunenne di Banska Bystrica che il Napoli aveva comprato, l’estate prima, dal Brescia per 5,5 milioni. Dopo che il dg Pierpaolo Marino, rimase folgorato vedendolo («Non sapevo chi fosse, ma me ne innamorai»)in una partita conl’AlbinoLeffe.

"Hamsik rinnova. Doccia gelata per il Milan"

Magari questa volta il duello a Stamford Bridge ci sarà. Perché Di Matteo non è Villas-Boas e il nuovo Chelsea dell’ex laziale vuole somigliare il meno possibile a quello scellerato dello Special Two che sulla panchina del San Paolo schierava, in ordine, Essien, Ashley Cole, Kalou, Obi Mikel e persino Fernando Torres. Nel Chelsea anti-Napoli ci sarà anche Frank Lampard, il simbolo della vecchia guardia dei Blues. E questa volta dal primo minuto,non come nella gara di Fuorigrotta.
E così Marek Hamsik uomo di corsa, movimento e gol, potrà trovarsi davanti ancora una volta a uno dei suoi miti. 34 anni per l’inglese contro meno di 25 anni del centrocampista slovacco che a Napoli ha scoperto la felicità. «Ha allungato il contratto fino al 2016», ha annunciato De Laurentiis venerdì mattina. È l’uomo in più di una squadra che stupisce in Italia e in Champions, «Marekiaro»,che a Fuorigrotta è riuscito a far amare la maglia numero 17, il numero che nessuno vuole. E non è poco. Una rete speciale quella segnata al Cagliari, un’astinenza lunga addirittura 13 partite. Per lui è praticamente un record da quando è in Italia: «Ma sono nella media di ogni stagione, chiuderò a quota 10, come sempre. E in più ho fatto 7 assist»,ha spiegato sorridendo.
Quando iniziò a giocare in maglia azzurra tutti lo paragonarono al giovane Nedved. Ma Edy Reja, il suo primo mister, si spinse assai oltre: «Macché, lui è persino più forte di Lampard».Chissà come sarà contento quel signore che ora guida la Lazio a vedere uno contro l’altro il maestro e il suo discepolo che viene dall’Est.
Il nuovo contratto firmato è una doccia gelata per il Milan e per tutto il resto d’Europa che lo hanno inseguito e che lo inseguono ancora. Ma se un diamante è per sempre, Marek Hamsik pure lo è. E il nuovo accordo siglato con il Napoli tanto somiglia a un giuramento d’amore eterno. «Nessun centrocampista al mondo è tecnicamente più dotato di lui»,ha detto il Pocho Lavezzi parlando dello slovacco. In un ruolo in cui bisogna essere bravi a rubar palla e a far ripartire l’azione e in cui bisogna essere ogni tanto bravi anche a fare gol, partendo a fari spenti, Hamsik è uno dei migliori.
Nella sfida di Londra molto passerà per i suoi piedi e la sua testa. In Europa ha segnato 6 gol in 24 presenze(persino in Intertoto) e in questa Champions due gol e entrambi contro il Villarreal. C’era persino nella prima gara di Intertoto,nel luglio di 4 anni fa, col Panionios: ai greci fece anche gol.
Una sola volta ha alzato la cresta da quando è a Napoli e per un ragazzo misurato come lo slovacco, nella sua carriera incline al low profile, le sue parole suonarono come una frustata: «Voglio vincere e magari mi piacerebbe farlo con il Milan». Era giugno e con Martina, sua moglie,e i suoi due bimbi era in Costa Smeralda, in vacanza. Ai tifosi vennero i brividi anche perché tutti fiutavano le manovre sotterranee di Mino Raiola che si stava inutilmente adoperando per impossessarsi in esclusiva della procura del capitano della Slovacchia, nelle mani di George Venglos chelo assiste dal 2004. «Marekiaro», il copyright del soprannome è di Paolo Cannavaro, è un giocatore che, non è un mistero, piace un bel po’ a tutti.
Dal Chelsea al ManchesterCity, dal Paris S.Germain allo Zenit. Pronti a spendere anche 40 milioni di euro per assicurarsi un centrocampista capace di segnare come nessuno nel suo ruolo. Persino Mourinho, appena sbarcato ad Appiano Gentile nel 2008 parlò «di un giovane centrocampista che gli sarebbe piaciuto avere nella sua rosa ». Non fece nomi. Ma tutti gli indizi portavano allora ventunenne di Banska Bystrica che il Napoli aveva comprato, l’estate prima, dal Brescia per 5,5 milioni. Dopo che il dg Pierpaolo Marino, rimase folgorato vedendolo («Non sapevo chi fosse, ma me ne innamorai»)in una partita conl’AlbinoLeffe.
FONTE: IL MATTINO