venerdì 6 aprile 2012

Cavani: "Arriveremo al livello delle big"

L'edizione odierna del Corriere dello Sport riporta alcune dichiarazioni di Edinson Cavani, attaccante del Napoli, che ha fatto il punto della situazione sulla stagione e ha parlato anche del futuro: "Stiamo vivendo un grande anno, sì, ma ora bisogna concludere il percorso e arrivare il prima possibile ai nostri traguardi. Penso che l'anno prossimo la squadra possa diventare ancora più forte: il club sta facendo un grande lavoro, e pian piano stiamo arrivando dritto agli occhi di tutto il mondo. Ecco, per noi è importante che gli occhi del mondo restino a guardarci: se continueremo così, arriveremo al livello delle squadre più grandi".

Fonte: Corriere dello Sport

Napoli, ecco i convocati per la Lazio: tanti assenti

Seduta pomeridiana per il Napoli Castelvolturno, Gli azzurri preparano il match dell'Olimpico con la Lazio, posticipo della 12esima giornata di ritorno di Serie A di domani alle ore 21,00. Riscaldamento in avvio e seduta tecnico tattica. Successivamente il gruppo ha svolto lavoro atletico con attrezzi bassi ed esercizi finalizzati alla rapidità. Chiusura con una seconda fase di seduta tecnico tattica.

Maggio ha svolto ancora lavoro differenziato. Rosati, uscito ieri a fine allenamento per un problema muscolare, ha riportato una distrazione muscolare di primo grado al bicipite femorale della coscia sinistra. Dossena, infina, ha lavorato col gruppo ed è della comitiva che è partita per Roma.

Questi i convocati: De Sanctis, Colombo, Aronica, Britos, Campagnaro, Cannavaro, Fernandez, Fideleff, Grava, Dossena, Dezi, Dzemaili, Hamsik, Inler, Cavani, Lavezzi, Pandev, Vargas, Ammendola.

Fonte: SSC Napoli

SportItalia, Lo Monaco già a lavoro per il Napoli


Nel corso della trasmissione di SportItalia "Lo sai che?" è emersa una clamorosa indiscrezione di mercato che riguarda Pietro Lo Monaco, pronto a lasciare Catania. L'attuale dirigente etneo sarebbe già al lavoro per gli azzurri. A rivelarlo è stato l'agente del difensore del Boca Juniors, Facundo Roncaglia. "Lo Monaco sta seguendo il mio assistito ma non credo che lo faccia per il Catania. Penso invece che voglia portarlo al Napoli".

Lazio-Napoli, arbitrerà Mazzoleni

Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo, 38 anni a giugno, è l’arbitro della sfida. Dieci i precedenti con gli azzurri, 4 fuori casa: con lui direttore di gara, il Napoli è imbattuto in trasferta: tre vittorie e pareggio. L’ultima volta a Palermo è finita 1-3 per gli azzurri.

FONTE: IL MATTINO

Difesa a 4 con Britos, Mazzarri le prova tutte

Le sta provando davvero tutte Walter Mazzarri. Assenti Zuniga (squalifica), Maggio e Dossena (entrambi vittime di noie muscolari), l'allenatore del Napoli è sempre più orientato a passare alla difesa a quattro con Campagnaro ed Aronica sulle fasce e la coppia centrale composta da Cannavaro e Britos. Se la Lazio giocherà con una sola punta sarà questo lo schieramento del Napoli, altrimenti è pronto Fernandez per ricomporre la linea a tre. Ipotesi difficile, almeno stando alle prove effettuate ieri in allenamento.

CORRIERE - Mazzarri prova e blinda il Napoli


Si migliora un po'. Giusto un po'. Nel senso che ieri, tanto per non farsi mancare nulla in una settimana di emergenza già piena, s'è bloccato anche Rosati, ma almeno, a fare da contraltare, è arrivata una notizia positiva: Dossena sta migliorando in fretta e, se oggi confermerà i progressi evidenziati ieri, con la Lazio potrebbe andare almeno panchina. Per il resto, il mistero della formazione prosegue: Mazzarri blinda la squadra ma nel frattempo prova. Prova la difesa a 4 e poi i 4 tenori tutti insieme. Senza però chiudere definitivamente la porta al modulo classico. Anzi. Oggi, nel corso della rifinitura, si replica. Tra prove e misteri, ovviamente.

CIAO MAGGIO - E allora, il quadro medico. Il bollettino dei reduci, verrebbe da dire considerando l'assenza già certa e comprovata degli squalificati Zuniga e Gargano e dell'infortunato Maggio. A proposito: il centrocampista azzurro e della Nazionale salterà anche la partita con l'Atalanta. Per lui, nuovi esami in programma proprio mercoledì e poi programma da stabilire dopo l'esito. Per il resto, le ultime novità: contrattura per Rosati accusata a fine allenamento, cosa che all'Olimpico implicherà il cambio con Colombo per il ruolo di vice De Sanctis.

L'UNICO ESTERNO - Per un portiere che va, un esterno che torna. L'unico rimasto del parco a disposizione. Un po' a sorpresa, gradita da Mazzarri, ma comunque a sorpresa: ieri, infatti, Dossena ha svolto con ottimi risultati il lavoro differenziato studiato per lui dallo staff medico del dottor De Nicola e dal prof Pondrelli, tanto da alimentare qualche fondata speranza di un recupero in tempo per aggregarsi al gruppo e partire insieme con i compagni. E andare addirittura in panchina: tutto, però, dipenderà dai riscontri della seduta di oggi. E dunque dalle eventuali conferme che il signor mancino darà.

IL MODULO - Per quel che riguarda la storia tattica, ieri il tecnico ha prima tenuto i suoi incollati al video per un bel po', come tradizione nelle immediate vicinanze della partita, e poi in campo ha provato anche la linea difensiva a quattro, con Hamsik a centrocampo insieme con Dzemaili e Inler, e il tridente Lavezzi-Cavani-Pandev. Una prova, non ancora una certezza. Anzi. E allora, non resta che attendere la rifinitura di oggi per avere indicazioni più plausibili: la squadra lavorerà e poi partirà in pullman per Roma. Dove, tra l'altro, troverà un bel po' di tifosi azzurri: all'Olimpico sono già attesi mille e 500 tifosi azzurri; un numero che potrebbe crescere ancora.

IL MERCATO - Parentesi finale dedicata al mercato. E a un giovane venezuelano su cui ha messo gli occhi il settore scouting del Napoli: si chiama Fernando Luis Aristeguieta, ha 19 anni ed è un attaccante del Caracas. Per lui anche 4 presenze e un gol nella Nazionale.

Fonte: Il Corriere dello Sport

Fernandez: "Non molliamo, il terzo posto è alla nostra portata"


Fare di necessità virtù. Detto e ripetuto con ritmo cantilenante, e mai più di ora. Adesso che la necessità si è trasformata in vero e proprio allarme, bisogna produrne tanta di virtù, tanta da far sì che possa diventare una sorta di lenitivo ai mali ultimi del Napoli. Ovvero, gli infortuni e le squalifiche. Nuvole dense di fumo su Mazzarri, ancora più dense quelle provocate dalle ormai famose "slim", poichè il tecnico di San Vincenzo rimugina parecchio in questi giorni, e potrebbe essere costretto a rivoluzionare i suoi dogmi, o tuttalpiù ad apportare sostanziali modifiche al suo credo. Difesa a 3 o a 4, questo e tanto altro ribolle nella sua testa. Forse, se dovesse propendere per la prima ipotesi, potrebbe tornare utile Federico Fernandez, con la sua professionalità ed i suoi centimetri.

CONVINZIONI - Un bel pezzo di marcantonio che sfiora i 190 centimetri, abilissimo nel gioco aereo, "El Flaco" non sta nella pelle perchè vorrebbe più presenze, vorrebbe dimostrare, fugando ogni dubbio, che quei tre milioni dati all'Estudiantes e il contratto fino al 2016 sono tutte cose ben fatte. Delle quali non c'è ragione di pentirsi. "Dobbiamo e vogliamo ripartire", così il 23enne di Tres Algarrobos (tremila anime, in provincia di Buenos Aires) a Radio Marte nel salottino di "Sport Live". "Ci stiamo allenando con grande intensità: se vogliamo prendere i tre punti dovremo giocare al massimo delle nostre possibilità. Urge voltare pagina e dimenticare il Chelsea, il Catania e la Juve, dato che ci restano due fronti ancora aperti e le nostre possibilità di riuscita sono ancora intatte".

DELUSIONI - A supporto di ciò quasi minimizza sugli ultimi incidenti di percorso. "Peccato col Catania (sostituito al 66' per crampi, ma con gli applausi del pubblico, ndc) avevamo vinto quel match, poi purtroppo ci siamo rilassati. Dal canto mio, giocando di meno, cerco sempre di dare il massimo e di sfruttare al meglio le opportunità che mi vengono date. Credo poi che la partita con la Juve sia stata giocata bene sino al primo gol, poi hanno segnato in maniera fortunosa e al secondo gol ci siamo disuniti. Ho guardato la partita di Champions, Chelsea-Benfica. Peccato, sarebbe stato bello arrivare a sfidare i portoghesi , per noi è stato difficile assorbire quell'eliminazione".

IO CAMMINERO' - Traccia anche linee sul cammino in azzurro e sul rapporto con i compagni e la città. "Ho trovato persone fantastiche. Tutti si sono prodigati per accelerare il mio ambientamento: dal Pocho, un vero leader nello spogliatoio, a Campagnaro, Morgan e Paolo Cannavaro, che ringrazio moltissimo per la continua disponibilità nei miei confronti. E poi Fideleff con cui ho legato parecchio. Sono in compagnia di grandi giocatori. Gradatamente riuscirò a completare il mio ambientamento e a impormi, anche perchè ho un ottimo rapporto col mister. Parliamo spesso e sento la sua fiducia. Voglio far bene anche per continuare a giocare in nazionale. La città poi è fantastica e i napoletani affettuosissimi. Mi piace il loro calore".

PROPOSITI - Pillole di saggezza, nonostante la giovane età, anche sulla sua posizione e i prossimi impegni. "Posso giocare sia sulla destra che centrale, chiaramente a discrezione del mister. Per domani sera sono a disposizione e mi sento bene fisicamente. E' nelle nostre intenzioni disputare un grande incontro e portare i tre punti a casa. Per il terzo posto ci sono quattro o cinque squadre con cui ce la giocheremo sino in fondo. La Roma del 20 maggio è lontana, per adesso, ma noi rivedremo molte volte la partita con la Juve per non ripetere gli stessi errori all'Olimpico. Cercheremo di vincere la Coppa".

Fonte: Corriere dello Sport

CORRIERE- INLER E DZEMAILI, LA COPPIA VINCENTE


Svizzeri, ma non solo. Anche un po' turco, Gokhan Inler, e anche un po' macedone, Blerim Dzemaili. Una strana coppia che, però, va assai d'accordo dai tempi dello Zurigo, formazione che per un anno e mezzo li ha visti, assieme, protagonisti di due campionati e due scudetti.Che come credenziale è decisamente niente male.

GEMELLI - Una sorta di gemelli che s'erano persi e che si sono poi ritrovati in maglia azzurra. Oltre che con la maglia della Svizzera, la loro Nazionale. " La prima cosa che feci dopo la firma del contratto con il Napoli? Lo ricordo bene: telefonai a Gokhan e gli dissi di non avere esitazioni. Il Napoli vuole pure te. Vieni, sarà fantastico giocare un'altra volta assieme, gli dissi pure", ricorda sempre volentieri il signor Blerim, entrato presto a far parte del gruppo dei quattordici. Dei titolarissimi, giusto per capire, anche se con Mazzarri i due non fanno coppia fissa. Questione di caratteristiche che spesso si somigliano un po' troppo: passisti di tecnica eccellente tutti e due, Inler un po' più posapiano e ragionatore, Dzemaili invece più istintivo e corridore, entrambi hanno un discreto tiro. Fratelli in un bel po' di cose, insomma. D'accordo, Gargano, fisicamente strutturato in altro modo, ha passo di maggiore effervescenza, muove le sue gambe corte con più rapidità ed è per questo che raramente l'allenatore rinuncia alla sua presenza, però, se il piccoletto d'Uruguay non c'è, se ha corso troppo e ha bisogno di tirare il fiato, o se è squalificato come capita stavolta, beh, in questo caso non c'è mai discussione: tocca a Dzemaili e a Inler tornare a fare coppia.

COPPIA SOLIDA - Così sarà anche domani sera a Roma. E sarà la sesta volta che partiranno uno di fianco all'altro dal primo minuto in campionato. Cosa che, per chi crede in certe congiunzioni a centrocampo, mette pure di eccellente umore, visto che nei loro cinque precedenti da coppia titolare hanno messo assieme quattro vittorie e un pareggio: uno 0-0 proprio contro la Lazio nell'andata. Coppia solida, dunque. Affidabile e, perchè no, pure vincente. Giusto, allora, che nella notte che può decidere questa e anche la prossima stagione, il Napoli s'aggrappi a tutto a tutti. Anche ai gemelli svizzeri per ritrovare la compattezza, la sicurezza, perchè no anche le geometrie smarrite nelle ultime giornate. Inler e Dzemaili? Loro raccolgono con piacere e con orgoglio la fiducia di Mazzarri. "Tocca a noi e non deluderemo", sembrano dire con i sorrisi che dispensano ai pochi tifosi capaci d'infiltrarsi nei viali che portano ai prati di Castelvolturno, dove il Napoli ha chiuso ogni porta e ogni finestra per preparare in pace e lontano da occhi spioni la partita di domani con la Lazio.

ANIMA NUOVA - Nel momento clou della stagione, nella notte dell'emergenza per l'assenza di Gargano e di tutti e tre gli esterni naturali – Maggio, Zuniga e Dossena – dunque, Inler e Dzemaili si propongono come anima nuova della squadra. Coppia di copertura e anche d'attacco, come sono da sempre abituati. Tandem ispiratore d'un gioco che stavolta, proprio per la contemporanea assenza degli esterni, almeno a tratti richiederà un po' più di ricamo e di possesso in mezzo al campo. Toccherà proprio a loro, insomma, governare la partita. I suoi tempi. I suoi ritmi. Cosicchè, in un certo senso, la notte di Roma può diventare anche la notte dei gemelli svizzeri. La loro grandissima occasione per affrancare il Napoli dai brutti ricordi della sfida con la Juve e per entrare nelle grazie dei napoletani con contratto a tempo indeterminato. In gioco, infatti, c'è l'ultimo appuntamento con quel terzo posto che vuol dire Champions e quindi anche tanto prestigio e tantissimo danaro.

Fonte: Il Corriere dello Sport

De Laurentiis ha deciso sarà rinnovato il contratto di…..

Il presidente De Laurentiis sembra intenzionato a rinnovare il contratto di Totò Aronica. La società azzurra andrebbe incontro alle richieste del difensore palermitano. La firma sul contratto dovrebbe avvenire subito dopo Pasqua.

Cavani: "Voglio crescere ancora e l'anno prossimo..."


In Cina gira una storia: quando il Napoli è in difficoltà, reagisce sempre con orgoglio e con ottimi risultati, riuscendo a fare regolarmente bingo. Dicono proprio questo da Pechino a Shanghai. Lo raccontano e lo ripetono. E non sorprenda come cosa: sia perchè la Cina è vicina - si dice così, no? - sia perchè l'autore di questo messaggio alla popolazione (di internet) è proprio uno che del Napoli s'intende. Sì, tutto sommato Edinson Cavani qualcosa sa della squadra. Ed è proprio su questo aspetto che il Matador ha insistito al cospetto delle web-telecamere di "Sina.com", il numero uno nel genere in una Cina che, da qualche giorno, è inondata da Cavani, dal Napoli e dalla grande voglia azzurra di tornare in Champions.

TIPO CONFUCIO - E allora, migliori presupposti non potrebbero presentare la sfida con la Lazio. Quella del riscatto e dei dubbi amletici di formazione. Ecco, il punto: tra tanti interrogativi, quesiti e giochetti da settimana enigmistica, la certezza si chiama Edinson Cavani. Gol, tanti, e lavoro fondamentale al servizio dei compagni: corre come un matto e segna come un pazzo. Dall'area avversaria a quella del Napoli, in un clic: attacca e pressa, rincorre e recupera. Il prototipo ideale dell'attaccante di Mazzarri. Che, in Cina, Edy stesso ha sdoganato tipo Confucio: "Il nostro tecnico ha tanti, tanti meriti".

LA CARICA - Sì, Cavani ha cominciato così l'intervista inserita all'interno del reportage in mandarino dedicato al club azzurro. "Ho sempre detto che il nostro allenatore ha fatto un grande lavoro in questa società: e il lavoro, soprattutto quando è fatto bene, paga sempre. Lui ha creato un ambiente e un gruppo che vengono sempre fuori nei momenti difficili, e i risultati si sono già visti quando abbiamo affrontato qualche situazione problematica. Siamo sempre riusciti ad andare avanti. Siamo sempre riusciti a centrare gli obiettivi importanti".

I PERICOLI - Olè, olè: il Matador scuote la sua arena. Non molla, non cede, non risparmia."Stiamo vivendo un grande anno, sì, ma ora bisogna concludere il percorso e arrivare il prima possibile ai nostri traguardi". Cioè il terzo posto, con conseguente ritorno in Champions. Bisognerà vedere cosa ne pensa la Lazio, che legittimamente nutre le medesime aspirazioni degli azzurri ed anche forte di 3 punti in più in classifica. "In Italia, però, non sono soltanto le grandi squadre a creare insidie e pericoli: bisogna temerle tutte, anche quelle che puntano alla salvezza".

SENZA SOSTA - Il quadro è molto chiaro. Come chiaro è anche un altro aspetto: a partire da domani, il Napoli avrà bisogno dei suoi gol ancora più profondamente. Ne ha segnati già 28 in questa stagione Beh, il popolo gli chiede che faccia presto 30 e anche 31. "Io punto sempre a migliorarmi". Mazzarri lo sa, e non è un caso se nel giro dei ballottaggi di questa settimana, Cavani non sia mai entrato. Neanche di striscio. "Voglio crescere ancora ".

IL MONDO - Insaziabile cannibale d'area di rigore. Atleta formidabile. Attaccante di razza purissima. E poi? Diciamo molto ambizioso. Grandi auspici, per se stesso e per il Napoli: "Penso che l'anno prossimo la squadra possa diventare ancora più forte: il club sta facendo un grande lavoro, e pian piano stiamo arrivando dritto agli occhi di tutto il mondo. Ecco, per noi è importante che gli occhi del mondo restino a guardarci: se continueremo così, arriveremo al livello delle squadre più grandi ".

Fonte: Corriere dello Sport

TUTTOSPORT - Napoli, bloccato Rolando. Piace Agostini, ma...


Secondo quanto riferisce l'edizione odierna di TuttoSport, e riportato da TuttoMercatoWeb.com, il Napoli avrebbe bloccato Rolando, difensore centrale in forza al Porto. Già seguito da diversi top club europei nella scorsa stagione, Rolando potrebbe essere il nuovo colpo del Napoli, che ha approfittato della crisi che ha colpito il Porto, costringendo il club ad abbassare le pretese per il centrale. In alternativa piace Agostini del Cagliari, il quale però sta discutendo il rinnovo con il club di Cellino.

giovedì 5 aprile 2012

CORRIERE - Napoli e Chivu sempre più vicini. Bigon a Milano


Riccardo Bigon, Milano, mercato. E un nome su tutti, tornato prepotentemente sul palcoscenico del futuro: quello di Christian Chivu. Già presente nella lista dei rinforzi chiesti da Mazzarri all'alba del mercato estivo della stagione precedente ma ora ancora più allettante: a partire da giugno, infatti, sarà svincolato. Il ds azzurro è a Milano da ieri, e a quanto pare la trattativa, che è già molto avanzata, potrebbe anche trovare l'input decisivo nei prossimi giorni. Magari dopo un altro incontro con il manager del difensore dell'Inter, Becali.

IL RINNOVO - E allora, la strategia di Bigon. Che è a Milano da ieri e che a Milano resterà almeno per un altro giorno: un indizio che non fa una prova, ma comunque un indizio indicativo in vista della programmazione della costruzione del Napoli che verrà. Futuro sul piatto, dunque. Che in un certo qual modo conferma anche un'altra situazione: cioè che la storia tra il Napoli e il ds figlio d'arte è destinata a continuare. In attesa dell'ufficialità del rinnovo – discusso a Roma nel corso di un altro, recentissimo incontro con De Laurentiis – gli antipasti di mercato.

IL VIAGGIO - Tavola imbandita a Milano. Che, come dicevamo, da ieri è la scena di Bigon e del suo braccio destro Micheli. La sponda milanese nerazzurra è quella su cui è adagiato Chivu in attesa di conoscere il proprio destino: che sia un elemento gradito da un bel po' è una storia nota, ma nelle ultime settimane la sua candidatura, per dare soprattutto esperienza alla difesa del Napoli, è tornata alla ribalta. Una valida teoria di mercato darebbe addirittura per imminente l'accordo con il mancino, ma per ora è meglio soffermarsi sullo stato dei fatti: ovvero che le parti parlano, si piacciono, ammiccano. E che l'intenzione del club azzurro sarebbe trovare rapidamente l'accordo sull'ingaggio, unico parametro da definire considerando che Chivu è in scadenza, così da bruciare la concorrenza.

Fonte: Corriere dello Sport

Mazzarri, nella testa due Napoli e due moduli...

Quattro assenze sicure contro la Lazio. Zuniga e Gargano sono squalificati. Maggio e Dossena hanno qualche problema muscolare e tutti e due potrebbero saltare anche la gara di mercoledì prossimo contro l’Atalanta. Mazzarri studia l’undici da contrapporre alla squadra di Reja.

Ha in mente due Napoli il tecnico toscano e due moduli. Già, perchè sabato si potrebbe partire con un altro modulo, la difesa a quattro e il 4-3-1-2. In questo caso la coppia centrale difensiva sarà composta da Cannavaro e Britos, terzini di fascia Campagnaro e Aronica. Centrocampo a tre con Inler centrale basso davanti alla difesa e Dzemaili-Hamsik interni. Pandev agirebbe da mezza punta, Cavani-Lavezzi tandem d’attacco con obblighi di rientro sulle fasce. La sensazione è che possa essere proprio questo il Napoli che Mazzarri ha in mente per la sfida dell’Olimpico di Roma, una squadra molto offensiva con il macedone Pandev in campo dall’inizio, insieme agli altre tre tenori che l’allenatore ha in mente di confermare. L’altro Napoli è quello classico che presupporrebbe un difensore in più nella formazione base (Fernandez) e un attaccante in meno (Pandev). Difesa a tre con Fernandez-Cannavaro-Britos, da esterni alti verrebbero avanzati Campagnaro e Aronica, il trio di centrocampo sarebbe composto da Dzemaili-Inler e Hamsik, tandem d’attacco Cavani-Lavezzi. Due Napoli in mente dell’allenatore, i dubbi verranno sciolti tra oggi e domani: le condizioni degli azzurri e la squadra che metterà in campo Reja. Un gioco di contrapposizioni, la formazione verrà decisa da Mazzarri anche in base a ciò cghe farà il tecnico della Lazio. Per questo non vuole dare vantaggi agli avversari. Quattro assenti in una sola volta. Per la prima volta in questa stagione saranno indisponibili quattro elementi e soprattutto mancheranno in una volta sola tutti e tre gli esterni titolari (Maggio, Dossena e Zuniga). Ciò induce a pensare un cambiamento di modulo, a meno che Mazzarri non valuterà l’opportunità di giocare più coperto avanzando più alti da esterni Campagnaro e Aronica. In questo caso troverebbe spazio nella formazione iniziale l’argentino Fernandez nella difesa a tre con Cannavaro e l’uruguaiano Britos.
FONTE: IL MATTINO

Lazio-Napoli, Navette per i tifosi azzurri all'Olimpico


Un altro piano-sicurezza per l'Olimpico, quello messo a punto dalla Questura di Roma per Lazio-Napoli, posticipo del Sabato Santo. Ieri adottate e pubblicizzate le prime misure, nei prossimi giorni ci sarà un tavolo tecnico diretto dal questore Tagliente. Questo il piano. Dalle ore 16 sarà attivato il parcheggio scambiatore di via Schiavonetti, già sperimentato in occasione di precedenti gare del Napoli a Roma. L'area collettore, raggiungibile attraverso l'uscita autostradale di Roma sud, rientra tra i dispositivi pianificati per l'accoglienza dei tifosi ospiti e consentirà di raggiungere lo stadio grazie alle navette messe a disposizione dal servizio di trasporto pubblico. L'area parcheggio sarà presidiata da personale delle forze di polizia. Probabile un'anticipata apertura dei cancelli.

Fonte: Il Mattino

IL MATTINO - Emergenza Napoli, Britos nella difesa a 4


Quattro assenze sicure contro la Lazio. Zuniga, Gargano sono squalificati. Maggio e Dossena hanno qualche problema muscolare e tutti e due potrebbero saltare anche la gara di mercoledì prossimo contro l'Atalanta. Mazzarri studia l'undici da contrapporre alla squadra di Reja. Ha in mente due Napoli il tecnico toscano e due moduli. Già, perchè sabato si potrebbe partire con un altro modulo, la difesa a quattro e il 4-3-1-2. In questo caso la coppia centrale difensiva sarà composta da Cannavaro e Britos, terzini di fascia Campagnaro e Aronica. Centrocampo a tre con Inler centrale basso davanti alla difesa e Dzemaili-Hamsik interni. Pandev agirebbe da mezza punta, Cavani-Lavezzi tandem d'attacco con obblighi di rientro sulle fasce. La sensazione è che possa essere proprio questo il Napoli che Mazzarri ha in mente per la sfida dell'Olimpico di Roma, una squadra molto offensiva con il macedone Pandev in campo dall'inizio, insieme agli altre tre tenori che l'allenatore ha in mente di confermare. L'altro Napoli è quello classico che presupporrebbe un difensore in più nella formazione base (Fernandez) e un attaccante in meno (Pandev). Difesa a tre con Fernandez-Cannavaro-Britos, da esterni alti verrebbero avanzati Campagnaro e Aronica, il trio di centrocampo sarebbe composto da Dzemaili-Inler e Hamsik, tandem d'attacco Cavani-Lavezzi. Due Napoli in mente dell'allenatore, i dubbi verranno sciolti tra oggi e domani: le condizioni degli azzurri e la squadra che metterà in campo Reja. Un gioco di contrapposizioni, la formazione verrà decisa da Mazzarri anche in base a ciò cghe farà il tecnico della Lazio. Per questo non vuole dare vantaggi agli avversari. Quattro assenti in una sola volta. Per la prima volta in questa stagione saranno indisponibili quattro elementi e soprattutto mancheranno in una volta sola tutti e tre gli esterni titolari (Maggio, Dossena e Zuniga). Ciò induce a pensare un cambiamento di modulo, a meno che Mazzarri non valuterà l'opportunità di giocare più coperto avanzando più alti da esterni Campagnaro e Aronica. In questo caso troverebbe spazio nella formazione iniziale l'argentino Fernandez nella difesa a tre con Cannavaro e l'uruguaiano Britos.

Fonte: Il Mattino

Idea maxischermo per la finale, l'ultima parola spetta alla RAI ed al Napoli


Un'idea, qualcosa di più se a muoverla, come sembra, potrebbero essere le ragioni di ordine pubblico: un maxischermo al San Paolo per Juve-Napoli il 20 maggio. Roba da brividi. D'altra parte, che oltre ad essere una grandissima finale tra due squadre tra le più seguite d'Italia, sia anche un evento delicatissimo sotto il profilo della gestione dell'ordine pubblico, non è un mistero. Gli organi deputati alla sicurezza dal primo giorno hanno evidenziato come attorno all'area Olimpico potrebbero potenzialmente concentrarsi più di centomila persone. Limitare la migrazione verso la Capitale con iniziative locali (maxischermi nelle due città) è un percorso: questo del San Paolo è molto suggestivo ma è già sul tavolo, da condividere con il Napoli e la Rai che trasmetterà la gara.

Fonte: Corriere dello Sport

martedì 3 aprile 2012

Lazio, out anche Matuzalem: ecco gli indisponibili biancocelesti


Altra tegola in casa Lazio, avversaria del Napoli sabato sera all'Olimpico: si ferma l'ex centrocampista brasiliano degli azzurri in forza alla Lazio, Matuzalem, che ha dovuto interrompere gli allenamenti a causa di fastidi dovuti ad una contusione al polpaccio destro per la quale ha ancora dei postumi. Gli altri indisponibili per Reja sono Dias, Klose, Lulic, Radu e Stankevicius.

Simone Schettino - Lettera del Vesuvio per il Giudice Sportivo Tosel



Raio: "I vili picchiatori di Torino e Tosel che non vede e non sente!"


A Torino, prima e durante Juventus-Napoli, è successo di tutto. Tutti episodi estremamente deplorevoli, tutti episodi di bieco, vile teppismo. Al di fuori dello Juventus Stadium sono stati selvaggiamente picchiati anziani, donne e bambini napoletani. Gli autori delle aggressioni sono essere miseri, senza neanche un codice d'onore e senza gli attributi. All'interno dell'impianto, poi, si sono levati i soliti cori beoti da parte di gente frustrata e sono stati esposti i soliti striscioni che denotano tra l'altro anche una mancanza di inventiva, di fantasia. Ma da gentaglia mentalmente piatta non ci si poteva aspettare altro. Purtroppo, tutto quanto è accaduto non è stato poi sanzionato dal giudice sportivo. Nessuno gli ha riferito quanto si è verificato? E perchè? Tosel non ha visto i filmati, non ha udito i cori con schifosi insulti e auspici, non ha visto le foto? Perchè solo il San Paolo va sotto la luce dei riflettori? Perchè il giudice sportivo ancora una volta non è stato all'altezza del compito? Neanche un'ammenda alla Juventus. Sordo, cieco o altro? Ho notato che molti quotidiani hanno ignorato le aggressioni ai napoletani. Il Mattino, il Roma e Radio Marte hanno denunciato quanto accaduto. Si sparano titoloni soltanto se certi episodi accadono a Napoli? Tosel e alcuni giornali ci confermano ancora una volta che solo i napoletani non possono sbagliare. Non è vittimismo, ma pura constatazione dei fatti e dell'assenteismo di chi è deputato ad intervenire, a decidere. Che vergogna! Il Napoli, a Torino, ha perso per suo demerito e per i grandi meriti di una straordinaria Juventus (non solo contro il Napoli). Ciò premesso, va detto che Orsato, giudicato autorevole, preciso, perfetto, ha sbagliato in varie occasioni. Quelle a danno del Napoli: il primo gol della Juventus andava annullato per fuorigioco di rientro di Bonucci (i soliti buoni l'hanno giudicato millimetrico, ma c'era!); in un'azione pericolosa viene fischiato un fuorigioco a Lavezzi: non c'era; l'arbitro non ha mostrato il secondo giallo a Lichtsteiner per evidentissima simulazione: errore grave di Orsato, non di Conte che poco dopo ha intelligentemente sostituito il calciatore.

Fonte: Vittorio Raio per Radio Marte

Da Vidal a Criscito, quanti colpi saltati per gli stipendi


I maxi-stipendi dei calciatori – con annesso il baraccone di avidi procuratori, contratti scritti con l’inchiostro simpatico e aumenti a gogo – fanno incavolare chi con quelle cifre annuali camperebbe tre vite, ma cominciano anche a suscitare convulsioni nei presidenti. La crisi è mondiale, interi club o addirittura interi sport rischiano di sparire, i calciatori però rifiutano tagli alla bella vita. Anzi, l’andazzo continua. De Laurentiis ha fissato un salary cap, una sorta di tetto d’ingaggio che non supera i 2,5 milioni l’anno a giocatore (quello che percepiscono più o meno Cavani e Lavezzi). Eppure il limite massimo fissato dal patron azzurro fa sì che molti dei top player rinuncino a vestire la maglia azzurra. Prendete l’ultima campagna-acquisti, quella della scorsa estate fatta di qualche «no» incassato per questione di soldi. Il Napoli è stato il più abile a strappare per primo il sì al Bayer Leverkusen per Arturo Vidal. Il ds dei tedeschi, Rudy Voeller, pur di non darlo agli eterni rivali del Bayern Monaco, erano pronti a cederlo agli azzurri per 14 milioni circa. L’intoppo arrivò puntuale al momento del primo incontro con Fernando Felicevich, il procuratore del cileno: per meno di 3 milioni all’anno il 24enne non firma niente. De Laurentiis non ha mai avuto tentennamenti e ha subito rinunciato all’accordo dando di fatto il via libera alla Juventus (quinquennale da 3 milioni a stagione, per l’appunto). I bianconeri ce l’hanno per vizio: anche Inler che Pozzo aveva promesso al Napoli in tempi non sospetti, ha avuto un lungo tentennamento proprio a causa del rilancio del club di proprietà degli Agnelli. Il Napoli si era accordato con lo svizzero per un quinquennale da 1,7 milioni a stagione. Tutto pronto ma poi sul manager del centrocampista, il napoletano Dino Lamberti, piombò il rilancio della Juventus. Fortuna del Napoli che l’Udinese puntò i piedi e si rifiutò di discutere con Marotta il prezzo del cartellino: «Noi l’abbiamo venduto al Napoli – disse Giampaolo Pozzo – se non si mette d’accordo con De Laurentiis torna qui da noi». E alla fine il centrocampista si convinse. L’assalto a Vucinic, pure offerto nel finale di mercato, si arenò dinnanzi alla sua richiesta: 3,8 per tre anni. La campagna per i contratti più morigerati, e soprattutto rispettati, effettivamente non è ancora arrivata molto in alto, dalle parti dell’Inter o del Milan, ad esempio, che della grandeur delle buste paga ha fatto addirittura un marchio. Per una questione di ingaggio, sempre quello, è saltato il trasferimento a Napoli di Mimmo Criscito: «Non sono venuto a Napoli solo per una questione di soldi», ha candidamente ammesso il difensore di Cercola. Con il Genoa di Preziosi c’era l’accordo su tutto. Lo Zenit approfittò dell’impasse e strappò il nazionale. Per una cifra che ballava tra i 500 e i 700 mila euro, poi, nell’estate del 2009, stava per tornare dalle vacanze il Pocho Lavezzi: guadagnava 1,1 milioni all’anno e pretendeva il ritocco dell’ingaggio. Minacciò di non mettere più piede a Napoli. Poi venne (parzialmente) accontentato.

Il Mattino

Gomitata a Chiellini: due giornate di squalifica per Zuniga

Il Napoli per la trasferta di Roma contro la Lazio dovrà rinunciare al colombiano Zuniga per due giornate dopo la gomitata rifilata a Chiellini, ma anche Gargano salterà il match dell’anno contro l’undici di Reja.

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Continua la collaborazione con la radio ufficiale della SSC NAPOLI.
Infatti il CLUB NAPOLI questa sera sara' ospite per la seconda volta nei studi di RADIO MARTE, nella trasmissione di GIANLUCA GIFUNI in onda alle ore 19.
Il CLUB torna a fare visita alla radio ed al nostro amico GIFUNI per collaborare su un GRANDE EVENTO a PIEDIMONTE MATESE nel mese di GIUGNO.
Ospiti della serata il Presidente MICHELE CERRONE
il Direttore sportivo MARIO SANTANGELO.

Lavezzi piu' vicino alla Juventus, colpa di...Robben

Lavezzi potrebbe essere più vicino alla Juventus di quanto sembri. Gli intrecci di mercato, infatti, portano il Pocho sempre più verso Torino, nonostante la prestazione insignificante allo Juventus Stadium di ieri sera. A spingere l’argentino in bianconero ci sarebbe la probabile firma di Robben con il Bayern Monaco, con l’attaccante olandese pronto a firmare il rinnovo con i tedeschi e far cambiare obiettivo di mercato alla Juventus.
Ma se da un lato è Robben che avvicina Lavezzi alla Juventus, dall’altro c’è un Quagliarella che lo respinge. E’ ormai risaputo che i due in campo non si son mai dati una grossa mano e Marotta e Paratici non vogliono creare conflitti.

Nonostante la clausola di rescissione firmata a 31 milioni di euro, è probabile che Agnelli, qualora la Juventus decidesse di volere Lavezzi per la prossima stagione nella quale parteciperà Champions League, faccia uan chiamata a De Laurentiis, con il quale intercorrono ottimi rapporti.

Castel Volturno, oggi il Napoli torna al lavoro

Gli azzurri preparano il match dell'Olimpico con la Lazio, posticipo della 12esima giornata di ritorno di Serie A di sabato 7 aprile alle ore 21,00.
FONTE: SCCNAPOLI.IT

Il Mattino: "Preoccupa la stanchezza dei 3 tenori"

Zero tiri in porta, o meglio zero conclusioni nello specchio della porta. Cioè zero parate di Buffon. Mai così male il Napoli in campionato. Nei due precedenti negativi nelle trasferte contro Chievo e Milan, un tiro in porta gli azzurri almeno lo fecero chiamando in causa Sorrentino e Abbiati. Questo il campanello d’allarme più preoccupante emerso nella partita contro la Juventus: la stanchezza in generale della squadra e in maniera particolare dei tre tenori. Hamsik, Lavezzi e Cavani hanno steccato il big match di Torino, impalpabile la loro presenza. E poi i problemi noti, cioè i difetti più ricorrenti emersi durante tutta la stagione, quelli in fase difensiva. I tre gol della Juve si aggiungono ai due realizzati da Catania e Udinese e ai quattro del Chelsea: undici le reti incassate nelle ultime quattro partite tra campionato e Champions League. Squadra poco brillante, messa sotto nettamente sul piano atletico dalla Juventus, occorre ritrovare innanzitutto lo smalto fisico e tenere alte le motivazioni in questo rush finale di stagione. Un giorno di riposo ieri, Mazzarri ha preferito far staccare la spina. Si riprende oggi verso lo scontro diretto per il terzo posto di sabato sera contro la Lazio.
FONTE: IL MATTINO

Napoli, ecco gli 11 giocatori sott'osservazione

Indizi, per ora. E una sola certezza: De Laurentiis apporterà alcune novità sul fronte societario, soprattutto nei ruoli chiave legati al mercato. Michele Uva è pronto a venire a Napoli però vuole pieni poteri. Proprio quello che il patron azzurro vuole evitare. Uva, 48 anni, ex Lazio e Parma, è un dirigente con un alto profilo sportivo, anche nei confronti degli organi istituzionali, sia italiani che europei. Inoltre potrebbe liberarsi subito dall’incarico in Figc, quindi non ci sarebbe bisogno di aspettare giugno per renderlo operativo.
Poi ci sarebbe Bigon e al momento non sono poche le controindicazioni per una sua permanenza. Il destinario dei siluri sul mercato dei giovani sarebbe proprio l’attuale ds del Napoli, legatissimo però a Walter Mazzarri. De Laurentiis è alla ricerca di un dirigente che sia al tempo stesso autorevole e rappresentativo, che possa affiancarlo nelle trattative di mercato in Italia, ma anche rappresentare la società in Lega o in tv. Resta o non resta Bigon, De Laurentiis ha deciso di non concentrare su una persona sola tutto il potere di cercare giovani talenti in giro per il mondo, ma di separare gli incarichi. Dunque ridimensionerà il ruolo «ufficioso» che con il passare dei mesi ha concentrato su di sé Alejandro Mazzoni, il manager di Lavezzi, plenipotenziario del club azzurro in Sudamerica: lo sbarco alla corte di Mazzarri di Fideleff, Fernandez e Chavez portano la sua firma. Come porta la sua firma il grande affare che De Laurentiis proprio non manda giù: quello di Vargas, 11 milioni di euro sborsati per una promessa di 19 anni.
Giovani sì - e su questo grande spazio avrà ancora Maurizio Micheli - ma che costino poco. A rompere con il passato recente spunta così il nome di un 20enne fantasista venezuelano (ma il passaporto è comunitario) che gioca nel Caracas: si chiama Fernando Aristeguieta e costa poco meno di 2 milioni di dollari.

Ma il Napoli è alla caccia disperata di difensori: è l’obiettivo numero uno sembra ora essere il centrale del PortoRolando Jorge Pires da Fonseca, 27 anni ad agosto, più semplicemente Rolando. Nato a Capo Verde, il suo cartellino non costa poco (almeno 9 milioni) ma l’ingaggio è nel tetto fissato. Il punto è che fare affari all’estero è più conveniente che in Italia. Prendete Davide Astori, il talento del Cagliari per cui Cellino chiede quasi 15 milioni. E il Napoli non spenderà mai una somma del genere per un difensore.
Le operazioni avviate in questi giorni, comunque, sono del tutto indipendenti dalla conquista del terzo posto perché, Champions o no, il reparto arretrato va rimpolpato: al solito c’è Capuano del Pescara nel mirino degli azzurri oltre ai due talenti dell’Udinese da tempo sotto osservazione, ovvero Benatia e Armero. De Laurentiis valuta anche la posizione di Sebastian Prodl, difensore nazionale austriaco di 24 anni: un eventuale ricambio in una squadra con poche alternative.
A centrocampo il nome nuovo è quello di Raffael Caetano: ha 27 anni e gioca nell’Hertha. Ma intanto De Laurentiis segue con attenzione la crisi del Villarreal. Senza Champions, l’ex club delle meraviglie della Liga rischia la smobilitazione: oltre a Giuseppe Rossi, sul mercato finiranno il difensore 21enne Musacchio e il vecchio pupillo di Mazzarri, il centrocampista Borja Valero. Nomi caldi, come quello di Pepito: chi lo prende ora, prima del probabile ritorno negli Europei, deve staccare un assegno di poco superiore ai 20 milioni (lo scorso anno Fernando Roig disse di no ai 32 milioni del Barcellona). L’ingaggio dell’italo-americano si aggira intorno ai 3,5 milioni di euro, quasi il doppio rispetto a quanto guadagna, per esempio, Cavani. Il suo approdo farebbe avanzare ai tenori azzurri molte richieste di aumento dello stipendio. Un problema. Ma il tesoretto che arriva quest’anno da Champions e Coppa Italia (quasi 39 milioni di euro) potrebbe essere usato per accontentare le richieste economiche dei big azzurri. A cominciare proprio da Lavezzi: l’argentino è corteggiatissimo e ha una clausola alla portata di tutti i grandi club d’Europa. E il suo manager Mazzoni potrebbe avere più di una tentazione a portarlo via da Napoli.
FONTE: IL MATTINO