venerdì 20 aprile 2012

De Laurentiis firma il rinnovo per Hamsik fino al 2016


Aurelio De Laurentiis ha firmato il rinnovo del contratto di Marek Hamsik fino al 2016. Il Presidente ha siglato il nuovo accordo in volo da Roma a Milano. Il contratto è stato depositato in Lega.
"Con Marek avevamo raggiunto un accordo sulla parola già nell'ottobre scorso, oggi lo abbiamo formalizzato. Hamsik sa perfettamente che il nostro progetto ha basi solide e grandi prospettive. Marek è uno dei calciatori più forti d'Europa"
Un matrimonio che andrà avanti, dunque, nel segno del progetto di crescita e consolidamento del team azzurro. Per il centrocampista e capitano della nazionale slovacca una tappa importante del percorso in maglia azzurra: "Il mio rapporto con Napoli e con il Napoli è fortissimo, sono felice di continuare a dare il mio contributo a questo progetto. E sono orgoglioso di continuare ad indossare questa maglia ancora per molti anni". 

REPUBBLICA - Dopo calciopoli e le scommesse, altro scandalo: evasione fiscale!


Dopo Calciopoli e il calcioscommesse, un altro scandalo si abbatte sul calcio italiano. Stavolta quello che succede in campo non c'entra niente, stavolta c'entra quello che succede negli uffici dei club. E cioè una gigantesca evasione fiscale messa in atto dai procuratori dei calciatori e dalle società calcistiche. I truffati, stavolta, non sono solo i tifosi, ma tutti i cittadini. Un numero preciso per quantificare questa evasione, per il momento, non c'è. "Decine di milioni di euro" dicono, ad occhio, gli investigatori che indagano su questo caso solamente da fine novembre. L'unico numero in grado di rendere l'idea del giro è quello dei procuratori indagati che sono 21 e, soprattutto, sono tutti "big". Gente dal nome importante – si va da Moggi jr a Pasqualin – i cui carnet di assistiti sembrano estratti dagli album delle figurine Panini.

Come capita spesso con le storie di grandi dimensioni, anche questa prende spunto da una vicenda minuscola. Il 21 aprile scorso, il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Piacenza comincia una verifica a campione nei confronti della squadra locale, tra l'altro in grossa difficoltà economica (oggi è fallita) perchè travolta tra le altre cose dalla vicenda calcioscommesse. "Nel corso dell'attività ispettiva è stato rilevato che il Piacenza – si legge nell'informativa mandata alla procura della Repubblica – ha iscritto i costi sostenuti derivanti dalle prestazioni professionali rese dagli agenti dei calciatori nella voce dei "Diritti pluriennali dei calciatori professionisti"". Che cosa significa? "Che ai fini del pagamento dell'Iva la società ha detratto l'imposta indicata in fattura". Quindi, non ha pagato l'imposta sul valore aggiunto e sui redditi. Secondo la Finanza in maniera assolutamente illegale, essendo l'intermediazione di un procuratore un tipo di prestazione "da ritenere indetraibile".

"In questo modo – si legge nell'informativa – è stato così implementato un sistema fittizio attraverso il quale i corrispettivi dovuti agli agenti per le attività svolte per conto dei calciatori vengono, nella sostanza, traslati direttamente in capo alla società calcistica attraverso il conferimento di un incarico all'agente del calciatore stesso". Per fare in modo che però il sistema funzionasse i procuratori hanno emesso fatture false alla società, fatture che "facevano riferimento a prestazioni di servizi inesistenti", perchè nessuno dei procuratori aveva lavorato per il Piacenza calcio ma al massimo per i calciatori. In questa maniera facendo risparmiare tasse alla società e risparmiando anche loro stessi.

Insomma un pasticcio che ha permesso "una importante evasione fiscale" e che con ogni probabilità è stato replicato in altre realtà anche molto più grandi. Per questo il pubblico ministero della procura di Piacenza Antonio Colonna ha iscritto al registro degli indagati oltre all'allora amministratore delegato del Piacenza, la creme dei procuratori sportivi italiani: tra gli altri, i più noti sono Claudio Pasqualin Alessandro Moggi, Silvano Martina, Giovanni Branchini, Matteo Roggi, Tullio Tinti, Andrea Pastorello, Marcello e Giuseppe Bonetto. A tutti è contestato un articolo del decreto del 2000 sull'evasione fiscale che punisce "chiunque utilizzi fatture per operazioni inesistenti al fine di evadere le imposte". Si rischia da uno a tre anni di carcere. Oppure una maxi multa.

L'inchiesta è ancora nelle fasi delle indagini preliminari e Finanza e procura di Piacenza stanno valutando come e quanto allargare un'indagine che estesa ai club più importanti potrebbe portare nelle casse del fisco milioni di tasse evase illegalmente in questi anni. L'iniziativa della procura di Piacenza prende in contropiede procuratori e società che, consapevoli dell'anomalia della loro prassi (e di essere stati scoperti dalla finanza), nei mesi scorsi avevano chiesto a Equitalia di avviare un tavolo per valutare una possibile via d'uscita "morbida". Che però non potrà riguardare l'aspetto penale della vicenda.

Fonte: Repubblica.it

CORRIERE - Napoli-Pandev, rinnovo? Si faranno molte considerazioni...


Come ricorda l'edizione odierna del Corriere dello Spoer, tra coloro che sono sospesi c'è, inevitabilmente, anche Goran Pandev, che qualcosa ha dato ma assai meno di quanto nelle sue possibilità: il suo prestito scadrà a giugno, il suo contratto è oneroso, le considerazioni a margine saranno di ampio respiro. Il mercato è un'incognita, soprattutto adesso.

"Mazzarri fermo un anno, Guidolin a Napoli e Montella a Udine"


Walter Mazzarri rescinde con il Napoli e si ferma per una stagione a meditare e ricaricarsi, Guidolin prenderebbe il suo posto al Napoli mentre Vincenzo Montella sostituirebbe proprio Guidolin a Udinese. E' questo lo scenario disegnato dall'agente Fifa Vincenzo Morabito, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss. "Il futuro di Mazzarri? E' legato al destino di Bigon. L'attuale direttore sportivo del Napoli e' legato tantissimo al tecnico toscano. Credo che, se ci si avviera' verso una separazione consensuale e una volta stabilito che Mazzarri andra' via da Napoli, probabilmente ci sara' un cambiamento anche a livello di direzione sportiva. Detto cio', bisognera' capire quale sara' il destino di Mazzarri e soprattutto capire chi sara' il prossimo allenatore del club partenopeo: le ultime voci mi dicono che c'e' un Guidolin in pole position e sono voci che giungono proprio da Udine. In tanti gia' si chiedono se i caratteri i Guidolin e di De Laurentiis possano essere compatibili, ma e' altrettanto vero che Guidolin ha dimostrato di essere un ottimo allenatore. Nel momento in cui De Laurentiis dovra' sostituire un allenatore capace come Mazzarri, dovra' prendere il meglio e in Italia pens o che Guidolin sia il numero uno. Montella? Andra' a Udine e sostituira' proprio Guidolin che andra' al Napoli. Mazzarri, in questo giro, si guardera' intorno.

Tanti dicono che andra' alla Lazio, ma ci potrebbe essere anche un anno sabatico. E' un allenatore esigente e vorra' migliorare. I segnali che mi sono arrivati da Udine sono importanti: Guidolin merita una grande piazza come quella partenopea".

Lavezzi out, Napoli con Dzemaili-Cavani-Hamsik in attacco. In difesa largo a...


Tegola per Walter Mazzarri che, a due giorni da Napoli-Novara, in programma sabato sera al San Paolo, perde Ezequiel Lavezzi. Il Pocho, al termine dell'allenamento pomeridiano di oggi, ha lamentato un risentimento al retto femorale sinistro. Le sue condizioni verranno valutate nei prossimi giorni ma e' certo il suo forfait per dopodomani ed e' a rischio la sua disponibilita' anche per la trasferta di mercoledi' prossimo a Lecce. Hanno invece recuperato Hamsik, Gargano e Dzemaili, tutti alle prese in questi giorni con acciacchi vari, mentre Britos lamenta problemi intestinali e sara' valutato domani, nel corso della rifinitura in programma del pomeriggio.
Tirando le somme, Mazzarri (che deve rinunciare allo squalificato Pandev) dovrebbe proporre Dzemaili e Hamsik a ridosso di Cavani in attacco (meno probabile Vargas dall'inizio al posto dello svizzero), con i rientranti Zuniga e Maggio sulle corsie esterne e la coppia Gargano-Inler in mediana. In difesa, a meno di sorprese, largo ai 'titolarissimi' Campagnaro, Cannavaro e Aronica.

TUTTOSPORT - Maxi scambio con l'Udinese. Gargano, Insigne e Vargas per...


La strategia è duplice e bisognerà attendere la fine della stagione per decidere il tipo di mercato, se sarà nuovamente Champions oppure Europa League. In questa seconda ipotesi, ormai probabile, crescono le perplessità sulla permanenza sia di Mazzarri che dei tre tenori. Il pubblico di Napoli inizia a rassegnarsi all'idea di perdere almeno uno dei beniamini, qualora fallisse la rincorsa al terzo posto. La clausola rescissoria da 31 milioni rende Lavezzi vulnerabile agli assalti dei russi dell'Anhzi o dei francesi del Psg, mentre per Cavani si fanno calde le tentazioni di Manchester City, Chelsea e Juventus.

LINEA VERDE – Per l'attacco, in previsione di un addio pesante, arriveranno due rinforzi: il primo obiettivo è il colombiano Luis Muriel, in prestito al Lecce ma di proprietà Udinese, a cui De Laurentiis ha offerto 15 milioni. Nonostante l'amicizia, però, sarà dura convincere Pozzo. L'Udinese è pronta a resistere. A luglio per Guidolin è già pronta la coppia ideale dell'Udinese versione Europa: Di Natale-Muriel, il capocannoniere "storico" della squadra e il campioncino le cui movenze fanno tornare alla mente (a Cosmi e non solo) un certo Ronaldo. I Pozzo, infatti, hanno tutta l'intenzione di far maturare il 21enne in casa propria per un'altra stagione. Armero, Benatia e Asamoah potrebbero entrare in uno scambio con Gargano, Insigne e Vargas.

Fonte: TuttoSport

NAPOLI-NOVARA, PROBABILI FORMAZIONI


Per la 34esima giornata di Serie A il Napoli ospiterà al San Paolo il Novara. Gli azzurri dopo un lungo periodo di buio vogliono tornare a vincere. Mazzarri dovrà fare a meno di Lavezzi (infortunato) e Pandev (squalificato). Il tecnico toscano si affiderà al suo modulo tradizionale. In porta De Sanctis, difesa a tre con Campagnaro, Cannavaro e Aronica. A centrocampo coppia centrale formata da Gargano e Inler. Sugli esterni Maggio e Dossena. In attacco a dare da supporto a Cavani ci saranno Hamsik e Zuniga (in vantaggio su Vargas).

Nel Novara il tecnico Tesser dovrà fare a meno di molti giocatori, oltre allo squalificato Garcia, mancheranno anche Da Silva, Ludi, Jeda, Marianini e Ujkani. In forte dubbio anche Rigoni e Radovanovic. Il modulo adottato sarà il 5-3-2. In porta ci sarà Fontana. I tre difensori centrali saranno Lisuzzo, Centurioni e Paci. Nel ruolo di terzini agiranno Morganella e Gemiti. Centrocampo a tre formato da Pesce, Jensen e Porcari. In attacco coppia formata dall'ex Mascara e da Caracciolo.

Probabili formazioni:

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Inler, Dossena, Zuniga (Vargas), Hamsik, Cavani. All. Mazzarri

NOVARA (5-3-2): Fontana, Morganella, Lisuzzo, Centurioni, Paci, Gemiti, Pesce, Porcari, Jensen, Mascara, Caracciolo. All. Tesser

ARBITRO: Daniele Doveri di Roma

Vargas, una meteora da 11 milioni. Pare ci siano difetti di...


A quanto pare il Napoli ci è ricascato: prendere giocatori non proprio funzionali e presentarli come grandi rinforzi. Era accaduto con Jesus Datolo, presentato come il 'nuovo Giggs' dall'allora dg Marino e poi sbolognato in fretta e furia. Passando intanto da Sosa a Chavez si arriva a Eduardo Vargas, e la domanda è se il club azzurro rischia di arricchire la collezione di 'meteore'. Il giovane attaccante ha voglia di imporsi, ma si è subito reso conto che il calcio italiano non è quello sudamericano, e con Mazzarri è un'impresa trovare spazio e insidiare i 'titolarissimi'.

La concorrenza fa bene, ma intanto il cileno non si è mai visto: utilizzato poco e forse pure male, perché inserito negli ultimi dieci minuti. Spesso a risultato acquisito (diverse le sue apparizioni in clamorose sconfitte partenopee) e quindi in situazioni non facili. Ma se i vari Sosa, Hoffer, Ruiz e Dumitru, tutti scaricati da Mazzarri in tempi rapidi, erano scommesse pagate relativamente poco, Vargas è stato un investimento importante. Ben 11 milioni di euro sborsati da De Laurentiis: troppi, ad oggi, per un calciatore che non ha dato alcun apporto. La società racconta che il suo acquisto è funzionale al prossimo anno, ma intanto i difetti del giocatore traspaiono, in un modo o nell'altro.

Pare ci siano difetti di personalità: carattere ombroso, cappuccio calato in testa. In allenamento lo descrivono come un talento, in partita è impacciato. Il cileno reclama spazio già a partire da sabato con il Novara. Intende sbloccarsi al più presto. Un gol potrebbe aiutarlo soprattutto dal punto di vista psicologico. Non è facile entrare a gara in corso e, spesso, in situazioni disperate. Però, per evitare di essere la più costosa delle meteore, è necessario che Vargas dimostri le proprie qualità anche quando viene impiegato poco. Ha ancora tempo a disposizione, meglio che si dia una mossa, e alla svelta.

Ag. Hamsik: "Marek ha firmato fino al 2016. Siamo soddisfatti"


Jurai Venglos, agente del centrocampista azzurro Marek Hamsik ha rilasciato alcune dichiarazioni tramite il sito ufficiale del calciatore slovacco. Ecco quanto tradotto da AreaNapoli.it: "Marek ha firmato un nuovo contratto con il club. Sul contenuto del nuovo contratto eravamo d'accordo con il Napoli dallo scorso autunno. Entrambe le parti sono soddisfatte, il nuovo accordo scadrà nel 2016".

giovedì 19 aprile 2012

TS: "Il Napoli ha offerto 15 mln per Muriel. Udinese-Napoli, si profila un maxi scambio"


La strategia è duplice e bisognerà attendere la fine della stagione per decidere il tipo di mercato, se sarà nuovamente Champions oppure Europa League. In questa seconda ipotesi, ormai probabile, crescono le perplessità sulla permanenza sia di Mazzarri che dei tre tenori. Il pubblico di Napoli inizia a rassegnarsi all’idea di perdere almeno uno dei beniamini, qualora fallisse la rincorsa al terzo posto. La clausola rescissoria da 31 milioni rende Lavezzi vulnerabile agli assalti dei russi dell’Anhzi o dei francesi del Psg, mentre per Cavani si fanno calde le tentazioni di Manchester City, Chelsea e Juventus.

LINEA VERDE – Per l’attacco, in previsione di un addio pesante, arriveranno due rinforzi: il primo obiettivo è il colombiano Luis Muriel, in prestito al Lecce ma di proprietà Udinese, a cui De Laurentiis ha offerto 15 milioni. Nonostante l’amicizia, però, sarà dura convincere Pozzo. L’Udinese è pronta a resistere. A luglio per Guidolin è già pronta la coppia ideale dell’Udinese versione Europa: Di Natale-Muriel, il capocannoniere “storico” della squadra e il campioncino le cui movenze fanno tornare alla mente (a Cosmi e non solo) un certo Ronaldo. I Pozzo, infatti, hanno tutta l’intenzione di far maturare il 21enne in casa propria per un’altra stagione. Armero, Benatia e Asamoah potrebbero entrare in uno scambio con Gargano, Insigne e Vargas.

CdS - Allarme centrocampo: chi affianca Inler?

Allarme a centrocampo. Suona, lieve ma suona: perché dopo Dzemaili, ieri anche Gargano s’è unito al gruppo dei sofferenti. Di quelli che lamentano problematiche fisiche da valutare quotidianamente. Fino a venerdì, fino alla vigilia della partita in programma sabato con il Novara.
DA VALUTARE - E allora, l’ultima novità. Quella relativa al centrocampista uruguaiano: ieri non s’è allenato, Gargano, ma la sua disponibilità non è ancora a grande rischio. Il problema? Un acciacco rimediato nella partitella in famiglia andata in scena martedì a Castelvolturno, che ieri s’è fatto sentire con qualche strascico fastidioso che gli ha impedito di allenarsi insieme con il resto del gruppo. Una novità di giornata che ha ovviamente seminato qualche dubbio e qualche perplessità in merito alla composizione della formazione che Mazzarri dovrà schierare con il Novara: allo stato attuale, l’unico centrocampista a totale disposizione è Inler.
LA SCELTA - Oltre a Gargano, infatti, anche Dzemaili è lì a sciorinare smorfie che lasciano intendere problematiche di carattere fisico non ancora superate: la caviglia, il suo dilemma. Suo e di Mazzarri: gli esami strumentali cui è stato sottoposto hanno dato esito negativo, escludendo complicazioni, ma anche in questo caso le sue condizioni andranno valutate giorno per giorno. Di certo, a giocare a favore del tecnico, e dunque del Napoli, c’è il tempo: tra oggi e domani, stringendo un po’ i denti, sarà possibile recuperarli. Recuperare entrambi e dunque dare all’allenatore quantomeno la possibilità di scelta tra i due: chi sta meglio, chi darà più garanzie e maggiore affidabilità, affiancherà Inler nella coppia mediana che sabato scenderà in campo al San Paolo.
FONTE: CORRIERE DELLO SPORT

I titolarissimi in campo per tentare di riprendersi la Champions


Ci sono notti che regalano incubi, notti come quelle in cui si è infilato il Napolidopo sette mesi a dare spettacolo e a sentirsi una grande squadra. Per Mazzarri e il suo gruppo il sesto posto e la zona Champions distanti sempre sei punti, sono una svolta brusca che obbliga a un approccio mentale inedito con le prossime gare e con l'idea di un campionato che sfugge di mano dopo aver raccolto applausi e dopo aver creduto di poter ripetere i brillanti risultati dello scorso anno. "Noi non molliamo e non pensiamo che l'obiettivo sia sfuggito - dice Inler, a cui spetta il compito di dare la sensazione che l'ottimismo regni sovrano - Vincere tutte e sei le partite? Io dico che noi dobbiamo pensare a vincere per prima cosa la gara col Novara. Poi agli altri match pensiamo dopo". Il momento-no del Napoli (cinque partite senza vittorie) è roba da crisi esistenziali. Non c'è bisogno, dunque, dei proclami dello svizzero. Che, infatti, non ne fa. "Stiamo lavorando per tornare al top, questa pausa c'è servita, abbiamo tirato il fiato e preso l'occasione per parlare tra di noi, di confrontarci: siamo reduci da un periodo non brillante, ma non siamo stanchi. Noi abbiamo il dovere di chiudere la stagione dando il massimo". Inler non è l'uomo giusto per attendersi parole tipo "le vinceremo tutte" oppure "la Coppa Italia sarà nostra". Al contrario: preso atto che le ultime tre sconfitte consecutive hanno dilapidato una rincorsa formidabile, assai prudentemente cerca di rianimare le speranze dei tifosi. "Ci aspettano delle sfide importanti, a cominciare da quella di sabato sera: mi impegnerò in ogni partita come se fosse una finale. E con me tutti i miei compagni. Ma alla finale vera, quella di Coppa Italia, penserò solo dopo l'ultimo minuto di campionato". Ammette che per lui e tutti gli altri è stato dannatamente difficile convivere con il ricordo dell'eliminazione con il Chelsea: "Siamo arrivati a un passo da un sogno, l'abbiamo sfiorato e ci siamo rimasti male - spiega ancora l'ex udinese - È stata colpa dell'inesperienza. L'eliminazione ha lasciato il segno. Per me come per tutti, il palcoscenico della Champions è il massimo ed è ovvio che vogliamo ritornarci". Di più non si lascia sfuggire prima di lasciare la conferenza e tuffarsi nell'allenamento del pomeriggio, uno dei pochi aperti anche alla stampa. Osservati speciali nella seduta di ieri Maggio e Lavezzi, sui cui tempi di recupero c'è grande ottimismo. Il Pocho si allena regolarmente con il gruppo mentre l'esterno della Nazionale di Prandelli pare aver completamente superato il problema muscolare che lo ha costretto a uscire a metà del primo tempo allo Stamford Bridge, condizionando poi l'impiego nelle settimane successive. E senza Maggio è un altro Napoli. Come è un altro Napoli se non c'è Cavani: il turnover a cui pensava Mazzarri per la gara di Lecce poi saltata, è il segnale di un uruguiano che ha bisogno di essere gestito in questo finale di campionato. Tra impegni con la sua nazionale e quelli con il Napoli, il Matador non si ferma da quasi due anni. Mazzarri col Novara si affida ai titolarissimi, che poi sono anche i suoi uomini di fiducia: anche se magari qualche perplessità continuerà ad averla, soprattutto sull'impiego in difesa di Britos. In realtà tempo per riflettere e valutare non ne resta, e il tecnico del Napoli deve mettere la sua capacità di allenatore di uomini agendo d'istinto. A centrocampo s'affiderà a Gargano che certo non attraversa il suo periodo migliore ma è quello che dà maggiori garanzie. Il Napoli deve trovare il modo per fermare la slavina che ha portato la squadra a cambiare status, ritrovandosi a interpretare nuovamente il ruolo di inseguitore dopo aver quasi completato la rimonta dopo il pari con l'Udinese. E l'unica speranza è quella di non sbagliare più nulla. Anche senza avere la garanzia che possa bastare. C'è da vedere, d'ora in poi, il risultato non solo della Lazio e dei friulani, ma anche di Roma e Inter che d'un tratto, nel momento più delicato della stagione sono piombate addosso al Napoli nella bagarre per il terzo posto. Sabato arriva il Novara: per il Napoli sarà solo una partita da vincere assolutamente per non ritrovarsi fuori dai giochi

Fonte: Il Mattino

IL MATTINO - Vargas nel mirino dello Sporting Lisbona


Edu Vargas, arrivato a gennaio e pagato oltre 11 milioni di euro, ha trovato degli estimatori in Portogallo: infatti, al Napoli sarebbe giunta in queste ore un'offerta importante per l'ex Universidad de Chile. A chiedere notizie di Turboman, lo Sporting Lisbona che vorrebbe dare al calciatore quella fiducia necessaria per farlo esplodere definitivamente. Ovvio che, vista la cifra investita pochi mesi fa, appare difficile che il Napoli possa dare in prestito il talento sudamericano che fino ad adesso ha avuto davvero poche chance per poter mostrare le proprie doti. Con l'Universidad, nell'ultima stagione, Vargas è stato capocannoniere nella Copa Sudamericana.

Fonte: Il Mattino

Rosati da Palazzi per alcune partite del Lecce sotto inchiesta: "Mister sono tranquillo, con questa storia non c'entro nulla"


l procuratore federale Stefano Palazzi ha intensificato il programma degli interrogatori di calciatori, dirigenti e allenatori per tentare di fare luce sulle partite sospette degli ultimi tre campionati. Domani ascolterà un attuale tesserato del Napoli, il portiere Antonio Rosati, acquistato nella scorsa estate per 3 milioni dopo la salvezza del Lecce, per ricoprire il ruolo di vice-De Sanctis. Rosati verrà sentito proprio come ex della squadra giallorossa per fornire chiarimenti su una serie di partite su cui è stata puntata l’attenzione dei magistrati di Cremona e di Lecce, oltre che della Procura federale, dopo le rivelazioni di alcuni «pentiti», a cominciare dall’ex difensore del Bari, Andrea Masiello, che disse di aver ricevuto 300mila euro per un autogol nel derby al San Nicola. Oggi sarà ascoltato un ex compagno di Rosati, Corvia, che era stato chiamato in causa già nell’inchiesta «Last Bet». Rosati, attualmente indisponibile per infortunio (il vice di De Sanctis è Colombo), ha dichiarato ai dirigenti del Napoli e al tecnico Mazzarri di essere assolutamente tranquillo dopo i riferimenti fatti da alcuni «pentiti» a lui e ad altri giocatori del Lecce per le partite del campionato 2010-2011. Il procuratore Palazzi ha firmato ieri un nuovo elenco di audizioni, inserendo il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, chiamato pesantemente in causa da Carobbio e Gervasoni per alcune partite della squadra toscana nella scorsa stagione. A Roma, dopo la chiusura dell’indagine dei pm di Napoli e la trasmissione degli atti, si recherà Matteo Gianello, che è tuttora tesserato per una squadra dilettantistica della provincia di Verona. Portiere del Napoli dal 2004 al 2011, ha dichiarato ai magistrati napoletani di aver chiesto a Cannavaro e Grava di «collaborare» a una combine per la partita giocata in casa della Samp il 16 maggio 2010 e vinta dai blucerchiati per 1-0. Cannavaro e Grava, secondo il racconto di Gianello, rifiutarono sdegnati, tuttavia per i due difensori potrebbe scattare l’omessa denuncia perché non si rivolsero alla Procura federale. Rischia anche il Napoli per responsabilità oggettiva. Su questa partita e su quella del torneo successivo contro l’Inter (1-1), su cui sono in corso accertamenti da parte della Procura napoletana, i dirigenti non hanno fatto commenti e l’avvocato Mattia Grassani è in attesa di eventuali segnali da parte dei magistrati o di Palazzi. È arrivata la reazione del procuratore di Grava e Cannavaro. «Sono due ottimi professionisti e la loro serietà è al di sopra di qualsiasi sospetto. Se vi fosse stato il minimo contatto, non avrebbero esitato a denunciare nel loro interesse e nell’interesse del Napoli. Purtroppo nel nostro mondo ci sono millantatori», ha sottolineato Enrico Fedele

mercoledì 18 aprile 2012

CdS: "Zuniga-Dossena, amici contro"


Ha qualcosa da farsi perdonare, Juan Camilo Zuniga. Sulla sua coscienza, infatti, pesa come un sasso quel cartellino rosso rimediato negli ultimi minuti della partita con la Juve: gomitata a Chiellini e due giornate fermo. Ecco, ricomincia da qui il colombiano tutto corsa e tocchi, tutto velocità e rientri sul destro, il piede che ha più confidenza col pallone.
RIPARTE - Ricomincia da qui, ma anche dalla fascia di sinistra. Quella che è stata il suo tormento, ma anche la sua grande chance in maglia azzurra. Lui, infatti, da quella parte non aveva mai giocato e neppure pensava di saperci fare. In gioventù aveva fatto il delantero, l’attaccante; nella sua testa c’era il sogno di diventare un grande goleador e invece, non ancora ventenne, si ritrovò a giocare da terzino sulla fascia. Quella destra. E poi avanti così, sino a quando Mazzarri non si ficcò in testa che quel ragazzo avrebbe potuto giocare anche dall’altra parte. Ebbene, una scommessa vinta, quella dell’allenatore. Perché Zuniga non soltanto è diventato alternativa buona per tutte e due le fasce, ma, messa la freccia, ha addirittura sorpassato Dossena, che pure era il padrone designato del lato mancino.
MINUTI SIGNIFICATIVI - Numeri alla mano, infatti, tra campionato e coppe, Zuniga ha messo insieme più minuti: 2.690 contro 2.546. Una manciata, certo, ma significativa. Perché? Perché, e questo può sembrare addirittura un paradosso, il colombiano prelevato dal Siena come controfigura di Maggio e, quindi, come esterno portato più all’offesa che al contenimento, spesso – e soprattutto in Champions League – invece, s’è fatto preferire a Dossena perché più disposto dell’altro al gioco di difesa. Insomma: prima a sinistra lui che è destro spiccicato e poi pure in difesa, lui che in passato è stato apprezzato soprattutto per la propensione ad attaccare. Zuniga e il suo rovescio, dunque. Con Mazzarri che inventandosi un giocatore nuovo, l’ha anche arricchito e completato. Ed è questo Zuniga, non più col gomito alto e cattivo, ma con la voglia di riprendersi un ruolo da protagonista, quello che torna per aiutare il Napoli ad uscire dal brutto tunnel di sconfitte nel quale s’è infilato.
FONTE: CORRIERE DELLO SPORT

Caso Gianello, De Laurentiis pensa ad un chiarimento pubblico


Nessun commento ufficiale, ma Aurelio De Laurentiis ha capito di dover alzare la guardia. I rumors intorno alla posizione dell'ex terzo portiere del Napoli, Matteo Gianello, non sono una novità e non hanno sorpreso il numero uno azzurro, al corrente da tempo della esistenza di un'indagine. Il clamore assunto dalla vicenda, superiore probabilmente alla sua reale gravità, ha suggerito però al presidente di fare ieri il punto della situazione con i suoi legali. De Laurentiis, prima di cominciare la sua trasferta in Cina (dal 20 al 30 aprile), valuta anche l'eventualità di chiarire la posizione del Napoli con una dichiarazione pubblica. Per sgombrare così il campo da qualunque genere di illazione. Ma è più probabile che prevalga alla fine la linea del basso profilo e del silenzio, per non interferire con l'inchiesta in corso. Il club azzurro è sicuro di non aver niente da temere. No comment pure da Cannavaro e Grava, tirati in ballo da Gianello. I due difensori, nelle sedi competenti, hanno già negato le richieste indecenti dall'ex compagno.

Fonte: Repubblica

IL MATTINO - Bufera sulla Serie A: Lazio, Napoli e Udinese fuori dall'Europa?


Una bufera. È quella che nuovamente si abbatterà sul calcio italiano, ma con una violenza superiore a quella provocata dalla prima inchiesta sulle scommesse, aperta dieci mesi fa dalla Procura di Cremona, l'operazione "Last Bet" che vede come principali imputati due ex nazionali, Beppe Signori e Cristiano Doni. L'indagine sui malaffari del pallone si è allargata, attento è il lavoro dei pm di Napoli e Bari, come quello del procuratore federale Stefano Palazzi, che cerca di accelerare i tempi. I primi deferimenti potrebbero arrivare entro fine aprile affinchè i primi processi possano cominciare in maggio. Il presidente federale Giancarlo Abete ha chiesto massima celerità e, ovviamente, massima fermezza nei confronti di società e tesserati. Calciatori, tecnici e dirigenti da settimane sfilano davanti ai pm di Bari, Cremona e Napoli e ai collaboratori del procuratore federale. I possibili reati Al momento vi sono accertamenti in corso su 12 società di serie A, dall'Atalanta all'Udinese. Ma altre, anche di altissimo livello (escluse Juve e Milan in lotta per lo scudetto 2012), potrebbero essere chiamate in causa perchè ampio materiale i pentiti Carlo Gervasoni e Andrea Masiello hanno fornito agli inquirenti, spesso però riferendo discorsi ascoltati nel giro degli scommettitori, "bande" dell'Est europeo o dell'Asia. Ad esempio, Gervasoni, ex difensore del Piacenza, ha chiamato in causa Massimo Mezzaroma, il presidente del Siena, per una presunta combine con il Modena nello scorso campionato. Per omessa denuncia (quella che può riguardare i difensori del Napoli, Cannavaro e Grava, che non denunciarono la "richiesta" di Gianello prima di Samp-Napoli) e responsabilità oggettiva c'è il rischio di penalizzazioni per molte società. E quelle che sono in corsa per un posto in Europa rischiano di perderlo perchè l'Uefa è stata chiara: non saranno ammessi club condannati per illecito sportivo. La sferzata di Petrucci Da tempo, non soltanto per il caso-scommesse, le società chiedono di cancellare il principio della responsabilità oggettiva. Ma il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha ribadito: "Spero che nell'assemblea di Lega di venerdì un presidente si alzi in piedi e chieda di togliere dall'ordine del giorno il punto sulla modifica della responsabilità oggettiva. Non sarà rivista, è uno dei capisaldi dello sport, non solo italiano, e poi serve l'approvazione del Coni". La proposta è stata avanzata da Claudio Lotito, presidente della Lazio, che in seguito alla condanna per Calciopoli dovrebbe lasciare l'incarico di consigliere di Lega e consigliere della Figc. Proprio la Lazio è uno dei club che rischia di più. Due suoi giocatori rappresentativi, Mauri e Brocchi, sono stati interrogati venerdì scorso dalla Procura federale. Ci sono ombre su due partite del finale dello scorso campionato, quelle contro il Genoa e la Lazio, vinte dai biancocelesti - in corsa per il terzo posto in classifica - con lo stesso punteggio, 4-2. Palazzi dovrà ascoltare i tesserati del Napoli, Cannavaro e Grava, e l'ex tesserato azzurro Gianello sull'ultima partita del campionato 2009-2010, persa in casa della Samp per 1-0, mentre per una precedente gara - quella persa in casa contro il Parma, presente a bordocampo il figlio del boss Lorusso - gli accertamenti non avrebbero evidenziato coinvolgimenti diretti di calciatori. L'Udinese, altra candidata alla Champions, è stata chiamata in ballo da Masiello per la partita contro il Bari: il calciatore dell'Atalanta ha fatto anche i nomi di due nazionali, gli attuali juventini Bonucci e Pepe. Lotta per la B. Penalizzata di 6 punti nella scorsa estate, l'Atalanta rischia perchè suoi tesserati potrebbero essere stati coinvolti nella "manipolazione" della partita contro il Padova. La posizione di altre tre società - Bologna, Lecce e Siena - potrebbe essersi aggravata agli occhi degli inquirenti federali dopo le rivelazioni di Gervasoni e Masiello: tra i giocatori chiamati in causa il capitano rossoblu Di Vaio e il difensore Portanova. Il Lecce, che sta generosamente tentando di assicurarsi la salvezza sul campo, è nel mirino per quel derby con il Bari, diventato uno dei casi più scottanti del campionato 2010-2011 perchè Masiello ha dichiarato di aver ricevuto 230mila in contanti per aggiustare la partita al San Nicola, commettendo un clamoroso autogol. Accertamenti erano stati effettuati anche sulla terz'ultima partita dello scorso campionato, persa dal Napoli per 2-1: il primo gol dei giallorossi venne segnato da Corvia, poi coinvolto nell'inchiesta di Cremona.

Fonte: Il Mattino

Gianello e il calcioscommesse: nel mirino anche un video di Napoli-Inter


Si agita a bordo campo, non fa che parlare al telefono, guarda l'orologio, un po' si ferma e un po' si dimena, ma non si rivolge mai i suoi compagni di squadra, non accenna neppure a un tentativo di dialogo con uno degli undici in campo. Eccolo Matteo Gianello, nella penultima giornata del campionato scorso – 15 maggio 2011, stadio San Paolo – il Napoli affronta l'Inter e le cose vanno bene a tutti: uno a uno, il club azzurro è matematicamente in Champions. Una partita nota alla Procura di Napoli, non fosse altro perchè il filmato dell'incontro casalingo degli azzurri è stato acquisito dai pm che indagano su ipotesi di combine, su presunte scommesse dentro e fuori gli spalti del San Paolo. Inchiesta alle battute finali, centrale la posizione di Matteo Gianello, l'ex portiere del Napoli ascoltato in Procura nel corso di un'inchiesta per frode sportiva. È stato intercettato ed è stato posto con le spalle al muro: lui, ascoltando la sua voce, ha fornito delle ammissioni. La prima riguarda un presunto tentativo di combine per Sampdoria-Napoli (1-0) del 16 maggio del 2010: l'ex calciatore Silvio Giusti avrebbe chiesto informazioni sulla gara, "ricordo che Giusti mi prospettò la possibilità di ricompensare i compagni che avessero aderito alla richiesta (di rendere maggiormente sicuro il risultato della partita a favore della Sampdoria) con somme di denaro", ha spiegato Gianello ai pm in un interrogatorio in parte ricostruito ieri dalla Gazzetta dello Sport. Un passaggio decisivo, perchè qui Gianello chiama in causa due compagni di squadra:"Mi rivolsi a Paolo Cannavaro e a Grava e a nessun altro, che diedero immediatamente e con estrema decisione una risposta negativa: si mostrarono addirittura risentiti". Un punto privo di rilievi penali, che però potrebbe aprire un discorso differente sul piano della giustizia sportiva: se fosse vero il racconto fatto da Gianello ai pm, Cannavaro e Grava rischiano l'accusa di omessa denuncia e per il Napoli (che nella vicenda penale è parte offesa di eventuali tentate combine) si aprirebbe un discorso legato alla responsabilità oggettiva.

Ma agli atti dell'inchiesta non c'è solo la versione di Gianello, dal momento che in questa storia sono stati sentiti come testimoni anche Paolo Cannavaro, Gianluca Grava e Giuseppe Mascara. Cosa hanno raccontato ai pm? Cannavaro e Grava hanno negato l'episodio, sostengono di non ricordare neppure la circostanza e sono pronti a ripetere la stessa versione anche dinanzi agli organi disciplinari. Più o meno stessa posizione da parte di Mascara, che viene tirato in ballo sempre da parte di chi era interessato a conoscere lo stato di forma degli ex compagni del Catania. Parole in codice, a voler riascoltare le clip audio della Procura. Come quelle di Napoli-Inter dello scorso 15 maggio: qui, quando Cossato dice "nove o undici fighe", si riferisce alla disponibilità sondata di nove-undicesimi dell'Inter; poi, quando si parla di "camere a cinque o a dieci stelle", ci si riferisce a cinque o diecimila euro. Ma non c'è solo Gianello sotto inchiesta a Napoli. Per mesi sono state studiate le mosse di Silvio Giusti, Michele e Federico Cossato (tutti ex giocatori e amici di Gianello), in uno scenario che ha riguardato diversi match degli azzurri. C'è stata attenzione anche su Lecce-Napoli (2-1) dello scorso anno, sulla sconfitta che fece infuriare De Laurentiis e prima ancora lo stesso Cavani, il bomber che voleva segnare a tutti i costi e che venne espulso in preda a uno scatto di ira per l'andamento della squadra azzurra.

Fonte: Il Mattino

Caso Gianello, Cannavaro e Grava rischiano una squalifica ed il Napoli una penalità in classifica


i fu un tentativo di combine in Sampdoria-Napoli. Lo raccontò Matteo Gianelloai magistrati in un interrogatorio di fine dicembre e adesso gli azzuri tremano, anche se la gara non fu truccata perchè, secondo le dicharazioni dell'ex portiere azzurro, Mascara e Cannavaro non vollero combinare la partita.

Le indagini sul Napoli, da parte del pm Melillo che si occupa dei reati da stadio, si riferiscono anche a Lecce-Napoli dello scorso anno, finita 2-1 per i salentini (proprio la settimana prima del derby truccato di Bari). Ai magistrati non piace qualche intercettazione di Gianello.

Silvio Giusti, ex calciatore del Chievo, chiese a Gianello anche informazioni su gare come Brescia-Catania e Bologna-Parma, fino ad arrivare al fatidico Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010 per la quale Gianello parlò con Cannavaro e Grava che secondo il verbale del portiere risultano contrariati. Adesso, però, i due difensori del Napoli rischiano la squalifica per omessa denuncia e il Napoli la penalizzazione per responsabilità oggettiva.

Di Marzio: "Apre il Supermercato: Juve e Napoli tra Muriel e Farfan, Azzurri vigili su Chivu ed in contatto per il portiere"


Rinnovi e rinforzi. La Juve si prepara ad un'estate calda di mercato, studiando piani e strategie per il ritorno in Champions. Intanto, pero', allunga il contratto a Quagliarella (fino al 2015) e fissa un appuntamento con Buffon. A Vinovo, si è visto il suo agente Martina: un caffè con Marotta, la decisione di ritrovarsi a fine stagione per discutere del prolungamento, la scadenza attuale è fissata nel 2013. Rinnovi e rinforzi, il prossimo sarà Pogba, la telenovela sta per finire. L'accordo con il francesino è stato raggiunto da tempo (1,2 milioni più bonus a stagione per 5 anni), lo United ha fatto di tutto per trattenerlo ma ormai si è arreso, manca solo l'ufficialità. Dall'Inghilterra, un'altra voce: anche la Juve sarebbe interessata a Drogba. Inutile cercare conferme, arrivano solo smentite, non è comunque da escludere che a Torino abbiano davvero chiesto informazioni sulle trattative impostate da Pierre Frelot, l'agente dell'ivoriano. Lo vogliono in Cina, spingono dall'America, proprio da New York dove Bruce Arena preferirebbe lui a Del Piero. Drogba o non Drogba, Conte ha chiesto due attaccanti, un centrocampista e un esterno, il mercato sarà scoppiettante. Ma anche giovane: l'idea è di prendere uno tra Destro e Gabbiadini, intriga Muriel ma l'Udinese non ci sente. Paratici, poi, è sempre vigile su Farfan, in scadenza con lo Schalke 04 e nel mirino anche del Napoli. Il peruviano non fa impazzire, ma fa parte di quella lista di possibili alternative che non sono ancora state scartate, meglio quindi tenere i radar sempre accesi. Il Milan risponde bloccando Acerbi e ripensando a Tevez, senza trascurare affatto Balotelli. Per il difensore ci siamo quasi, l'operazione è stata impostata così: prestito con diritto di riscatto dal Genoa, Preziosi ha evidentemente intenzione di riscattare l'intero cartellino dal Chievo. Tevez e Balo restano sempre nei pensieri di Galliani, al momento giusto ripartiranno i tormentoni. Il Milan sta monitorando anche il mercato dei portieri, forse perché il contratto di Roma è in scadenza. D'Amico ha proposto il nazionale giapponese, Kawashima, mentre nel database rossonero c'è il nome di Renè Adler, in scadenza con il Bayer Leverkusen. I tedeschi gli hanno offerto un quadriennale a 2,7 milioni l'anno ma lui ha detto no perché vorrebbe giocare in Italia. E'rientrato adesso da un infortunio, gli emissari di via Turati hanno ricominciato a controllarlo, qualche contatto c'è stato anche con Napoli eRoma. A proposito, mentre scrivo mi arriva una soffiata sui giallorossi: nel mirino di Baldini e Sabatini ci sarebbe l'americano Dempsey, centrocampista del Fulham e degli Usa, forse il miglior prodotto attuale dal calcio statunitense insieme a Bradley. Di Benedetto vorrebbe fare un colpo dalle sue parti, il profilo sarebbe perfetto, anche perché il suo contratto scade nel 2013. Le prime verifiche confermano l'interesse, il centrocampista è stato seguito a lungo, adesso l'ipotesi si sarebbe raffreddata, forse per la concorrenza dell'Arsenal. La Roma guarda anche in Brasile, tanti nomi (Arouca e Felipe Anderson del Santos, Adryan del Flamengo), per adesso poche conferme. Più facile puntare gli occhi su un difensore tedesco: i più seguiti sono Subotic, Hummels e Howedes. E l'Inter? Il ritorno di Eto'o è suggestivo ma impraticabile, non ci sono margini concreti. Come invece Kolarov, un corteggiamento mai realmente finito. Dipenderà anche dal possibile rinnovo di Chivu, giovedì dovrebbe esserci un appuntamento con gli agenti del romeno, il Napoli vigila. Kolarov intanto è stato visto a Roma negli ultimi giorni, qualche ora di vacanza, il ritorno in Italia lo intriga e il City non si opporrebbe, vedremo se entrerà in scena anche il Milan. Raffica finale: l'Udinese è su Willians del Flamengo (seguito da Gerolin, costo elevato) e l'Atalanta prova ad inserirsi su Dybala dell'Instituto de Cordoba, seconda divisione argentina, visionato recentemente anche dal Palermo. Costa 4 milioni, una bella cifra. Per una bella storia, ancora tutta da scrivere.

La Procura accusa: "Perchè non fu denunciato Gianello?". Spuntano altre e e quel rosso a Cavani...

Si agita a bordo campo, non fa che parlare al telefono, guarda l’orologio, un po’ si ferma e un po’ si dimena, ma non si rivolge mai i suoi compagni di squadra, non accenna neppure a un tentativo di dialogo con uno degli undici in campo. Eccolo Matteo Gianello, nella penultima giornata del campionato scorso - 15 maggio 2011, stadio San Paolo - il Napoli affronta l’Inter e le cose vanno bene a tutti: uno a uno, il club azzurro è matematicamente in Champions. Una partita nota alla Procura di Napoli, non fosse altro perché il filmato dell’incontro casalingo degli azzurri è stato acquisito dai pm che indagano su ipotesi di combine, su presunte scommesse dentro e fuori gli spalti del San Paolo. Inchiesta alle battute finali, centrale la posizione di Matteo Gianello, l’ex portiere del Napoli ascoltato in Procura nel corso di un’inchiesta per frode sportiva. È stato intercettato ed è stato posto con le spalle al muro: lui, ascoltando la sua voce, ha fornito delle ammissioni. La prima riguarda un presunto tentativo di combine per Sampdoria-Napoli (1-0) del 16 maggio del 2010: l’ex calciatore Silvio Giusti avrebbe chiesto informazioni sulla gara, «ricordo che Giusti mi prospettò la possibilità di ricompensare i compagni che avessero aderito alla richiesta (di rendere maggiormente sicuro il risultato della partita a favore della Sampdoria) con somme di denaro», ha spiegato Gianello ai pm in un interrogatorio in parte ricostruito ieri dalla Gazzetta dello Sport. Un passaggio decisivo, perché qui Gianello chiama in causa due compagni di squadra: «Mi rivolsi a Paolo Cannavaro e a Grava e a nessun altro, che diedero immediatamente e con estrema decisione una risposta negativa: si mostrarono addirittura risentiti». Un punto privo di rilievi penali, che però potrebbe aprire un discorso differente sul piano della giustizia sportiva: se fosse vero il racconto fatto da Gianello ai pm, Cannavaro e Grava rischiano l’accusa di omessa denuncia e per il Napoli (che nella vicenda penale è parte offesa di eventuali tentate combine) si aprirebbe un discorso legato alla responsabilità oggettiva. Ma agli atti dell’inchiesta non c’è solo la versione di Gianello, dal momento che in questa storia sono stati sentiti come testimoni anche Paolo Cannavaro, Gianluca Grava e Giuseppe Mascara. Cosa hanno raccontato ai pm? Cannavaro e Grava hanno negato l’episodio, sostengono di non ricordare neppure la circostanza e sono pronti a ripetere la stessa versione anche dinanzi agli organi disciplinari. Più o meno stessa posizione da parte di Mascara, che viene tirato in ballo sempre da parte di chi era interessato a conoscere lo stato di forma degli ex compagni del Catania. Parole in codice, a voler riascoltare le clip audio della Procura. Come quelle di Napoli-Inter dello scorso 15 maggio: qui, quando Cossato dice «nove o undici fighe», si riferisce alla disponibilità sondata di nove-undicesimi dell’Inter; poi, quando si parla di «camere a cinque o a dieci stelle», ci si riferisce a cinque o diecimila euro. Ma non c’è solo Gianello sotto inchiesta a Napoli. Per mesi sono state studiate le mosse di Silvio Giusti, Michele e Federico Cossato (tutti ex giocatori e amici di Gianello), in uno scenario che ha riguardato diversi match degli azzurri. C’è stata attenzione anche su Lecce-Napoli (2-1) dello scorso anno, sulla sconfitta che fece infuriare De Laurentiis e prima ancora lo stesso Cavani, il bomber che voleva segnare a tutti i costi e che venne espulso in preda a uno scatto di ira per l’andamento della squadra azzurra

martedì 17 aprile 2012

VIDEO - Hamsik: "Il mster ci ha spiegato che vuole fare, la famiglia Hamsik è napoletana"



Avv. Chiacchio: "Calcioscommesse, ecco cosa rischia il Napoli"


Eduardo Chiacchio, esperto in diritto sportivo, è intervenuto nel corso di Radio Goal, su Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da AreaNapoli.it: "Il Napoli rischia una penalizzazione in classifica per il tentativo di illecito da parte del proprio tesserato Gianello. Posso però rassicurare i tifosi sull'entità della penalizzazione. Con il Benevento prendemmo appena 2 punti. Credo che possa essere cosi anche per gli azzurri. Per l'omessa denuncia, invece, la società di De Laurentiis rischia solo un'ammenda. Nell'ultimo processo sul calcioscommesse, la giustizia sportiva ha diviso l'illecito a vincere da quello a perdere. Il primo caso, e questo sembrerebbe essere il caso del Napoli, è sanzionabile in modo molto tenue. Sarà un'estate caldissima, molto più di quella dello scorso anno".

"Napoli è stupenda, amo questa maglia. Resterò"

"Amo Napoli e voglio restarci il più a lungo possibile". E' una vera e propria dichiarazione d'amore quella diMarek Hamsik, protagonista di una serata di solidarietà in città. Il centrocampista azzurro è stato ospite al Teatro Acacia nel corso di un concerto-spettacolo di beneficenza per raccogliere fondi in favore della Lega italiana fibrosi cistica. "Sono contento di partecipare a questa serata - ha detto Hamsik - e ad un evento di solidarietà molto importante".
FUTURO - Lo slovacco ha poi confermato il suo feeling con l'ambiente azzurro: "Napoli è stupenda, amo questa maglia, sono felice e voglio rimanere in questa città più a lungo possibile. Ho ancora cinque anni di contratto e la mia famiglia ormai è napoletana".
PRESENTE - Oltre che sul futuro, Hamsik ha dimostrato di avere le idee chiare anche sul presente: "Dopo queste tre sconfitte adesso vogliamo rialzarci. Siamo carichi e vogliamo tornare a fare bene, Mazzarri ci ha spiegato cosa fare e adesso tocca a noi. Lotteremo fino alla fine per il terzo posto, mancano ancora sei partite e ci sono molti punti in palio".
FONTE: CORRIEREDELLOSPORT.IT

CORRIERE - L'infortunio di Donadel è stato pagato a caro prezzo


Succede: e, a quel punto, c'è poco da fare. L'emergenza a centrocampo diviene di routine immediatamente, a settembre, quando Marco Donadel, il mediano prelevato dalla Fiorentina a parametro zero per sostituire Pazienza, è costretto a fermarsi. A quel punto, restano per il turn-over di una stagione ricca e abbondante, Dzemaili, Gargano ed Inler; e poi c'è la soluzione Hamsik, che può scalare sulla linea dei centrocampisti.Ad un certo punto, gennaio, sembra che Donadel stia per tornare, e ciò frena ogni idea di intervento sulla sessione suppletiva di mercato: ma l'ex viola è costretto ad arrendersi e a sottoporsi addirittura ad un intervento chirurgico in Germania.

Restano i soliti tre e nelle ultime settimane, complici il ko di Maggio (fuori a Londra, rientro con la Juventus e di nuovo acciaccato dopo appena 25 minuti) e la squalifica di Zuniga (due turni, per condotta scoretta a Torino) e quella di Gargano (per lui niente trasferta contro la Lazio in quella sorta di "spareggio" per il terzo posto), bisogna inventarsi qualcosa: Mazzarri si ritrova a dover fronteggiare la flessione tecnico, tattica e anche mentale con l'organico ridimensionato, ha un solo esterno naturale a sinistra (Dossena); cambia il modulo (è praticamente inedita la difesa a quattro di Roma), oppure rimescola le carte, tentando di osare con un Hamsik in mezzo al campo (ruolo che ricopre nella propria Nazionale, ma in un sistema diverso) ed alle spalle d'un tridente limpido e senza la vocazione (o l'inclinazione) ad assicurare la fase passiva. Succede di doversi arrangiare...

Fonte: Corriere dello Sport

UFFICIALE: Lecce-Napoli si recupera il 25 aprile

Lecce-Napoli si giocherà mercoledì 25 aprile alle ore 15,00.
In seguito alla sospensione dei campionati, infatti, la Lega di Serie A ha disposto che la 14esima giornata di ritorno sarà rinviata nel turno infrasettimanale compreso tra martedì 24 e mercoledì 25.
Pertanto la 13esima di ritorno andrà in campo come da programma in questo week end: Napoli-Novara si giocherà regolarmente sabato 21 aprile al San Paolo alle ore 20,45.
FONTE: SSCNAPOLI.IT

GAZZETTA - Maggio più importante dei tenori, pronto al rientro in campo!


Più importante dei tre tenori. Christian Maggio è l'ingranaggio senza il quale il Napoli di Walter Mazzarri non funziona. Lo si è capito nell'ultimo mese, precisamente da quel 14 marzo allo Stamford Bridge quando il suo infortunio al bicipite femorale della coscia sinistra coincise con il primo gol del Chelsea ed in pratica indirizzò la gara nel verso sbagliato. Troppo importante la spinta di Maggio sulla fascia destra, per diverse ragioni.

Uomo chiave - Tatticamente è l'arma in più della squadra, specie quando c'è da ribaltare il fronte dell'azione. Lui parte, spesso imbeccato dai lanci di Cannavaro, e si trascina dietro anche i compagni. Fisicamente, invece, non c'è un giocatore con caratteristiche simili alle sue e di conseguenza in grado di sostituirlo: "Maggio è il nostro miglior saltatore – ha detto di recente Mazzarri –, non è un caso se in sua assenza abbiamo incassato tanti gol sulle palle inattive". In effetti, la mancanza di Maggio si è sentita tantissimo sia a Londra col Chelsea nelle tante mischie create da Drogba e compagni che successivamente contro il Catania, quando nel finale il Napoli ha concesso due reti di testa a Spolli e Lanzafame. Con la Juve, invece, Maggio è uscito anzitempo per un problema ai flessori e nella ripresa il Napoli non è mai riuscito a pungere in contropiede. Infine, contro Lazio ed Atalanta è stato necessario cambiare sistema di gioco per provare ad ovviare alla sua assenza, ma anche questo tentativo non ha dato l'esito sperato.

Assenza pesante - In generale, quando Maggio è infortunato oppure non gioca da titolare, il bilancio degli azzurri è da zona retrocessione: 10 punti in 10 partite, frutto di due vittorie, quattro pareggi ed altrettante sconfitte. Dunque, c'è un Napoli con Maggio in campo e poi c'è la sua brutta copia quando il doriano siede in panchina o rimane fermo ai box. Ecco perchè ieri Mazzarri ha tirato un sospiro di sollievo non appena il dottor De Nicola gli ha assicurato che Maggio poteva riaggregarsi al gruppo per sostenere l'intera seduta di allenamento. Il rientro di Christian è benzina nel motore del Napoli, anche perchè permette di tornare al passato pure dal punto di vista del modulo, proprio nel momento in cui gli hanno bisogno "di certezze, organizzazione di gioco e solidità", come ha chiarito Mazzarri.

Propositi - Dunque, si ripartirà dalle corsie esterne (è infatti pronto a rientrare anche Zuniga sulla sinistra, dopo due turni di squalifica) per provare in queste sei giornate il sorpasso a chi è davanti in classifica. "Il terzo posto e l'Europeo sono i miei obiettivi", ha dichiarato Maggio di recente. La Nazionale lo aspetta dopo il 20 maggio, quando si saprà se il Napoli il prossimo anno giocherà in Champions League e dopo che magari Christian avrà alzato al cielo di Roma la Coppa Italia (sarebbe il primo trofeo della sua carriera). Con Maggio sognare è possibile.

Fonte: Gazzetta dello Sport

Gianello confessa: "Tentata combine per Samp-Napoli. Cannavaro e Grava dissero no". Ma il Napoli rischia...


Ha retto quasi un anno il segreto della Procura di Napoli, del pool «reati da stadio» coordinato dall’aggiuntoGiovanni Melillo, ma come tutti i segreti alla fine eccolo svelato: per Sampdoria-Napoli (1-0) del 16 maggio 2010 ci fu un tentativo di combine. A raccontarlo è Matteo Gianello, ex portiere del Napoli, indagato dalla Procura insieme ai fratelli Michele e Federico Cossato e a Silvio Giusti, tutti ex calciatori. Gianello lo racconta ai pm napoletani (oltre a Melillo, i sostituti Antonello Ardituro, Danilo De Simone e Vincenzo Ranieri). In verità per farlo ci mette oltre cinque «sofferte» ore perché all’inizio dell’interrogatorio— tratto anche in errore dal nome del pool che lo aveva convocato—riferisce di una serie di biglietti regalati a una persona di Afragola che ne avrebbe fatto commercio. «Questo per noi è irrilevante. Non è questo il motivo della convocazione», così i pmgelano Gianello al quale spiegano poi che è indagato perché con altre persone ha tentato di combinare della partite per poterci scommettere.

Lecce-Napoli Imagistrati iniziano le contestazioni dalla partita della stagione 2010-2011 Lecce-Napoli (2-1), disputatasi domenica 8 maggio 2011. Interrogato sulle richieste di informazioni fattegli da Giusti eMichele Cossato,Gianello riferisce di aver sempre detto che l’impegno del Napoli sarebbe stato massimo. Ma poi, dopo che gli vengono fatte ascoltare le prime telefonate, deve ammettere: «Prendo atto che il significato delle conversazioni intercettate appare del tutto contrario a quello da me riferito». Il Napoli perse e De Laurentiis si arrabbiò.

Le altre partite Si va avanti così, tra contestazioni, affermazioni categoriche («Sono a conoscenza che l’ordinamento sportivo vieta ai tesserati di effettuare scommesse su eventi sportivi, ma voglio precisare che non ho mai nemmeno partecipato ai giochi noti a tutti come "gratta e vinci"») e successivi marcia indietro appena le contestazioni dei magistrati vengono accompagnate dall’ascolto delle intercettazioni telefoniche. Si arriva alla richiesta di informazioni su Brescia- Catania fatta da Silvio Giusti che vuole notizie attraverso «dentino», l’ex compagno di squadra di Gianello, Giuseppe Mascara, ma anche su Bologna-Parma. Altra salve di intercettazioni e si parla di «9 e 11 fighe». Gianello spiega: «Permia personale valutazione ritenevo che a nove giocatori su undici delle due squadre potesse andare bene il pareggio ». Ma fino a questo punto, e sono passate già tre ore, nessuna ammissione di scommesse.

Sampdoria-Napoli E qui si arriva alla sagra del «prendo atto» e del «riflettendo». I pm incalzano Gianello sulla partita. Si parte dall’ammissione cheGiusti chiese informazioni sulla gara, si arriva altrove, quando finalmente la memoria e le intercettazioni corrono in aiuto di Gianello: «Ricordo che Giusti mi prospettò la possibilità di ricompensare i compagni che avessero aderito alla richiesta (di rendere maggiormente sicuro il risultato della partita a favore della Sampdoria) con somme di denaro». Poi parla di quattro o cinque compagni presenti nello spogliatoio, ma non ricorda i nomi, ma poi riflettendo... Cannavaro e Grava «Mi rivolsi a Paolo Cannavaro e a Grava e a nessun altro». Esclude infatti la presenza di Santacroce, De Sanctis o di averne parlato con Quagliarella, ma specifica: «Cannavaro e Grava diedero immediatamente e con estrema decisione una risposta negativa ». Ed erano pure contrariati, secondo Gianello. Ma a nessuno di loro è venuto in mente di avvisare la Procura federale: per questo rischiano almeno l’omessa denuncia, e il Napoli la responsabilità oggettiva per diverse partite anche se al momento solo in quella con la Sampdoria sarebbe provata la tentata combine. E Gianello? Forse a lui converrà rispondere senza esitazioni o dimenticanze almeno alla Procura federale.

Le scommesse Si deve arrivare a fine verbale per avere qualche ulteriore ammissione: «Preciso che quei discorsi su scommesse, quote, puntate on line in Inghilterra o Austria cominciarono ad essermi fatti con l’inizio dello scorso campionato di calcio (2009-2010, ndr)». Poi una curiosità: «I riferimenti alla camera a 5 stelle e a 10 stelle erano relative a somme di denaro di 5.000 e 10.000 euro da scommettere ».

Gianello confessa: "Tentata combine per Samp-Napoli"

Sulla prima pagina dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si possono leggere delle inquietanti rivelazioni dell'ex portiere azzurro Matteo Gianello. In merito all'inchiesta sul calcioscommesse ha dichiarato: "Tentata combine per Samp-Napoli".

lunedì 16 aprile 2012

De Nicola: "I nostri ragazzi hanno una card della salute"


La prevenzione, il protocollo medico seguito in Italia per l'idoneità ai calciatori professionisti è molto meticoloso. I controlli agli atleti vengono eseguiti in prossimità dell'avvio dell'attività agonistica, cioè tra metà giugno e metà luglio. La validità della visita è annuale e in questo modo i calciatori hanno la copertura almeno fino al termine del mese di maggio, quello in cui terminano i vari campionati. Le visite mediche prevedono controlli ematochimici (esami sangue e urine), la radiografia del torace, la spirometria, l'elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo con prova al tapis roulant o e al cicloergometro e l'ecocardiogramma. Se la visita dovesse far emergere qualche dubbio l'idoneità verrebbe rilasciata soltanto a sei mesi e ci sarebbe la ripetizione degli esami. "Come prevenzione in Italia siamo sicuramente all'avanguardia, gli esami sono approfonditi ma si può ancora migliorare. Nel Napoli i controlli li ripetiamo con una frequenza ancora più ravvicinata, i prelievi li facciamo ogni tre mesi, l'ecocardiogramma e gli ecg ogni sei mesi. E soprattutto siamo l'unica società italiana ed europea che ha già messo in vigore la card personalizzata per i calciatori sia della prima squadra che per quelli del settore giovanile", dice Alfonso De Nicola, 53 anni, medico sociale del Napoli dal 2005, laureato in medicina sportiva e fisiatria. La società azzurra dà grande importanza all'aspetto della prevenzione. "Per la parte cardiologica ci avvaliamo della collaborazione di esperti della cardiologia dello sport e della medicina sportiva, il professore Marzullo della Università Federico II e il professor Limongelli direttore della scuola di specializzazione della seconda Università di Napoli. Oltre agli esami di rito sottoponiamo i calciatori a test di valutazione biomeccanica, cioè il test isocinetico e quello posturale con specialisti specifici del settore", aggiunge il dottor De Nicola. Il Napoli è una società pilota, la prima in Italia e in Europa che ha aderito al progetto Olimpus, quello che prevede una card personalizzata per i calciatori. "È una scheda sanitaria personale, una cartella clinica che riporta gli esami effettuati dai calciatori durante l'attività agonistica svolta presso la società d'appartenenza. Ci sono tre password d'accesso a beneficio delle società, del medico sociale e del calciatore. Basta inserire la card in un pc per poter consultare la storia medica di un atleta. Lo illustreremo in un convegno a Castelvolturno il 22 maggio al quale parteciperanno tra gli altri la dottoressa Eva Carmeiro, medico sociale del Chelsea e l'ortopedico spagnolo Josè Villarubia che operò Britos", dice il dottor De Nicola, coadiuvato nel Napoli dal dottore D'Andrea e che per la parte cardiologica si avvale della collaborazione del dottore Raffaele Canonico, responsabile del centro a Cerreto Sannita. Il Napoli è anche patrocinante del disegno di legge presentato dalla Fondazione "Andrea Fortunato" che mira a individuare una diagnosi precoce delle patologie negli atleti e prevede l'introduzione degli esami ematici obbligatori per tutti i bambini che si iscrivono alle scuole calcio.

Fonte: Il Mattino

Slittamento o recupero? La decisione oggi alle 18

L’appuntamento è fissato oggi alle 18 a Milano. Si riunisce il Direttivo della Lega di serie A, presieduta da Maurizio Beretta, per decidere quando far giocare le dieci partite dello scorso week-end rinviate per la morte di Morosini. Saranno ascoltati tutti i club, poi deciderà la Lega, come prevede l’articolo 56 delle Norme organizzative interne. La Lega Pro, presieduta da Mario Macalli, ha già deciso di far disputare le gare di ieri di Prima e Seconda divisione mercoledì 25; la «super» Lega che fattura quasi un miliardo all’anno non ancora. E, al contrario di quanto pensa la Federcalcio («La Lega deciderà la soluzione più funzionale», ha detto il presidente Giancarlo Abete), non sarà semplice decidere su slittamento o rinvio della scorsa giornata. Per salvaguardare la regolarità del torneo la Lega intende optare per lo slittamento, facendo giocare il 21 e il 22 le partite del 15 e del 16 (33ma giornata); la successiva giornata (34ma) in questo caso si giocherebbe mercoledì 25, non in notturna, perché in programma la Champions League e l’Uefa vieta concomitanza di orari. Ma c’è un fronte contrario ed è quello guidato dall’Inter, che ha fatto sapere che oggi chiederà il rinvio della partita non giocata con l’Udinese a mercoledì 25 nel rispetto del regolamento che prevede i recuperi di gare non disputate «nella prima data utile». Peraltro, dagli uffici della società nerazzurra sarebbe stato ricordato a Beretta e al dg della Lega, Marco Brunelli, che la prima giornata di campionato, rinviata per lo sciopero dei calciatori, venne recuperata il 21 dicembre e non vi fu uno slittamento delle partite in calendario. Questa, però, è la fase finale e decisiva della stagione: vi potrebbero essere recriminazioni su eventuali rinvii delle partite, per gare interne o esterne consecutive, impiego di giocatori squalificati per una partita impegnativa o meno. Sulla posizione dell’Inter vi sono altri club, come il Genoa, l’Udinese e il Napoli, che però - almeno alla vigilia della riunione in Lega - ha una posizione meno rigida rispetto al club di Moratti. La società azzurra vorrebbe giocare contro il Novara sabato 21 e a Lecce mercoledì 25, tuttavia potrebbe accettare anche lo slittamento del calendario perché non è questo, a 48 ore dalla morte di un calciatore in campo, il momento per creare contrapposizioni. Altre società hanno informalmente ricordato di aver già stilato i piani di viaggio o avviato la vendita dei biglietti per le partite inizialmente programmate per il 21 e il 22: è il caso della Fiorentina, che nella 34ma giornata dovrebbe ospitare l’Inter alle ore 12.30. La palla passa alla Lega. Beretta, che sabato non sarebbe stato tra i primi dirigenti avvisati da Abete dello stop ai campionati dopo la tragedia di Pescara, si è tenuto in contatto anche ieri con la Federcalcio. «Il calcio ha tante criticità ma anche tante grandezze. Come ha risposto a questa tragedia dimostra che ci sono ancora dei valori e tanta passione», ha detto il numero uno di via Allegri. La Lega cerca la soluzione condivisa e, soprattutto, non vuole trasmettere una negativa immagine all’esterno, com’è accaduto quando vi sono state le prime riunioni per organizzare la finale di Coppa Italia Juve-Napoli. Era stato ipotizzato addirittura uno spostamento della sede della sfida del 20 maggio da Roma a Milano, soltanto la provocazione del presidente del Coni («Non concederò l’Olimpico: vadano a giocare altrove», disse Petrucci) convinse la Lega e i due club a «confermare» lo stadio del Foro Italico per l’assegnazione della Coppa dedicata al capo dello Stato, Napolitano.

FONTE: IL MATTINO

GAZZETTA - Juve, Conte sogna Cavani: ecco l'offerta di Marotta


Secondo l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il vero sogno di Antonio Conte è Edinson Cavani. La pista, al momento, è impraticabile ma il giocatore piace tantissimo anche ad Andrea Agnelli che ha chiesto a Marotta di tentare in tutti i modi di accaparrarsi il giocatore con un budget di 30 milioni per il cartellino e di 5 milioni a stagione per l'ingaggio.

REPUBBLICA - Pandev bello per un tempo: torna all'Inter, a meno che...


Secondo quanto riferisce l'edizione odierna di Repubblica, Goran Pandev a Napoli sta facendo bene, ma solo per un tempo: il macedone, evidentemente, non ha i 90 minuti nelle gambe. Il suo futuro sembra tingersi di nuovo di nerazzurro: il prestito dall'Inter non sarà rinnovato, a meno che non vi saranno condizioni particolarmente favorevoli per il Napoli.