venerdì 18 gennaio 2013

Da Torino attaccano: "A Napoli si sono fatti valere con la politica del fazzoletto: a loro due punti, ma i nostri scudetti dove sono?"

Nel mondo perfetto non esisterebbe la responsabilità oggettiva, Conte e Alessio non sarebbero stati squalficati, al Torino, all'Atalanta, al Siena. alla Sampdoria non avrebbero tolto i punti che hanno tolto, Carobbio sarebbe stato ritenuto credibile o non credibile, alcuni giocatori come Italiano, Gheller... sarebbero stati subito assolti o nemmeno inquisiti e il ovviamente il Napoli e i suoi giocatori sarebbero stati ritenuti assolti (com'è stato). Il mondo imperfetto, quello attuale, ha invece visto situazioni analoghe valutate con la scure e con il fazzoletto bianco. Non sappiamo se è giusta la politica del fazzoletto, quella della bandiera bianca che alza le mani e fa passare tutti ascoltando la voce forte e potente di chi sa farsi valere. Ieri abbiamo assistito a questo però, lecito, visto che nel fatto specifico le prove non convincevano. Però, se questo è lecito, allora vogliamo che si ridiscuta tutto, perchè tutto va ridiscusso. Per equità e non falsare i campionati, andrebbero ridati i punti anche a chi ha pagato senza motivo o sulla base di rivelazioni di pentiti abbastanza particolari.In caso contrario, ci ritroveremmo di fronte alla solita teoria del diverso trattamento già vissuta nel 2006. Proprio questa teoria del 2, ci porta a un'interessante valutazione. I processi, le situazioni, le valutazioni possono essere cambiate se si analizzano in modo puntuale e rigoroso. Al Napoli due punti, giusto. L'equazione perfetta, quella del campo, dice, secondo un tribunale, che il campionato 2004-2005 non è mai stato alterato, così come il 2005-2006. Le valutazioni successive, quindi, hanno evidenziato come quanto affermato a caldo dalla giustizia sportiva sia stato un errore. L'equazione perfetta, dice 2 punti al Napoli, 2 scudetti alla Juventus.

CLAMOROSO - Il Real informa gli agenti di Cavani: "Lo prendiamo dopo aver ceduto CR7". Aurelio non molla: ecco le cifre offerte per blindarlo, pronto anche un top player da affiancargli in attacco!

Chissà come avrà reagito il patron azzurro di fronte agli appetiti di Wenger. Avrà sorriso con il suo fare sardonico e magari avrà provato ad accelerare per il ritocco dell’ingaggio del Matador: da 5 a 6 milioni, più i bonus, per alzare la clausola rescissoria fino ad 80 milioni. E nemmeno questa cifra spaventerebbe il Real Madrid, che ha reso noto ad Anellucci e Triulzi , i manager del Matador, il desiderio di prendere il loro assistito immediatamente dopo la cessione di Cristiano Ronaldo al Paris Saint Germain in cambio di 100 milioni. Se sacrificio deve essere, allora che sia ben ripagata la cessione di Cavani. Anche perché il sogno di De Laurentiis
sarebbe quello di trattenere il Matador e piazzargli di fianco Mario Balotelli , per una prima linea competitiva anche nella prossima edizione della Champions League.

giovedì 17 gennaio 2013

SOLO A NAPOLI – La festa dopo l’annuncio in Metropolitana: “Il Napoli è assolto!”

E’ successo di tutto e di più dopo aver saputo la notizia. Come la vittoria di uno scudetto. Tutta la città di Napoli aspettava con ansia la sentenza della corte federale. Una gioia immensa ha coinvolto tutti i tifosi. Addirittura nella stazione Metro Medaglie d’oro è stata annunciata la sentenza attraverso gli altoparlanti. Abbracci ed esultanze come ad un gol. Solo a Napoli..

mercoledì 16 gennaio 2013

Da uno spunto di Herrera, Walter s'inventò il 'soldato Valon': pronto il suo clone in 'laboratorio', ma ricordiamoci Santana...


Il maestro Helenio Herrera gridava a Mazzola e soci: "Taca la bala, taca el balon" e Walter Mazzarri sembra aver tratto spunto da questa frase storica per fare dell'attuale mediana azzurra terra ricca di soldati pronti a tutto per blindare la difesa e il sogno scudetto. Nella truppa azzurra c'è un esecutore fedele al grido di battaglia dello stratega Mazzarri che l'ha voluto a fari spenti beccandosi non poche polemiche già nel ritiro di Dimaro. Valon Behrami è l'uomo in più del Napoli che sembra aver trovato l'elemento giusto al posto giusto. Lo svizzero è un vero e proprio guerriero che nel tempo ha saputo raffinare le sue doti atletiche di esterno a tutto campo in un mediano dallo spiccato senso della posizione e grande vigoria fisica. Inutile dire che il primo paragone che viene in mente è quello con Salvatore Bagni che proprio come Valon fu trasformato da ala vecchio stampo a sentinella preziosa che doveva scortare le magie della Ma-Gi-Ca.
RITORNO IN RIVA L'ARNO - Domenica ritorna in quella Firenze che l'aveva applaudito e che allo stesso tempo aveva dato per finiti sia lui che il compagno Gamberini. Le motivazioni nella testa di Valon non mancheranno visto che lasciò Firenze come si suol dire col botto: proprio alcuni giorni prima del passaggio al Napoli fu protagonista di uno spettacolare incidente automobilistico in pieno centro città con annesse polemiche da parte della tifoseria toscana che non vedeva l'ora di liberarsi di lui e dei suoi capricci.
JOLLY E CONTRASTI - Al suo arrivo Mazzarri esultò in silenzio perchè Valon è stato spesso sottovalutato, ma da quando c'è lui, la mediana ha cambiato volto: tralasciando la media che vede lo svizzero primo nella speciale classifica dei contrasti, si evidenzia come lo stesso non s'intestardisca in personalismi e opti sempre per la giocata essenziale e di sostanza che permette poi ad Inler e Hamsik di avere subito il pallone fra i piedi e verticalizzare. L'aver ricoperto in passato una molteplicità di ruoli l'ha completato sul senso tattico in una zona chiave dove Mazzarri chiede spesso il movimento orizzontale al mediano quando uno degli esterni si alza per andare in attacco.
QUANTO PUO' DURARE? - 'Purtroppo' anche Behrami è un essere umano e quindi può incorrere anche lui in uno scadimento di forma. Questo aspetto non è da sottovalutare perchè attualmente nella rosa non c'è un elemento di pari valore e della stessa gamba che possa far tirare il fiato al mediano svizzero. L'invenzione Mesto come mediano intriga, ma un club che vuole lo scudetto non può rischiare un esperimento proprio ora che un punto può risultare decisivo. Mazzarri è maestro nell'arte di arrangiarsi, ma non sempre può sublimare carenze d'organico con giocatori adattati, basti ricordare Santana mediano a Catania che durò poco meno di 30 minuti. Serve l'ultimo tassello, un quarto centrocampista da tenere pronto all'uso e non un top player perchè il duo Inler-Behrami è intoccabile.

Cannavaro, il padre: "Non riconosco più mio figlio"

Cannavaro e Grava attenderanno il verdetto a Castelvolturno. Allenandosi al mattino e continuando a farlo nel pomeriggio. Come sempre, senza sosta. Come succede dal 18 dicembre, da quel martedì dopo Napoli-Bologna, quando la Disciplinare li ha fermati, entrambi, per sei mesi. Non hanno nessuna voglia di recarsi a Roma, non è contemplato della consuetudini di un processo d'appello che sembra vivere di riti. E loro ne faranno volentieri a meno. "Saranno le contraddizioni di Gianello a salvare Paolo e Gianluca. E tutto il Napoli", dice con certezza Ruggero Malagnini, il titolare dello studio legale che assiste i due difensori azzurri. Non ci sarà neppure il papà di Paolo, Pasquale, l'uomo che più di tutti ha gridato la rabbia della sua famiglia per una sentenza, quella di primo grado che "ha infangato il cognome di un Pallone d'oro e che hanno tolto il sorriso a mio figlio. Una condanna che è una infamia. Paolo non lo riconosco più". Durante le vacanze di Natale ci ha pensato Fabio a tirare su il morale del fratellino, il capitano del Napoli. Lui, il campione del mondo che la notte di Berlino ha dormito con la coppa nel letto, e che a causa di un'altra sentenza si è visto togliere due scudetti dal palmares di trionfi (i campionati revocati alla Juventus per Calciopoli) ha difeso Paolo: "La squalifica è stata un'ingiustizia, hanno colpito una mosca bianca nel mondo del calcio". Cannavaro e Grava continuano a stare zitti e a parlare sottovoce solo con gli amici. A loro, solo a loro, spiegano la loro indignazione, la rabbia e la mortificazione per un sistema che non capiscono: "Ma come? Tocca a noi portare la prova della nostra innocenza? Non sarebbe logico che chi ci accusa debba essere in grado di dimostrare quello che dice?", hanno spiegato a più riprese. Al San Paolo ci sono andati sempre. In curva, da tifosi. Domani assisteranno da lontano a un processo costruito sulla credibilità del loro ex compagno che li tira in ballo. Malagnini ripete: "Riuscirò a farli assolvere. Non c'entrano nulla in questa vicenda". Il legale spiega che c'è una credibilità a intermittenza, che si accende e si spegne a seconda delle circostanze. L'avvocato di Cannavaro è fiducioso e si affida, senza mezze misure al precedente di Salvatore Masiello, prosciolto dalle accuse (con Bonucci, Pepe, Belmonte e Parisi) di Andrea Masiello che lo tirava in ballo per il presunto tarocco di Udinese-Bari. "Anche lì c'era un pentito, Andrea Masiello, che diceva di aver contattato alcuni giocatori e di aver ricevuto dei no nell'organizzazione di un over. La Disciplinare ha assolto tutti, accogliendo la mia tesi, spiegando che quando le dichiarazioni di chi accusa non appaiono credibili, non essendo univoche e certe, se succede che vengano puntualmente smentite da tutti i diretti interessati e non hanno trovato alcun riscontro oggettivo, chi viene tirato in ballo non può essere condannato", spiega ancora Malagnini. Pochi dubbi, aggiunge il legale che il precedente possa essere applicato a Cannavaro e Grava. "E non ditemi che la testimonianza del poliziotto possa contare come riscontro esterno: ha ripetuto quello che ha raccontato Gianello". Parole per cui l'ex terzo portiere è stato querelato per calunnia e diffamazione.

martedì 15 gennaio 2013

Armero: “Voglio sentire la musichetta della Champions, vi svelo l’accoglienza che ho ricevuto a Napoli”



Nella conferenza stampa di presentazione, Pablo Armero ha parlato del suo passaggio al Napoli e della volontà di fare bene con questa nuova maglia. Ecco le sue prime parole da calciatore partenopeo: “Sono contento di essere qui, ringrazio il mister per le belle parole e cercherò di dare il massimo. Il Napoli sta mostrando un bel gioco in ogni partita, dovremo lavorare per fare sempre bene. Voglio dare il massimo di me stesso per le mie squadre. Sono qui per allenarmi e stare sempre al 100%. Voglio fare a Napoli quello che ho fatto ad Udine nei primi due anni“.
ACCOGLIENZA DEI TIFOSI – “Quando vado in strada, i tifosi del Napoli mi danno tanto calore e mi fanno venire la voglia di fare il massimo sia in allenamento che in partita. Per me è stato molto importante aver trovato Zuniga e Inler al mio arrivo a Napoli. E’ bello vedere i tuoi compagni che ti aspettano con tanta felicità e questo mi fa venire voglia di dare sempre il massimo. Ho trovato un ambiente molto allegro con compagni pronti a dare il massimo per avere la fiducia dei tifosi e della società, come hanno dimostrato anche in campo“.
OBBIETTIVI – “Sono venuto qui per raggiungere grandi obbiettivi con questa società. Darò il massimo per il mister, i compagni e la società. Vorrei sentire di nuovo la musichetta della Champions“.

Il San Paolo si ritira: "Napoli scorretto su Vargas"

«Il Napoli si è comportato male: interrotta la trattativa per Edu Vargas». L'accusa è del presidente del San Paolo, il club più vicino all'acquisto del cileno, almeno fino a questa notte. In un'intervista a Lancenet, il numero uno del club brasiliano ha aggiunto: «La società italiana ha provato a fare un'asta e noi abbiamo raggiunto il limite. Prima volevano 1,5 milioni per un prestito di 18 mesi e abbiamo accettato. Poi la stessa cifra ma per un anno. Poi hanno ancora cambiato e volevano una clausola che permettesse al giocatore di rientrare al Napoli in qualsiasi momento. Allora abbiamo detto basta». A questo punto rimarrebbero in ballo il Gremio e l'Arsenal (ma il giocatore non gradisce l'ipotesi inglese).

lunedì 14 gennaio 2013

LDT - "Il pacco Britos, lo spompato Maggio, gli acquisti inutili Gamberini e Behrami: quante gaffe per i sapientoni, cosa diranno stasera?"

E’ palese che, stasera, per i compilatori delle scalette dei vari programmi televisivi, sarà dura, se non durissima. Il Napoli continua non solo a vincere, ma anche a convincere. Mister Mazzarri non né sbaglia una e la classifica, malgrado i due punti impunemente sottratti al Napoli, torna a sorridere all’undici azzurro.
Maggio, che quasi tutti avevano già dato per spompato se non finito, è atleticamente in ripresa – prerogativa indispensabile per un calciatore delle sue caratteristiche –e dopo un fisiologico periodo di appannamento, sfodera un’altra grande prestazione e infila il terzo goal consecutivo.
Britos,  etichettato dai soliti tuttologi e sapientoni come un gran pacco, ripresosi da una serie di interminabili infortuni, sta facendo vedere finalmente il suo valore, complice anche la continuità con la quale sta giocando.
Inler, intorno al quale la critica è sempre stata scettica e anche prevenuta, continua a crescere di gara in gara. Prestazione dopo prestazione, si sta rilevando un centrocampista moderno, in grado di rompere e costruire con la stessa disinvoltura.
Il duo ex viola, Behrami e Gamberini, etichettati come due acquisti inutili, continuano ad inanellare ottime prestazioni. Il primo è uno dei segreti del Napoli di Mazzarri. Sistemato dal mister davanti alla difesa, raddoppia su chiunque aiutando non poco i compagni della difesa. Consapevole dei propri limiti – ha certamente più il “corto” che il “lungo” – non si avventura in improbabili giocate che ne vanificherebbero il suo lavoro. A differenza di Gargano, per intenderci. Peccato che i soliti “competenti” l’avessero bocciato ancor prima di averlo visto giocare….
Il secondo, Gamberini, è uno dei giocatori più ordinati e concentrati dell’intera serie A. Peccato che anche lui, dai soliti noti, venne accolto tra lo scetticismo generale.
Sarà quindi dura stasera per i contestatori in servizio permanente effettivo. Ma, qualcosa, certamente troveranno. Cavani, ad esempio, contro il Palermo, non è andato a segno. Magari è un campanello d’allarme. Forse è stanco. Le voci di mercato, il gran lavoro che gli chiede il mister e tutta un’altra serie di motivazioni simili. Poi, tanto per gradire, non mancheranno le critiche alla Proprietà che spende poco e male. Ci sarà poi la solita e stucchevole querelle sulla difesa a tre o a quattro. Insomma, anche stasera, gli argomenti per criticare non mancheranno. Buon divertimento…