sabato 14 aprile 2012

Tragedia in campo a Pescara: Morosini muore per arresto cardiaco

"Purtroppo il ragazzo è morto. Ha avuto tre arresti cardiaci, uno dopo l'altro. Non ho parole, davvero...". Parla così Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, rintracciato da TuttoMercatoWeb.com in merito alla tragedia che ha visto Piermario Morosini, attaccante del Livorno, accasciarsi sul terreno di gioco di Pescara durante la partita del suo Livorno contro la squadra di Zeman. Il numero uno degli abruzzesi ha annunciato la morte del ragazzo e afferma: "In questo momento - dice Sebastiani - non ho parole, veniamo già da una tragedia in casa, non si può morire a 26 anni su un campo di calcio...".

Delli Carri a canale 8 Chieti: "Morosini non ce l'ha fatta: è deceduto".

Dalla Gazzetta dello Sport: "Le scene di disperazione dei compagni del Livorno in ospedale non lasciano dubbi: Morosini non ce l'ha fatta, è morto"

ORE 17 — A dare l'annuncio ufficiale il dottor De Blasi, dell'ospedale di Pescara: "E' stato per arresto cardiaco: Purtroppo è arrivato già morto in ospedale. Non si è più ripreso". Gazzetta dello Sport

TUTTI I SOSPETTI - Indagini su 75 gare di A e B. Ancora fango sul Napoli!

A giugno qualcuno diceva: sono quattro sfigati. Undici mesi dopo il quadro è da brividi. Tra Serie A e B ci sono 42 squadre,masi contano sulle dita di una mano quelle mai citate nelle inchieste di Cremona, Bari e Napoli. Poi ci sono le società tirate in ballo «di rimbalzo », per partite per le quali non hanno avuto ruoli (o non sono state trovate prove). I sospetti, e a volte qualcosa di più, si addensano su 11 club di A e 17 di B. Le partite a forte rischio di combine sono almeno 75 (50 soltanto nell’ultimo verbale di Gervasoni). I tesserati coinvolti — tra arrestati, indagati, sospettati di illecito sportivo o di omessa denuncia —non si contano più, sono più di cento. Vediamo il livello di coinvolgimento delle varie squadre.

NAPOLI La Procura di Napoli indaga da mesi. Il più coinvolto è l’ex portiere degli azzurri Gianello, indagato. Sospetti su Napoli- Parma 2-3 del 2009, partita durante la quale venne fotografato a bordo campo, al San Paolo, il figlio del boss Antonio Lo Russo.

Napoli, ecco i convocati per Lecce: Maggio ancora out


Seduta pomeridiana per il Napoli a Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match di Lecce di domani per la 14esima giornata di ritorno di Serie A. Allenamento sotto un forte vento ed una pioggia costante. La squadra ha svolto lavoro atletico e poi seduta di rifinitura. Maggio prosegue la tabella di lavoro personalizzato e non sarà del match al pari di Pandev squalificato. Rientra dalla squalifica, invece, Zuniga.

Questi i convocati: De Sanctis, Colombo, Aronica, Britos, Cannavaro, Campagnaro, Fernandez, Fideleff, Grava, Dossena, Dzemaili, Gargano, Hamsik, Inler, Zuniga, Cavani, Lavezzi, Vargas, Ammendola.

Fonte: SSC Napoli

Hamsik ci ripensa: “Possiamo ancora lottare per…”

Marek Hamsik centrocampista del Calcio Napoli torna sulle sue parole e sul suo sito pubblica un nuovo messaggio: “Siamo dispiaciuti per non aver vinto nelle ultime gare, abbiamo perso tre match di fila, ma abbiamo ancora possibilità di arrivare al terzo posto. Non ci arrendiamo perché ci sono 18 punti in palio. Ci aspettano partite difficili, ma daremo il massimo per arrivare terzi e giocare di nuovo in Champions League la prossima stagione.

La visita di De Laurentiis? Ci ha incoraggiati per affrontare il finale di campionato”.

Tornano le torri, è un altro Napoli


Dentro o fuori: perchè ora che il gioco si sta facendo duro, bisogna scegliere chi far giocare. E poi: testa o gambe; perchè al netto del talento, nella tonnara delle sei ultime domeniche da Champions, bisogna valutare chi sta meglio psicologicamente e chi umanamente accusa qualche passaggio a vuoto. L'anno che verrà è in palio da Lecce in poi: o Champions – da afferrare attraverso un'impresa – o (comunque) Europa League, (già) garantita dalla finale di coppa Italia; la differenza è un saldo attivo sul bilancio, sulla politica aziendale e però anche sul prestigio d'un Napoli che vuole crederci, finchè aritmetica non dica (eventualmente) il contrario. E allora: avanti, adagio, mescolando i "fratini", spostando un po' le casacchine per confondere le idee, trasformando l'allenamento del venerdì pomeriggio in una "caccia al tenore" che potrebbe restar fuori per riprender fiato e riconsegnarlo al rush finale bello fresco e tonico.

RIECCOLI - Il turn over è annunciato dai rientri di Cannavaro, Zuniga e Britos, i tre ex squalificati che Mazzarri ritrova sulla "Via del Mare" e che può testare per capire dove e come intervenire, rispetto all'1-3 con l'Atalanta. Cannavaro c'è, indiscutibilmente: leader della difesa, la diga centrale da far assistere a destra da Campagnaro e a sinistra (quasi sicuramente) da Aronica, che però ha pure la capacità di fare l'esterno – il quarto di centrocampo, come si dice ora – e dunque in condizione di lasciare quella zona di competenza a Britos. Dettagli, in teoria: in pratica, la ricerca delle sicurezze smarrite nell'ultimo mese di campionato.

CENTROCAMPO - E' ricomparso Zuniga, reduce dal raptus dell'Olimpico di Torino, due turni di stop e l'emergenza assoluta sugli esterni: va a destra, la sua dimensione naturale, e perlomeno risolve un problema nell'equilibrio tattico. Sull'altro versante, Dossena ha dimestichezza e l'affaticamento denunciato va monitorato: non dovesse avere la gamba giusta, Aronica rappresenterebbe la suturazione ideale per una corsia sulla quale il Lecce manda Cuadrado all'assalto. In mezzo, Gargano e Inler, di nuovo loro, sui quali Mazzarri ha fondato lo sviluppo della manovra e la controffensiva centrale agli avversari.

LUI CHI E'? - Squadra che perde si ritocca: ma per esigenza e non per punizione, per ritrovare la spregiudicatezza perduta e non per cercare un capro espiatorio; per rispondere alle invocazioni del fisico provato da una stagione stressante. Lecce-Napoli è l'ultimo match che chiude un ciclo robusto e precede una settimana "tranquilla": quale migliore occasione per rimescolare il tridente, eventualmente? La tentazione di irrobustire la struttura tra le linee o anche là davanti emerge dall'acquazzone che caratterizza la seduta ma i dubbi galleggiano ancora: Cavani è apparso provato, Hamsik s'è dovuto inventare due gare da mediano centrale e ha speso e soltanto Lavezzi sembra agile e scattante come (quasi) nei suoi giorni migliori. Non c'è Pandev e Vargas va dosato: dunque, si danza sulle percentuali e sulle ipotesi. Potrebbe uscire el Matador, con Lavezzi punta centrale e Hamsik e Dzemaili trequartista; potrebbe uscire Marekiaro, con Dzemaili a riprodurne il verso. Potrebbe essere un altro Napoli.

Fonte: Corriere dello Sport

NAPOLI SALUTA FIDELEFF - Futuro in Premier League!

Futuro in Premier League per il difensore del Napoli Ignacio Fideleff. Il biondo argentino non ha mai convinto Mazzarri a puntare su di lui e potrebbe passare in estate al Blackburn.

Fonte: Calciomercato.com

Napoli vuole regalarsi Muriel. Chivu obiettivo principale, e da Udine può arrivare Armero


- Eppur si muovono: nella penombra d’un mercato teoricamente chiuso e invece indiscutibilmente aperto, con la riservatezza imposta dai motivi d’opportunità richiesta dal caso e poi con un pizzico di privacy per tener bassi i costi ed evitare le aste. Eh sì, il mondo è una palla che gira, idee che si accavallano, ispezioni a tutto campo: e ora che in «Via del Mare» Luis Fernando Muriel (compie 21 anni lunedì) può essere osservato da vicino, le tentazioni rischiano d’essere certificate.
Meno sei alla fine e quando il triplice fischio lascerà calare il sipario sulla stagione, sarà preferibile non ritrovarsi in colpevole ritardo: il Napoli s’è industriato, ha steso la propria lista della spesa, ha tratteggiato le aree d’intervento e (soprattutto) ha ribadito la propria filosofia, aderente al fair play finanziario.

IL MURIEL DEL GOL - Luis Muriel ha talento, un fisico che manda in estasi le fanciulle ed in confusione gli stopper avversari, una facilità di calcio che ha indotto persino ad arditi accostamenti con Ronaldo e poi ha un patron, Giovanni Semeraro, che su Crc, un po’ per gioco e un po’ per sensazioni, a precisa domanda s’è sbilanciato: «Se dovessi dire chi tra Muriel e Cuadrado, nella prossima stagione, avrà più possibilità di ritrovarsi nel Napoli, non avrei dubbi: direi Muriel».
I fatti collegati all’autorevole opinione inducono a ricostruire il puzzle della fantasia, a ricordare che il colombiano dal gol facile è di proprietà dell’Udinese, a rievocare le affinità e la stima e la simpatia e l’amicizia tra Aurelio De Laurentiis e Giampaolo Pozzo.

VANTO DELL’EST - Ma non finisce qua, perché in quel progetto che va integrato un’estate sì e l’altra pure, tra le valutazioni del caso è rimersa la necessità di rimediare un difensore con spiccata personalità, un regista che consenta di ripartire dal basso, con lancio lungo o anche con palleggio, un eclettico, insomma, sensibile con il piede e capace di spostare gli equilibri pure a livello internazionale: un Cristian Chivu (31), in gioventù centrale di riferimento assoluto dell’Ajax, della Nazionale romena e poi della Roma, poi divenuto esterno difensivo, in sintesi un jolly che se la sbriga a «quattro» o a «tre». Parametro zero e però contratto (vecchio) sontuoso: ma le trattative per questo esistono e Chivu sa bene d’essere in cima all’elenco dei desideri reconditi di Castelvolturno.

007, PARDON 004 - Le strategie sono state elaborate un bel po’ di tempo fa e gli spostamenti degli osservatori hanno spalancato nuovi orizzonti: Riccardo Bigon, il ds, ha parecchie possibilità di restare e per portarsi un po’ di lavoro avanti è andato di persona in Francia, prima di lasciar che si spostassero Micheli o Mantovani; è già in agenda un viaggetto in Africa e un altro in Argentina; e poi si tenta di capire quali aspirazioni economiche abbia Jefferson Farfàn (27), peruviano dello Schalke 04.

GIVE ME FIVE - Un difensore, un centrocampista centrale (che entri nella quaterna, abbandonata dal lungodegente Donadel), un fluidificante di sinistra, una punta e un’alternativa di spessore: cinque uomini per il futuro, più o meno, e - tra questi - un posticino lo può strappare Pablo Armero (26), colombiano dell’Udinese, un tir sulla fascia che unisce potenza atletica a muscolatura da superman. Ci vuole un fisico bestiale per lottare su tre fronti.

CORRIERE - Napoli, non è il momento peggiore


Fuga dalla vittoria. E' da cinque partite, infatti, che il Napoli non vince. Due pareggi e tre sconfitte una di fila all'altra, che vuol dire la miseria di due punti sui quindici a disposizione. E così quella classifica che appena un mese fa apriva i cuori azzurri a nuove speranze di grandezza, all'improvviso è diventata avvelenata. Il peggior Napoli da quando c'è Mazzarri, si potrebbe credere e pensare. E invece no. Carte alla mano, nella recente storia azzurra c'è stato un segmento ancor più avaro di successi.

PEGGIO DI COSI' - Prima stagione di Mazzarri. Il signor Walter sostituisce Donadoni dopo otto gare e subito vola. Dal 18 ottobre del 2009 al 30 gennaio del 2011 il Napoli va spedito su una passerella di gioco, novità e mezzi trionfi, visto quel che era la squadra prima del suo arrivo. Sono quindici i risultati buoni e consecutivi: 8 vittorie e sette pareggi. Poi, all'improvviso, il Napoli frena. S'inceppa. Smarrisce la vittoria. Nelle successive otto partite, infatti, solo 5 pareggi e tre sconfitte. Sale e scende, il Napoli. Scende e poi risale. E, infatti, dopo quell'intontimento si rifà e alla fine conquista un sesto posto che gli spalanca le porte dell'Europa. C'è stato di peggio, insomma, anche in epoca Mazzarri. Anche se, e pure questo è vero, questi ultimi cinque amari risultati e queste ultime tre amarissime sconfitte fanno assai più male di quelli di due stagioni fa perchè arrivati inattesi e improvvisi e, soprattutto, perchè compromettono quel terzo posto-Champions che sembrava un'altra volta alla portata degli azzurri.

EFFETTO CHELSEA - Delusione, sconcerto, persino un poco d'imbarazzo, dunque, accompagnano quest'ultimo periodaccio azzurro, coinciso, guarda caso, con l'uscita dalla Champions. Come se il Napoli avesse lasciato testa e gambe a Londra. Come se il fantasma del Chelsea ancora gli girasse intorno senza dargli pace. Ma poi chissà se veramente è solo un caso oppure no. Preparatori atletici e psicologi del pallone raccontano che non c'è da meravigliarsi se il Napoli ha "mollato" dopo Londra. Tutto dipende, spiegano, dal calo di automotivazioni che ha preso gli azzurri dopo l'uscita dalla Champions. In altre parole: mancato il passaggio ai quarti di Champions, per il Napoli ogni altro obiettivo è diventato debole. Cioè: non in grado di suscitare più emozioni forti e, quindi, forti prestazioni. Insomma, questione di "allenamento mentale", come dice chi studia il pallone dalla parte della testa. Per altri, forse meno eleganti e scientifici nel ragionamento, la ragione è invece assai più semplice e banale: il Napoli non ce la fa più, ha dato tutto quel che aveva e che poteva e adesso arranca. Rispettabili opinioni tutte e due, ma l'interrogativo che tormenta il tifo azzurro adesso è un altro: riuscirà la squadra a uscire da questa crisi di corsa e risultati, di motivazioni e gioco, di testa leggera e muscoli pesanti?

MOTIVAZIONI ADDORMENTATE - Ebbene, è proprio su questo che si sta concentrando tutto il lavoro dell'allenatore e del suo staff ed è proprio per scuotere quelle motivazioni addormentate che è sceso in campo anche De Laurentiis. Perchè se è vero che, come commenta Hamsik, la Champions è andata, è vero pure che restano da giocare ancora sei partite e, soprattutto, la finale della Coppa Italia. Morale: di tempo per riprendere ad allenare il fisico e la mente ce n'è ancora. E ce n'è pure per far diventare la conquista della Coppa Italia un obiettivo forte. Un traguardo, un trofeo, per ridare un senso e un sorriso alla stagione. E poi lo racconta la stessa storia azzurra di Mazzarri: dopo ogni momento nero, il suo Napoli ha sempre trovato la forza di rialzarsi e di ricominciare.

Fonte: Corriere dello Sport

Il Mattino - Pioggia di milioni, ora per Lavezzi c'è anche lo Zenit. C'era già un erede..


Di fronte a offerte così, anche le montagne del Daghestan possono sembrare un paradiso. L’Anzhi, club di Makhachkala di proprietà dell’oligarca russo Suleyman Kerimov, attende la fine del campionato russo prima di mettere in moto i suoi intermediari per prendere Ezequeil Lavezzi: contratto di cinque anni a 6,5 milioni di euro netti a stagione, due volte e mezzo di quello attuale. Abbastanza da essere tentati, fortemente, di abbandonare il calcio che conta per traslocare in quello di periferia. Pioggia di milioni russi sul Pocho perché l’Anzhi dovrà fare i conti con la concorrenza – sleale, a colpi di milioni russi – di un altro miliardario, Alexander Dukov, proprietario della Gazprom Neft, la «sorella» del colosso del gas, e dello Zenit San Pietroburgo: Spalletti, come regalo per il secondo titolo consecutivo ha chiesto il Pocho, vecchio pallino fin dai tempi della Roma. «Se vuole andare a giocare nella steppa si accomodi pure», ha sbottato il patron De Laurentiis consapevole che quella clausola di rescissione da 31 milioni – anzi 32 come ha sottolineato il presidente del Napoli – è un’arma a doppio taglio. Lavezzi e il suo clan, non stanno ancora pensando alla nuova vita sulle rive del Mar Baltico oppure tra Mosca e Makhachkala, la capitale del Daghestan. Alejandro Mazzoni junior, il manager e amico dell’argentino, non ha fretta e non ha neanche voglia di accelerare la trattativa: ovvio che attenda che l’offerta diventi concreta e che, soprattutto, si concluda prima la serie A. Sa che Lavezzi a Napoli sta bene e la sua volontà è di rimanere qui nella città e nella squadra dove è cresciuto. Ma ci sono i soldi e il richiamo russo. Nessuno può ancora dire se il Pocho lascerà il Napoli o se resterà. Di sicuro, però, De Laurentiis non lo inseguirà: quello è il contratto – 2,5 milioni fino al 2015 – e non si discute. Non c’è nessun rinnovo previsto per tentare di mettere al riparo il Pocho (e Yanina, la sua compagna, che pure ha un peso nelle scelte) dalle tentazioni. Anche il Napoli avrebbe il suo bel tornaconto dall’eventuale operazione. A parte la plusvalenza che verrebbe messa a bilancio (in questo momento il valore di Lavezzi è di 16-17 milioni), il club risparmia i prossimi tre anni di ingaggio, che al lordo fa più di 18 milioni. Però il Napoli, davvero, non ha mai parlato di Lavezzi con chicchessia (a parte un paio di contatti la scorsa estate: poca roba comunque). La pista russa è l’unica che, al momento, porta Lavezzi lontano da Napoli: il Pocho non troverebbe nessuno, né in Inghilterra ma neppure su Marte, in grado di pareggiare o anche solo di avvicinare l’offerta d’ingaggio dell’Anzhi o dello Zenit. Forse solo il Manchester City, dove Mancini per niente soddisfatto sognerebbe proprio uno come Lavezzi per il rilancio dei Citizens. Il City, poi, potrebbe mettere sulla bilancia uno scambio di attaccanti. E che attaccanti: Balotelli e Tevez. Chiacchiere. La realtà è che il vero erede del Pocho poteva essere Giuseppe Rossi, uno dei pochi a poter far ingoiare la pillola di un eventuale addio dell’argentino: ma l’attaccante del Villarreal, che stava faticosamente recuperando da un grave infortunio, ha avuto una ricaduta procurandosi la stessa rottura al legamento crociato. Sarà fermo altri sei mesi, rientrerà a ottobre del prossimo anno. De Laurentiis poteva prenderlo prima degli Europei (che non giocherà) a meno di 15 milioni di euro, ma il nuovo infortunio è una tegola.

venerdì 13 aprile 2012

PEPITO CHOC - Rossi, nuovo crac: rottura del crociato, 6 mesi di stop


Giuseppe Rossi si è infortunato nuovamente al ginocchio destro e dovrà rimanere fermo altri 6 mesi. L'attaccante del Villarreal, rende noto il club spagnolo, ha riportato una nuova lesione al legamento crociato del ginocchio destro e dovrà subire un nuovo intervento chirurgico dopo quello a cui si era sottoposto in seguito al primo infortunio, occorsogli ad ottobre dello scorso anno. Rossi deve dire addio al sogno di indossare la maglia della Nazionale a Euro 2012. Rossi si è infortunato durante l'allenamento di questa mattina. «L'italoamericano - riporta il sito ufficiale del Villarreal - ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro e dovrà essere operato nuovamente nei prossimi giorni».

Hamsik: "Ciao Champions". Tifosi infuriati: "Vuole andare via!"


Marek Hamsik dopo ogni partita ha l'abitudine di intervenire sul proprio sito ufficiale per commentare la gara del giorno prima. Lo stesso è avvenuto dopo la disfatta contro gli orobici: "Con l'Atalanta non meritavamo la vittoria, è stata una brutta prestazione", ha commentato lo slovacco: "Siamo delusi". Con una conclusione amara come mai: "Non giocheremo la prossima Champions League". Morale sotto tacchi. Un commento neanche a caldo, nel senso che Marek lo ha scritto (o fatto scrivere) ieri.

Segnali di resa, certamente figli dello sconforto, e il saluto al terzo posto sul quale i tifosi non fanno finta di niente. "Zbohom". Si traduce così, in slovacco, la parola "addio". E la delusione del popolo azzurro è in questa interpretazione: sui forum e i social netwrok non si gira attorno al nodo: "Se vuole andare vada. Se molla lui e lo stesso faranno altri cinque giocatori il Napoli, è finito". Questi due commenti 'random' presi sfogliando le bacheche dei gruppi dedicati al Napoli.

Forse si tratta di un momento di sconforto: per questo De Laurentiis ha aperto la fabbrica del sorriso. Intervento salvifico a Castelvolturno, colloquio con Mazzarri e la squadra per capire cosa sta succedendo. Se la ricetta è il sorriso, ieri ce ne sono stati in abbondanza - ha detto il presidente -; speriamo che servano a rettificare certe sbandate decisamente pericolose.

Fonte: Calciomercato.com

Venerato: "Incontro ufficioso tra l'agente di Cavani e la Juve. Intanto un esterno è pronto per Napoli.."


Bagni sta già lavorando per il Napoli e segue le partite in giro per il mondo per la società partenopea. Sta seguendo vari giovani ed è attento sul mercato belga. Il calciatore che Bagni segue con attenzione e che credo segnalerà al Napoli è Anthony Limbombe, gioca nel Genk ed è classe 94’. È un esterno sinistro, in un 3-4-2 può fare la seconda punta. Il calciatore ha grande spessore, è di grande livello. De Laurentiis dopo il colloquio di ieri con la squadra azzurra partirà per la Cina, dove avrà degli interessi commerciali legati all’azienda cinematografica. Tenori?Conte ha messo gli occhi su Cavani e lo ha inserito nelle lista degli attaccanti da prendere al primo posto e, il suo procuratore Anellucci, ha preso un caffè in maniera ufficiosa con Marotta e Paratici. Credo che solo dopo il 20 maggio si parlerà di mercato in entrata ed in uscita e si capirà anche chi allenerà il Napoli. Come sempre a fine stagione Mazzarri e De Laurentiis faranno un colloquio in cui si capirà il futuro. Auspico che Mazzarri resti a Napoli a vita ma ove mai ci fosse un divorzio”.

Cannavaro: "De Laurentiis ci ha trasmesso serenità, vogliamo tornare a stupire. Orgoglioso di questo gruppo. Non è il San Paolo di sempre"


Il capitano Paolo Cannavaro è stato il protagonista del “salottino marziano” rispondendo ad alcune domande.
“Il presidente è stato come un papàper il discorso che ha fatto. Ci ha dato serenità e tranquillità, lo abbiamo apprezzato molto anche per la mancanza di fiducia che avvertiamo dall’esterno per via degli ultimi risultati. Siamo i primi ad essere dispiaciuti, è questo il momento di restare uniti. I fischi a fine partiti sono giusti e mercoledì non era il San Paolo di sempre. Da fuori non capivo l’eccesso di contestazione. Il feeling coi tifosi è stato sempre il nostro punto di forza e questo un giocatore lo avverte. Parlare di ciclo finito è un giudizio troppo affrettato: siamo in difficoltà di risultati non di gioco. Questa squadra ha dato sempre il massimo, poi i conti si fanno alla fine. Questa squadra ha voglia, non è a sua agio in questo momento. Abbiamo fatto cinque vittorie consecutive un po’ di tempo fa risalendo la classifica. La nostra non è una metamorfosi, ma la partita col Catania ci ha fatto male, pensando poi di andare a giocare con Juve e Lazio. Non bisogna fasciarsi la testa. Siamo andati in difficoltà anche per la bravura degli avverarsi o per le squalifiche e infortuni. Abbiamo però la coscienza a posto per aver dato tutto. Al terzo posto ci abbiamo sempre creduto consapevoli che oggi è più distante, ma oggi ci conviene di pensare solo al Lecce".

"Ci teniamo a finire da protagonisti questo campionato. Vogliamo stupire ancora e arrivare terzi ci stimolerebbe di più nella finale di Coppa Italia. Prendiamo di positivo quello che abbiamo fatto in Champions dove abbiamo dimostrato di essere all’altezza. E’ stato un giusto premio per una piazza che meritava e desiderava questo cammino in Europa.
Fisicamente? Può sembrare una squadra appannata la nostra. Di partite sono state giocate tante e puoi perdere un po’ di smalto e questo lo puoi sopperire con un po’ di carica nervosa e poi siamo giovani. Troppi gol subiti? In alcune partite ho avuto la possibilità di rilasciare qualche intervista chiarendo che era un problema che riguardava solo il reparto arretrato. Parlare di difesa pensando che tocca ai tre difensori e al portiere è riduttivo. Penso ai tre gol della Lazio: quella non era partita da incassare tre reti. Facciamo un gioco molto offensivo e purtroppo ne incassiamo qualcuno di troppo".

"Forse al Napoli manca vincere le partite non meritando. Con l’Atalanta ad esempio non abbiamo rinunciato al gioco, magari aspettando un po’ con un pizzico di culo, permettetemelo di dirlo. Preferisco giocare con le idee di gioco e non vincere a caso.
Se addirittura il pubblico napoletano si arrende non siamo più una cosa sola squadra e tifo. Aspettiamo la fine del campionato e cerchiamo il sostegno dai tifosi. Io sono orgoglioso di essere il capitano di questo gruppo. Ne vado orgoglioso, è una squadra molto forte.
A Lecce ci attende una squadra agguerrita che ha rifilato quattro gol alla Roma. Magari rinunciando al bel gioco ma più col coltello tra i denti, riusciamop ad avere la meglio"

Il pensiero alla finale, gli sfottò ed il finale di stagione - "Già quando conquistammo la finale col Siena, la mia mente viaggiava. Però non mi va di parlarne, siamo troppo concentrati sul Lecce. Non oso immaginare. Anche a casa fermo subito il discorso sulla finale con la Juve: mette troppa tensione. Meglio non parlarne. Sono arrivato ad una maturità che sorrido sempre. Sono molto realista: se si vince siamo tutti bravi se si perde siamo … Ma non è solo Napoli è tutta l’Italia che è così. Il calcio è troppo bistrattato.
Il coro o’surdato nnamurato? E’ uno sfottò che male, ma sono orgoglioso che altri cantino una canzone napoletana perché non hanno altro …
A Napoli si sta acquistando una mentalità vincente. Mazzarri ha una mentalità super vincente, non si arrende mai. Sa sempre come mettere la squadra in campo. Col suo staff le pensano tutte per vincere ogni partita.
Le assenze di domenica aiuteranno il mister da un lato per fare scelte diverse, ma da un lato è sempre difficile gestire le assenze. Anche per me disputare tutta la Coppa Italia e tutta la Champions è bello, ma non nascondo che non puoi allenarti. Perdi un po’ di lucidità mentale, infatti in tante partite alcuni cambi sono dovuti a una questione mentale. Preferisco però pensare che è una fortuna giocare quaranta partite.
Arrivare terzi vuol dire fare i preliminari e avere una vacanza un po’ più riposante dopo una stagione così lunga ci aiuterebbe.
Anche se tra di noi non ci parleremo sappiamo che saranno sei guerre. Posso solo promettere che la squadra che sarà la stessa prima di questi ultimi risultati.
Saluto tutti con una frase di una canzone di un gruppo napoletano: “A’ mamm è damme ò ben quand num mmeret!”

Ultime su Maggio: recupero totale per il Novara


Secondo quanto riferisce l'edizione odierna de Il Mattino, Christian Maggio sta meglio, ma è ancora meglio non rischiarlo nella gara di domenica contro il Lecce. Dall'ultimo consulto dello staff medico, che ha ordinato all'esterno azzurro di continuare a lavorare a parte, emerge che il suo impiego potrebbe essere nella prossima gara del San Paolo in cui gli azzurri sfideranno il Novara.

CORRIERE - Lecce-Napoli, Vargas dal primo minuto?


La giornata dei confronti: prima di quello pomeridiano con il presidente, ieri mattina la squadra s'è ritrovata per il canonico allenamento post partita, con tanto di chiacchierata con l'allenatore. Walter Mazzarri e il suo Napoli. I suoi ragazzi: occhi negli occhi, toni pacati. Rialzarsi, il diktat. Motivarsi in vista della finale di Coppa Italia; regalare una degna conclusione a una stagione ritenuta eccezionale fino a neanche un mese fa. Il lavoro, dicevamo: come sempre blando dopo una partita, e più che altro riservato allo scarico e alla partitella tra quelli che mercoledì hanno giocato meno o non hanno giocato. Gargano ha però voluto partecipare. Da oggi, poi, si comincerà a pianificare con dettagli tecnici e tattici la formazione in vista della trasferta di domenica a Lecce: tornano dopo la squalifica Zuniga, Cannavaro e Britos (possibile vederli tutti in campo); si ferma Pandev per 2 turni, si potrebbe fermare lo stanco Hamsik. Che sia giunta l'ora di Vargas? Di nuovo titolari Inler e Aronica. A fine allenamento, brindisi per i 26 anni di Dzemaili.

Fonte: Corriere dello Sport

Bigon, quale futuro? "Ha firmato il rinnovo?"


“L'altro Ieri ho visto un Napoli nervoso. Non è possibile che ogni decisione dell’arbitro venga contestata un maniera quasi isterica da parte dei giocatori in campo. Un calo ci può stare, però credo debba gestita con maggiore serenità.
Domenica il Napoli affronterà un’altra partita complicata perché il Lecce lotta per la salvezza per cui sarà assatanato ma poi gode di una splendida forma. Questi tre giorni dovranno servire per cercare la serenità. Il problema non riguarda solo gli attaccanti, è tutta la squadra che non gira. Non si può chiedere al pubblico di Napoli di non fischiare ma questo crea pressione.
Bigon non so se abbia già firmato il rinnovo col Napoli ma il mercato sarà condizionato dalla partecipazione o meno in Champions League”.

Queste le dichiarazioni rilasciate a A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” da Stefano Salandin, giornalista di Tutto Sport.

giovedì 12 aprile 2012

LA TRIBUNA - "Una squadra senza qualità si può sostenere, ma senz'anima no"

Questa è stata la prima volta, da che sono abbonata, che ho pensato per un attimo di non venire allo stadio, lo confesso. È che proprio non mi andava di assistere alla solita scena: uno spremiagrumi che trita un’arancia da cui non esce più un goccio di succo. È che una squadra senza qualità si può sostenere, ma una squadra senz’anima no, soprattutto se non sa più dove cercarla, quell’anima. È che una tifoseria unita ti dà forza per assistere allo scempio dei tuoi undici del cuore, ma la contrapposizione tra curve, tribune e poltrone di casa è veramente troppo. È che sono insostenibili i cori contro gli juventini sul 3-1. È che non ce n’è più per nessuno. La sensazione è quella dell’anno scorso, quando a fine stagione si paventava l’addio di Mazzarri e poi l’Inter ci venne a fare il regalo del terzo posto. Beh, quest’anno non ci regala niente nessuno perché noi per primi non siamo capaci di prenderci ciò che potremmo. Subiamo gol in fotocopia, assistiamo inermi ad una disfatta che spinge a mollare persino i più ottimisti e fiduciosi tra noi. Io sono quella del tutto è possibile, sempre, ma non so se ci credo più. Il calcio scommesse, i minuti di silenzio violati, i cori contro il Napoli e gli inni trafugati fanno il resto. Non so se questo calcio mi piace più.

SPORTMEDIASET - L'Atalanta cancella il Napoli: 1-3

Il Napoli non c'è più. Al San Paolo gli azzurri vengono sconfitti per 3-1 da un'ottima Atalanta: terzo ko consecutivo con tre gol al passivo. Al 10' bergamaschi avanti con Bonaventura, che batte De Sanctis in diagonale. Lavezzi pareggia subito i conti ma gli uomini di Mazzarri si fermano qui. Da questo momento fanno tutto gli ospiti: nella ripresa raddoppio di Bellini al 13' e tris di Carmona al 23'. E 2' dopo rosso a Pandev per fallo su Moralez.

I fischi del San Paolo sono assordanti per un Napoli irriconoscibile: l'uscita dalla Champions ha tolto a questa squadra tutte le forze. E il terzo posto si allontana: in classifica gli azzurri vengono scavalcati dalla Roma e agganciati dall'Inter.

LA PARTITA
Il Napoli è chiamato a riscattare la doppia sconfitta contro Juve e Lazio e a ritrovare la vittoria in campionato che manca da un mese. E l'approccio alla gara è quello giusto: nei primi minuti l'Atalanta è schiacciata nella propria metà campo. Ma i bergamaschi alla prima ripartenza colpiscono con Bonaventura, che, su servizio di Moralez, in diagonale batte De Sanctis. E' il minuto numero 10. La risposta degli azzurri di Mazzarri però è immediata. In contropiede grande lavoro di Pandev, che accentra i difensori su di sè e poi scarica su Lavezzi che infila un Consigli tutt'altro che impeccabile dopo un doppio tentativo.

I padroni di casa ristabiliscono la parità ma da qui alla fine del tempo faticano tantissimo a impostare il gioco, merito di un avversario che chiude bene gli spazi ed è pericolosissimo nelle ripartenze. In grande spolvero tra i bergamaschi Moralez, che non dà punti di riferimento in avanti ed è imprendibile quando parte in velocità. E l'Atalanta ha la possibilità di portarsi sul 2-1 al 24' ma Schelotto, su palla di Denis, calcia addosso a De Sanctis. Il Napoli si rivede soltanto nei minuti finali, quando Cavani di testa non trova il pallone. Da segnalare un atterramento di Hamsik al limite e una trattenuta in area di Schelotto sempre sullo slovacco: in entrambe le circostanze l'arbitro Giannoccaro lascia proseguire.

Non cambiano gli interpreti a inizio ripresa, non cambia lo spartito della gara, con l'Atalanta che gestisce bene e il Napoli incapace di incidere. Al 12' gli uomini di Colantuono trovano il raddoppio: gran palla di Schelotto per Bellini che, tutto solo, batte De Sanctis in semirovesciata. E un attimo dopo Moralez manda fuori di pochissimo dalla distanza.

Mazzarri toglie Hamsik e inserisce Inler per dare maggior spessore al centrocampo azzurro. Ma il Napoli commette errori su errori in fase di impostazione, mentre l'Atalanta continua a giocare con tranquillità. E nel giro di 2', dal 23' al 25', doppia tegola per il Napoli, con il 3-1 di Carmona con un destro da fuori e l'espulsione di Pandev per una brutta entrata da dietro su Moralez. L'Atalanta va vicinissima al quarto gol: la palla di Bonaventura si ferma sul palo. Da qui alla fine il Napoli riesce a combinare poco o nulla. Moralez invece manda fuori di un soffio. Atalanta perfetta, al San Paolo la vittoria mancava dal 1997. Il Napoli è steso.


IL TABELLINO
Napoli-Atalanta 1-3
Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Grava (30' st Aronica), Fernandez, Campagnaro; Dzemaili, Gargano (24' st Vargas), Hamsik (19' st Inler), Dossena; Pandev; Lavezzi, Cavani. A disposizione: Colombo, Fideleff, Dezi, Ammendola. All.: Mazzarri.
Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Bellini, Lucchini, Stendardo, Peluso; Schelotto (19' st Ferreira Pinto), Cazzola (32' st Mutarelli), Carmona, Bonaventura (40' st Raimondi); Moralez; Denis. A disposizione: Frezzolini, Gabbiadini, Ferri, Tiribocchi. All.: Colantuono.
Arbitro: Giannoccaro
Marcatori: 10' Bonaventura (A), 13' Lavezzi (N), 12' st Bellini (A), 22' st Carmona (A)
Ammoniti: Grava, Fernandez (N), Denis, Peluso, Lucchini, Stendardo, Mutarelli (A)
Espulsi: 25' st Pandev (N) per comportamento scorretto

Fonte: SportMediaset.it

Fassone sui fischi: "Mi fischio da solo, che delusione..."


"Io sono il primo a fischiarmi da solo quando le cose vanno male. Siamo dispiaciuti". Queste le dichiarazioni del direttore generale del Napoli, Marco Fassone, riportate dall'edizione odierna de Il Mattino, rilasciate al termine della gara del San Paolo persa con l'Atalanta per 1-3.

IL MATTINO - Mercato, "riassunto" in entrata ed in uscita


Chivu possibile rinforzo per la difesa. L'ex interista era già nel mirino la scorsa stagione e un'idea su di lui tornò anche a gennaio, poi non se ne fece nulla. Il Napoli ha allungato lo sguardo sui talenti dell'Udinese, Benatia, l'esterno di Guidolin, Cuadrado e Muriel, in prestito al Lecce, avversari domenica degli azzurri al Via del Mare. Quest'ultimo ha dichiarato di voler rientrare a fine stagione nell'Udinese e poi si vedrà. Osservato più volte il brasiliano Raffael, centrocampista che gioca in Bundesliga con l'Herta Berlino. Un pezzo pregiato di mercato, piace anche ad Arsenal e Liverpool, ha il contratto in scadenza nel 2014. Discorso rinnovi, Aronica attende il prolungamento per un altro anno con opzione sul secondo. C'è un discorso aperto da tempo. Da verificare la posizione di Pandev, il macedone è stato preso in prestito annuale dall'Inter, De Laurentiis e Moratti ne parleranno a fine stagione. Andrà via l'argentino Fideleff.

Fonte: Il Mattino

I TOP E I FLOP DEL CLUB NAPOLI

LE PAGELLE DEL CLUB NAPOLI

mercoledì 11 aprile 2012

Le ultime da Sky, Modugno: "C'è Grava e anche Fernandez. Non ci sarà nessun 4-3-3"


Francesco Modugno, inviato Sky allo Stadio San Paolo, ha aggiornato la situazione riguardo la formazione che Mazzarri manderà in campo questa sera. Ecco quanto raccolto da Calcionapoli24.it: "Mazzarri schiererà la difesa a tre con Grava sul centro destra, Fernandez centrale e Campagnaro sul centro sinistra. Dzemaili e Dossena saranno gli esterni di centrocampo coi due cognati, Hamsik e Gargano al centro. Pandev, Lavezzi e Cavani in avanti".

IL CLUB NAPOLI IN DIREZIONE SAN PAOLO


I nostri condottieri ultras in viaggio direzione San Paolo per sostenere la squadra azzurra
nella delicata partita contro l'ATALANTA

Ag.Maggio: “Il futuro di Christian sarà…….”

Massimo Braschi, agente di Maggio, ha rilasciato alcune dichiarazioni aTuttomercatoweb,smentendo le voci di un possibile trasferimento del suo assistito: “Non abbiamo nessuna notizia in tal senso . E poi ha rinnovato sino al 2017 poco tempo fa, questo dice molto. Anzi, dice tutto: non ci sono e non ci saranno novità a riguardo. L’idea è chiara, Christian vuole proseguire qui, magari anche chiudere la carriera, altrimenti avrebbe cercato di andare in scadenza col Napoli”.

Pampa Sosa: "Ho sentito il Pocho: rimarrà in azzurro a vita, la clausola verrà rimossa!"


Roberto Pampa Sosa, ex Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Goal in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24:"Dopo il Chelsea i goal subiti son stati tanti, la Champions league reggeva il campionato: prima del match londinese 5 son stati i risultati utili consecutivi. Stasera mi aspetto un Napoli sicuramente arrabbiato, Mazzarri ha visto un grande Napoli: a me non è sembrato così. Gli azzurri devono vincere, soprattutto per i tifosi che non hanno mai abbandonato la squadra. Pandev-Lavezzi-Cavani in avanti? Questo tridente non mi piace molto, soprattutto perchè Hamsik arretrato non permette quella copertura assicurata dallo schema solito. Terzo posto? C'è ancora una piccola possibilità, 6 punti son tanti ma la Lazio andrà a Torino: i punti possono diventare 3. Raggiungerlo vorrà dire trattenere tutti i gioielli partenopei. Un pò per come ho sentito in giro ed un pò per come ho sentito lui, il Pocho potrebbe rimanere a vita a Napoli. C'è la sensazione che la clausola verrà rimossa. De Sanctis? Tiene tanto al Napoli, ne uscirà fuori da questo periodo brutto. Bisognerà dare qualche minuto in più a Vargas, che sarà importante per il futuro".

Venerato: “Bagni collaborerà con il Napoli. De Laurentiis vuole a tutti i costi….”

Ciro Venerato, noto giornalista Rai, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Si gonfia la rete: Il mercato è in piena evoluzione. La notizia del giorno è che Salvatore Bagnitornerà ad abbracciare la causa napoletana. A partire da giugno avrà un rapporto di collaborazione con il Napoli. Ci sono due strade che si possono percorrere: la prima, riguarda un rapporto non ufficiale perché Bagni segnalerà talenti a De Laurentiis. Se il Napoli prenderà uno di questi talenti, darà una percentuale a Bagni. La seconda, è che Bagni entri a pieno titolo con un ingresso ufficiale come consulente del Napoli. Io opto più per la prima, ovvero per un rapporto indiretto con il Napoli. L’unica certezza è che Bagni collaborerà con il Napoli, ieri tra l’altro Salvatore era a Napoli.

De Laurentiis ha detto a Pozzo di volere Muriel perché lo considera un calciatore già pronto per il Napoli. Il patron vede in Muriel il fuoriclasse del futuro ed è disposto a sborsare cifre importanti.

LA FORMAZIONE DEL CLUB NAPOLI

DE SANCTIS
CAMPAGNARO FERNANDEZ ARONICA DOSSENA
HAMSIK INLER GARGANO
PANDEV
LAVEZZI CAVANI

SPORTMEDIASET - Il Chelsea vuole Maggio


Mentre tutte le attenzioni sono concentrate su Cavani e Lavezzi, i grandi club e specialmente uno, il Chelsea, si starebbero muovendo intorno a Christian Maggio. L'esterno veneto ha colpito la dirigenza Blues nella gara di andata della sfida di Champions e avrebbe già sondato l'entourage del giocatore. Per il Napoli potrebbe essere pronto un assegno da 15 milioni.

Fonte: SportMediaset.it

CORRIERE - Fronte sinistro, umori positivi: Chivu e Armero, si può!


Capitolo mancini: uno che è già in casa, Totò Aronica, e due che potrebbero arrivare, Christian Chivu e Pablo Armero. Il palermitano è vicino, molto vicino al rinnovo: il Napoli attenderà ancora un po' prima di ufficializzare il prolungamento del difensore e poi anche quello del DS Bigon. Il rumeno, invece si svincolerà a giungo dall'Inter ed è seguito con estrema attenzione: si cerca di stringere, gli umori sono positivi. Come per il colombiano dell'Udinese di Pozzo.

Fonte: Corriere dello Sport

Mercato, il Napoli cerca talenti in Africa

Alla scoperta delle nuove frontiere: Napoli for Africa. Talenti, futuro, programmazione: si parte. Nuovo itinerario esplorativo, di ritorno da un'altra esplorazione. Giocatori, sempre e solo giocatori nel mirino. Questa volta, però, la curiosità cresce a dismisura, perché a quanto pare il club azzurro si trasferirà presto nel Continente Nero. In Africa: sembra proprio che sia questa, la meta del nuovo giro di mercato che andrà in scena nel futuro prossimo. L'Africa dopo la Francia: perché l'ultima missione estera in ordine di tempo è andata in scena proprio tra Parigi e dintorni.
FONTE: CORRIERE DELLO SPORT

CdS: Napoli in Francia, in 4 sul taccuino di Bigon

LES GARCONS - Con ordine. E dunque viaggio a ritroso nel tempo con il tour de France senza maglia gialla. L'inviato speciale del Napoli, Maurizio Micheli, è stato intercettato proprio oltralpe, zona fertile di talenti comunitari che il club azzurro coltiva ormai da tempo. Sì, nelle strategie future del d.s. Bigon ci sono sempre giovani tentazioni francesi. Les garçons: che piacciano mediani di ferro come Yann M'Vila del Rennes e Blaise Matuidi del Psg è una storia più che nota, ma è altrettanto noto che la concorrenza è fitta, anzi fittissima, e che difficilmente - nel caso di Matuidi - Ancelotti lascerà andare un perno della squadra. Gli occhi, comunque, restano anche su Olivier Giroud (nella foto), attaccante del Montpellier classe 1986. Piace da matti. Come a una sfilza così di altri club (inglesi su tutti). E ancora: Geoffrey Kondogbia, Under 19 francese del Lens di orgini centrafricane ma naturalizzato.
LA FRONTIERA - Archiviata la missione francese, il Napoli si sposterà in Africa. Stuzzica eccome, l'indiscrezione. Stuzzica perché finora è stato un mondo poco esplorato dal club ed è di certo una fucina molto produttiva di diamanti spesso grezzi o uomini dai muscoli d'acciaio da plasmare tatticamente. Micheli e Mantovani, i due viaggiatori della società, sono insomma in preallarme. Perché magari il Napoli potrebbe anche organizzare campus in stile Inter, chissà: idee e suggestioni.
FONTE: CORRIERE DELLO SPORT

Il D.G Fassone a giugno lascerà Napoli per approdare alla…

Secondo quanto riporta il sito di Gianluca Di Marzio giornalista Sky ed esperto di calciomercato Marco Fassone attuale direttore generale del Napoli la prossima stagione potrebbe approdare alla Sampdoria,ricoprendo lo stesso ruolo.

Oggi nuovi accertamenti per Maggio


Secondo quanto riferisce l'edizione odierna de Il Mattino, Christian Maggio, ancora indisponibile causa infortunio, verrà oggi sottoposto a nuovi accertamenti dopo il problema muscolare che lo ha tenuto fuori dal rettangolo di gioco praticamente dalla gara di Londra contro il Chelsea, quando un intervento pulito ma duro di Ramires lo costrinse ad uscire.

IL MATTINO - Napoli-Atalanta, ipotesi per l'attacco


In attacco confermato il tridente Pandev-Cavani-Lavezzi, ovvero l'attacco pesante. Il macedone dopo il gol alla Lazio e soprattutto dopo la prova positiva contro la sua ex squadra, avrà un'altra chance dal primo minuto. Cavani e Lavezzi sono due punti fermi anche se non al massimo della loro condizione e soprattutto sono indispensabili in una partita da dover vincere a tutti i costi al San Paolo sull'Atalanta. Le scelte di Mazzarri condizionate comunque dalle assenze.

Fonte: Il Mattino

IL MATTINO - Napoli-Atalanta, ipotesi per il centrocampo


Centrocampo a quattro, l'esterno destro sarà Dzemaili. L'uruguaiano Gargano torna in mezzo dopo la squalifica scontata all'Olimpico contro La lazio. In lotta per l'altra maglia di centrale Hamsik e Inler, lo slovacco è favorito sullo svizzero. Da esterno sinistro gioca Dossena, che torna quindi titolare adesso che ha ritrovato una discreta condizione atletica.

Fonte: Il Mattino

IL MATTINO - Napoli-Atalanta, ipotesi per la difesa


Ultimi dubbi di Mazzarri per la sfida contro l'Atalanta in difesa. Grava insidia da vicino Aronica, cinquanta e cinquanta le possibilità d'impiego. Se dovesse giocare il casertano verrebbe impiegato a destra con lo spostamento di Campagnaro sul centro-sinistra. Per il resto la formazione è fatta. Contro l'Atalanta si torna al modulo classico, il 3-4-2-1. Quindi difesa a tre con Grava, Fernandez centrale al posto dello squalificato Cannavaro e Campagnaro. Oppure verranno schierati Campagnaro-Fernandez-Aronica e Grava andrà in panchina. Sicuro quindi il ritorno del difensore argentino da titolare nel ruolo di centrale difensivo dopo la buona prova fornita con il Catania quando fu poi costretto ad uscire per un affaticamento muscolare con il Napoli in vantaggio de due reti sulla squadra di Montella.

Fonte: Il Mattino

Ecco Fernandez, dubbio Grava-Aronica. C'è una sorpresa e un escluso eccellente..

Due gli ultimi dubbi di Mazzarri per la sfida contro l’Atalanta, uno a centrocampo e un altro in difesa. Si giocano una maglia da titolare Hamsik e Inler, lo slovacco è favorito. In difesa Grava insidia da vicino Aronica, cinquanta e cinquanta le possibilità d’impiego. Se dovesse giocare il casertano verrebbe impiegato a destra con lo spostamento di Campagnaro sul centro-sinistra. Per il resto la formazione è fatta. Contro l’Atalanta si torna al modulo classico, il 3-4-2-1. Quindi difesa a tre con Grava, Fernandez centrale al posto dello squalificato Cannavaro e Campagnaro. Oppure verranno schierati Campagnaro-Fernandez-Aronica e Grava andrà in panchina. Sicuro quindi il ritorno del difensore argentino da titolare nel ruolo di centrale difensivo dopo la buona prova fornita con il Catania quando fu poi costretto ad uscire per un affaticamento muscolare con il Napoli in vantaggio de due reti sulla squadra di Montella. Centrocampo a quattro, l’esterno destro sarà Dzemaili. L’uruguaiano Gargano torna in mezzo dopo la squalifica scontata all’Olimpico contro La lazio. In lotta per l’altra maglia di centrale Hamsik e Inler, lo slovacco è favorito sullo svizzero. Da esterno sinistro gioca Dossena, che torna quindi titolare adesso che ha ritrovato una discreta condizione atletica. In attacco confermato il tridente Pandev-Cavani-Lavezzi, ovvero l’attacco pesante. Il macedone dopo il gol alla Lazio e soprattutto dopo la prova positiva contro la sua ex squadra, avrà un’altra chance dal primo minuto. Cavani e Lavezzi sono due punti fermi anche se non al massimo della loro condizione e soprattutto sono indispensabili in una partita da dover vincere a tutti i costi al San Paolo sull’Atalanta. Le scelte di Mazzarri condizionate comunque dalle assenze. Maggio è infortunato, oggi verrà sottoposto a nuovi accertamenti dopo il problema muscolare che lo ha tenuto fuori dalla gara di Londra contro il Chelsea, Ancora indisponibile Zuniga che deve scontare il secondo turno di stop per l’espulsione di Torino contro la Juventus. Mancheranno, quindi, ancora due esterni all’appello. In difesa out per squalifica il capitano Cannavaro e l’uruguaiano Britos che proprio non riesce a trovare continuità in una stagione già contrassegnata da infortuni. E mancherà anche il secondo portiere Rosati, infortunio muscolare subito alla vigilia della trasferta di Roma contro la Lazio.

De Laurentiis vuole cambiare le regole per riportare subito il Napoli in Champions


Alla Champions League proprio non ci vuole rinunciare e, visto che il Napoli è lontano dal terzo posto, Aurelio De Laurentiis prova ad appellarsi al presidente dell’Uefa, Platini, chiedendogli di cambiare subito il regolamento e allargare la Champions a 64 squadre.

Dai microfoni di Radio Marte il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis torna oggi su un tema a lui molto caro, quello di una Champions a più squadre, di una sorta di campionato europeo per club che, a suo giudizio, dovrebbe sostituire da subito la più importante rassegna calcistica europea per club. «Ho sempre parlato in buona fede e in maniera obiettiva - dice De Laurentiis - e mi fa piacere che anche Platini si renda conto delle mie battaglie sull'Europe League. È una fatica enorme, una distrazione eccessiva senza il giusto rendiconto». «Sento dire - conclude il presidente del club partenopeo - che la Champions a più squadre perde fascino, ma non è vero. Chi l'ha detto che non ha fascino? Dipende da come si organizza la formula. Chiedo a Platini di anticipare la nuova Champions League, non aspettiamo oltre, sarebbe importante anticiparlo di un anno e portare più soldi nelle casse di tutti».

martedì 10 aprile 2012

La SSC Napoli presenta l’Official Merchandise azzurro nel Porto di Napoli all’interno del Molo Beverello.

La SSC Napoli è lieta di presentare l’Official Merchandise azzurro nel Porto di Napoli all’interno del Molo Beverello.

Nasce un nuovo punto vendita a pochi metri dal mare in cui sarà possibile acquistare tutti i prodotti a marchio Napoli, dalle maglie ufficiali fino a sciarpe, t-shirt, gagliardetti e tutti i prodotti celebrativi della Champions League.

Uno store situato alle spalle della biglietteria, sul molo d’imbarco per le Isole, che sarà aperto tutti i giorni in orario continuato dalle ore 8.00 alle ore 20.00, dal 6 aprile.

Official Merchandise SSC Napoli al Molo Beverello. Una vetrina sul mare di Napoli per dipingere d’azzurro la tua estate da campione!

La SSC Napoli ringrazia l'Autorita' Portuale per la preziosa collaborazione.

Fonte SSC NAPOLI

Napoli-Atalanta, probabili formazioni: finalmente Fernandez!

NAPOLI (4-3-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Fernandez, Aronica, Dossena; Gargano, Inler, Hamsik; Pandev; Lavezzi, Cavani.
In panchina: Colombo, Fideleff, Grava, Dzemaili, Dezi, Ammendola, Vargas.


ATALANTA (4-4-2): Consigli; Raimondi, Stendardo, Lucchini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Carmona, Moralez; Gabbiadini, Denis.
In panchina: Frezzolini, Ferri, Cazzola, Carrozza, Bonaventura, Ferreira Pinto, Tiribocchi.


ARBITRO: Giannoccaro

Mazzarri: "Juve e Lazio hanno imparato 'O surdato nnammurato perchè l'hanno sentito spesso"

Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine" alla vigilia della sfida contro l'Atalanta nella sala stampa del centro sportivo degli azzurri.

- Dopo due sconfitte importanti, come si reagisce? Il gruppo è unito?

"La squadra è unitissima, per come soffre, per come corre. Io guardo le prestazioni. A Roma con la Lazio il Napoli ha offerto una prestazione ottima. Nello spogliatoio li ho visti affranti, perche' non ci siamo spiegati questa sconfitta. Cercheremo di fare una grande partita sulla falsa riga di quella contro la Lazio. Mauri, un gol così, lo fara' due volte nella vita. Pandev ha sfiorato un gol. L'arbitro ci ha negato un rigore netto sul macedone, ci ha negato anche un fallo su Cavani. Siamo carichi, vogliosi. Affronteremo l'Atalanta con motivazione. Puo' darsi anche che in un'annata così lunga, dove i nostri non hanno esperienza, stiamo facendo un grande campionato ed una grande annata. Quest'annata va valutata a livello generale. Vogliamo finirla meglio. Ci sono 7 finali e non dimentichiamo la Coppa Italia. Un gruppo cosi' e' difficile trovarlo: spero di allenarlo ancora qualche anno, non so se trovero' ancora un gruppo così".

- Spera di restare al Napoli?

"Ho un contratto fino al 2013".

- Punta al terzo posto?

"Non ho mai detto che puntiamo al terzo posto".

- E' nelle possibilita' del Napoli raggiungere il terzo posto?

"Non lo so. Contro la Lazio avevamo due risultati su tre a disposizione. Mi interessa lavorare sulle prestazioni".

- Quanto ha inciso la sconfitta di Londra sul cammino del Napoli?

"Non lo posso sapere in termini precisi, nel calcio esiste l'imponderabile. Credo di avere una certa esperienza, dato che sono in questo mondo da 33 anni. La partita d'andata col Siena ci porto' via tantissime energie. Con l'accumulo di partite, vincere la gara di ritorno non fu semplice. Sarebbe stata un problema non centrare la qualificazione in Coppa Italia. Quello era un obiettivo da non fallire. A Napoli si alza sempre l'asticella, nessun giocatore si era trovare a lottare su tre obiettivi. I nostri campioni sono giovani in crescita. Una parte della stampa non lo riconosce, si dice tutto e il contrario di tutto. Questo e' un gruppo che sente le sconfitte ed ha una sinergia particolare col pubblico, perche' quello di Napoli e' un pubblico che capisce le difficolta' della squadra. Il Napoli e' un gruppo orgoglioso, l'ultima sconfitta e' stata immeritata".

- Napoli-Atalanta: che gara si aspetta?

"La partita spartiacque fu quella col Chievo. Da li' inizio' la serie di 5 vittorie consecutive, che divennero 6 con la Champions. Li' fu fondamentale l'aiuto del pubblico. L'allenatore e' il primo tifoso. Sara' una partita difficilissima, perche' tutti hanno un motivo particolare per disputare la gara della vita contro di noi. Basta vedere la Fiorentina che ha fatto il colpo a Milano. I nostri ragazzi vanno aiutati fino al 96° perche' in questo periodo ci va tutto storto. Dobbiamo cantare "O surdato nnammurato" a fine partita, dato che ora lo cantano i nostri avversari perche' l'hanno imparato da noi. Si vede che l'hanno sentito spesso".

- La squadra gioca bene, bella manovra, ma il Napoli prende gol con gli avversari che alzano la palla... Probabilmente e' un limite...

"Lo so. Essere la squadra rivelazione dell'anno, nella passata stagione, ci ha fatto essere meno lucidi in questa stagione. Ci e' successo tante volte e questo ci fa sottovalutare le insidie. Abbiamo perso tanti punti quest'anno per errori degli arbitri. Non siamo molto fortunati, resta la crescita. Su 10 partite in 9 occasioni si creano piu' palle gol degli altri. Britos viene da un anno tribolato: dopo un grandissimo primo tempo, e' calato leggermente ed ha commesso l'errore. E' stata una leggerezza come l'espulsione di Zuniga. Bastava accompagnarlo Rocchi".

- Aspetterà il momento giusto per colpire l'Atalanta?

"Quando abbiamo cambiato l'atteggiamento non ci e' andata bene. Cercheremo di non farli giocare, poi faremo le nostre azioni d'attacco come sempre. L'unica volta in cui non siamo riusciti ad imporre il nostro gioco e' stato a Torino contro la Juventus, che non ha disputato competizioni europee. A Parma abbiamo raccolto piu' del dovuto. Sono state le uniche due gare dove non abbiamo imposto il nostro gioco".

- C'era gia' il pensiero alla gara di Coppa Italia con la Juventus come ha detto Bigon?

"Tutto e' possibile. Quando vedo dei detrattori in sala stampa sorridere per la sconfitta del Napoli perche' non aspettavano altro e' chiaro che anche questa e' una pressione".

- Interviene Riccardo Bigon...

"Non ho mai detto queste cose".

- Prende la parola Mazzarri...

"Anche se l'hai detto, Riccardo, non ci sono problemi. E' una possibilità. Ora pensiamo al futuro".