AUGURI a tutti i veri TIFOSI
Di lui si dice già che sia il nuovo "Fenomeno", anche se di lui si sa poco (YouTube a parte), ma tanto basta a far impazzire i tifosi del Napoli che vedranno il suo arrivo i primi giorni di gennaio. Non prima. Perché quel monello di Eduardo Vargas, nella semifinale del Clausura con l'Universidad si è fatto espellere a inizio ripresa per proteste. Los azules hanno perso in casa (2-1) ma hanno conquistato lo stesso l'accesso alla storica finale (dopo aver vinto l'Apertura e la Copa Sudamericana). Vargas e quelli del suo entourage parlano già da napoletani ma la Joya (il gioiello) non anticiperà la partenza per l'Italia dopo il rosso dell'altra sera. Lunedì andrà lo stesso a Calama, per non lasciare da soli i compagni di squadra. Alfonso De Nicola, il medico del Napoli, che ieri lo ha visitato, ha chiamato in fretta e furia Bigon per dare l'ok: "È un leone", ha detto al telefono. Ovviamente l'annuncio arriva come al solito dal presidente De Laurentiis in persona: "È nostro", dice alla radio.
Il giocatore verrà a Napoli in compagnia del fratello 18enne Camino. Eduardo senior, il padre di Edu, non sta nella pelle:
Il padre del neoazzurro racconta della voglia di normalità della famiglia:
"Sono stati giorni di routine, per tenerlo sereno abbiamo quasi finto di nulla, come se non stesse per succedere nulla - racconta ancora Eduardo senior - Mamma Pamela Rojas ha continuato a cucinare il suo piatto preferito, un succulento pollo con le patatine fritte. Ne è golosissimo, lo mangia almeno tre volte alla settimana, ma negli ultimi giorni è aumentato, sapendo che sono gli ultimi momenti in casa a Santiago".
Il padre del cannoniere ammette:
"Sì, è vero sarà a Napoli dopo Capodanno".
Il ragazzo ha già messo in scatola, pronto al trasloco, la play station e i suoi giochi sparatutto di cui va matto. E racconta delle cena di saluto che sta organizzando con i suoi fedelissimi amici: Charles Aranguiz (con cui ha condiviso gli anni nel settore giovanile del Cobreloa primavera), il laterale Paulo Magalhaes, e difensore e capitano Osvaldo Gonzalez Jose Rojas."L'idea è sempre stata la squadra azzurra, perché la conosce e sa che ci sono tanti giocatori sudamericani - svela ancora il genitore - Mio figlio ama Diego Maradona e sa quanto fosse importante il Napoli per lui. È questo ha fortemente influenzato la decisione definitiva di andare a Napoli. Un po' anche merito mio: è vero che el Pibe è argentino (con i cileni c'è una durissima rivalità, n..dr) ma nessuno giocava al calcio come lui".
Tutto pronto, o quasi, per il suo arrivo a Napoli:
Possibile la sistemazione nella villa lasciata da Cavani dopo il furto, sullo Scalandrone, tra Baia e Lucrino. Ma l'ansia per la partenza possono essere un problema. Ed ha forse provocato l'espulsione nella gara con l'Università Cattolica. Nonostante le scuse negli spogliatoi all'arbitro, sicuro lo stop per almeno un turno: potrebbe giocare la finale di ritorno del 29 dicembre.
"Ma Eduardo è tranquillo, non è uscito dal campo perché è nervoso ma solo per una incomprensione con l'arbitro", racconta il suo compagno di squadra Magalhaes. Il padre ammette: "sì, anche Inter e Roma hanno cercato l'assalto al giocatore ma Eduardo voleva il Napoli, solo il Napoli".
Il giocatore ha firmato un quadriennale a crescere: da 1,3 milioni di euro della prima stagione ai quasi 2 della quarta. Ieri ha ritirato il "Botín d'Oro" per il miglior giocatore dell'anno. Ha spiegato:"Sono felice. Ora posso firmare per il Napoli".
Fonte: Il Mattino
Seduto su una panchina, quella del campo di Castelvolturno, Mazzarri ha dato un annuncio: "Ho un contratto, fino al 2013 sarò l'allenatore del Napoli. Ci tengo a rispettare gli accordi".
Non sono le parole di otto mesi fa, quando il tecnico diceva che avrebbe dovuto sedersi a un tavolino con De Laurentiis e confrontarsi sui programmi, prima di ufficializzare la permanenza a Napoli, come da contratto, rinnovato nell'estate 2010, dopo aver guidato la squadra in Europa League. Mazzarri ha dato la notizia attesa dai tifosi in un'intervista ad Enrico Varriale, trasmessa ieri pomeriggio su Raidue. Messe così a tacere le voci su interessamenti di altri club, dall'Inter che verrà a società della Liga. "Ho un contratto fino al 2013". Dal futuro al passato, ovvero a quello che il Napoli è riuscito a costruire nel 2011, anno aperto con il ko contro l'Inter al Meazza (1-3) e chiuso con la goleada al Genoa al San Paolo (6-1). "Siamo davvero orgogliosi di quanto siamo riusciti a fare. È stato un anno importante e di grande crescita. Dobbiamo cercare di incrementare il nostro lavoro nei prossimi mesi".
È stato raggiunto l'obiettivo degli ottavi di finale di Champions League, insperato a fine agosto, quando vennero compilati i gironi. "Il momento più bello? Il successo sul Manchester City a Fuorigrotta, in quella occasione abbiamo capito che potevamo realizzare l'impresa. Sinceramente, all'inizio del girone non avrei mai pensato di poter superare il turno, a discapito proprio del City". Di una squadra che ha una maxi-valutazione. Il Napoli e il suo allenatore non si accontentano. Vogliono di più. Anzitutto, recuperare posizioni in campionato. Poi ci sarà il doppio confronto con il Chelsea in Champions League.
"Se riuscissimo ad andare ancora più avanti nella massima competizione europea sarebbe qualcosa di incredibile. Certo, vogliamo anche riconquistare uno dei primi tre posti, anche se la strada per qualificarsi per la Champions è più difficile, dal momento che quest'anno c'è un posto in meno. Bisogna recuperare posizioni in classifica per essere anche nella prossima stagione nell'Europa che conta".
Mazzarri è concreto e non regala illusioni ai tifosi. Non a caso si vanta di essere partito dal sest'ultimo posto, quello che il Napoli occupava con Donadoni all'inizio di ottobre 2009, quando l'ex tecnico della Samp venne convocato da De Laurentiis. "Per aprire un ciclo vincente e avere un posto in pianta stabile tra le grandi occorrono pazienza e costanza". E occorre programmare. Ecco perché il Napoli ha piazzato un altro colpo in Sudamerica, assicurandosi Edu Vargas, talento cileno che entrerà nel parco attaccanti. "È un giocatore che ha seguito e scelto la società, che ha una rete di osservatori in tutto il mondo".
Mazzarri ne valuterà la qualità e le condizioni fisiche, anche in questo caso non accelererà i tempi, per una questione di rispetto nei confronti di giocatori che lavorano con lui ormai da anni e per rispettare gli equilibri che ha saputo creare all'interno della squadra e dello spogliatoio. Anche a Mazzarri fa un certo effetto vedersi tra i sedici allenatori che hanno superato il primo ostacolo della Champions. Lui c'è, uno come Sir Alex Ferguson - storico manager del Manchester United, alla guida dei Red Devils dal 1986 - no. "Che effetto mi fa? Intanto, sono felice per il Napoli, perché anche questo evidenzia l'impresa della squadra. Mi piacerebbe poter ripercorrere una carriera come quella di Ferguson anche perché io ho quelle caratteristiche: vivo intensamente, ora dopo ora, quanto accade nel club. Io Ferguson del Napoli? Con un progetto chiaro e definito, perché no?".
Il futuro, forse, è adesso.Fonte: Il Mattino
Mazzarri e due giocatori del Napoli, il bomber Cavani e il portiere De Sanctis, sono i candidati all'Oscar del calcio italiano, in programma lunedì 23 gennaio a Milano. Con le sculture in bronzo dell'artista cesenate Leonardo Lucchi vengono premiati dal 1997 i migliori calciatori, allenatori, arbitri e squadre del campionato. Queste le categorie con i candidati al premio: migliore arbitro: Nicola Rizzoli, Paolo Tagliavento, Paolo Valeri; migliore allenatore: Massimiliano Allegri, Francesco Guidolin, Walter Mazzarri; migliore giovane: Alexandre Pato, Andrea Ranocchia, Alexis Sanchez; migliore portiere: Christian Abbiati, Morgan De Sanctis, Samir Handanovic; migliore difensore: Andrea Barzagli, Mehdi Benatia, Thiago Silva; migliore italiano: Antonio Di Natale, Claudio Marchisio, Andrea Pirlo; migliore straniero: Edinson Cavani, Samuel Eto'o, Zlatan Ibrahimovic. Cavani riceverà il premio come bomber del 2011, avendo segnato 28 reti in 33 partite nell'anno solare.
Dopo l'accordo per il prolungamento del contratto di Hamsik, annunciato da De Laurentiis nella scorsa settimana, si avvicina quello per la permanenza diChristian Maggio a Napoli. L'esterno della Nazionale, uno dei punti di forza della squadra di Mazzarri, potrebbe presto firmare il nuovo accordo con il club. Il contratto in vigore scade il 30 giugno 2013 e dalla scorsa estate le parti trattano per il rinnovo, con relativo aumento di stipendio (quello attuale è di 800mila euro). Maggio aveva auspicato l'intesa poco più di un mese fa, in un'intervista concessa durante il ritiro della Nazionale alla Borghesiana, prima dell'amichevole con l'Uruguay di Cavani. "Mi auguro che ci sia l'opportunità per incontrarsi, probabilmente finora questo non è stato possibile per i frequenti impegni della squadra", aveva detto Maggio. La trattativa non si è interrotta, anzi dovrebbe aver subito un'accelerazione in questi giorni, ad ascoltare le parole di Massimo Briaschi, l'agente del giocatore, al microfono di Radio Crc. "Siamo vicini al rinnovo del contratto di Maggio, la volontà di entrambe le parti va nella stessa direzione, bisogna solo limare qualche ultima cosa. Sono stato a Napoli nella settimana scorsa e mi sono incontrato con la società, parlando della questione del mio assistito. Sono convinto che l'accordo arriverà presto. L'intesa, se si raggiungerà, sarà per più anni. Come è noto, Maggio la sua scelta l'ha già fatta ma il mercato è talmente vario che non può mai dirsi l'ultima parola fino alla firma. La priorità però è del Napoli", un'opportuna puntualizzazione per evitare dubbi. Nella scorsa primavera, subito dopo il ritorno di Maggio in Nazionale, c'era stato anche il sondaggio di un importante club inglese, il Tottenham. Ma il giocatore a Napoli si trova bene, così come con Mazzarri, il tecnico che lo aveva allenato anche ai tempi della Sampdoria, ritrovandolo nel 2009. Reduce da una sofferta stagione, anche a causa di un grave infortunio, Christian è diventato uno dei protagonisti del rilancio in grande stile della squadra azzurra. Gol e assist, un contributo puntuale che Mazzarri e i dirigenti hanno sottolineato. La società non ha avuto mai dubbi sulla riconferma del giocatore. L'accordo - il nero su bianco atteso da Maggio - potrebbe arrivare entro gennaio. Meno probabile l'intesa con Aronica, il difensore che è in scadenza di contratto e sta per compiere 34 anni.
Fonte: Il Mattino
Ciao ragazzi, oggi ho una sorta di colonna per voi. Recentemente sono stato chiesto come ho vissuto questi ultimi mesi, in considerazione sono successe molte cose nella mia vita quest'anno. Questo è certamente vero, così ho pensato che sarebbe una buona cosa per guardare indietro sulla anno. Se ripenso all'inizio dell'anno, ho subito ricordare che strabiliante gioco a Milano: eravamo così vicini alla vittoria , allora la "rossoneri" ha reso 4-4 a pochi secondi dal termine. Poco dopo, abbiamo sconfitto vince comanda Inter e Juve e celebrato su Palermo e Cagliari. Tutti i pezzi si incastrano in squadra. Il signor Guidolin sapeva excactly come prepararci per ogni opposizione e la solidarietà della squadra è stato sensazionale. Alla fine della stagione abbiamo raggiunto la qualificazione Champions League, che nessuno si potesse aspettare. E 'stata la mia migliore stagione con i friulani. Per quanto riguarda la nazionale, però, ci sono stati alcuni alti e bassi quest'anno. Nel mese di aprile, Ottmar Hitzfeld ufficialmente mi ha fatto il capitano della squadra e poco dopo abbiamo tenuto in Inghilterra per 2-2 a Wembley. Ma anche se abbiamo avuto la possibilità di qualificarsi per Euro 2012 fino alla fine della campagna di qualificazione, non siamo riusciti a raggiungere la fase finale del torneo. La squadra sta attraversando un periodo di ricostruzione. Molti giovani giocatori hanno escogitato ed è molto divertente per me li portano e lavorare con loro. Credo che abbiamo grandi talenti in squadra e può essere molto successo in futuro. Durante l'estate, mi sono iscritto Napoli. Sono molto felice di giocare per una grande tradizione carica di club e sono riusciti a sistemarsi molto rapidamente. Mi è stato ben accolto dal popolo di Napoli e sentire molto confortevole. I tifosi ci danno un sostegno enorme, la squadra ha qualità enormi e sono certo che avrà un mezzo successo seconda parte della stagione, ora che il nostro inizio alla nuova campagna è, tutto sommato, molto positivo. Forza Napoli! 2011 è stata un grande successo per me e sarebbe meraviglioso se il 2012 può migliorare ulteriormente. Bye per ora, merrry natale e saluti.Yours, Gökhan
Ieri sera i giocatori del Napoli hanno ricevuto l’ordine del ‘rompete le righe’. Dopo una prima parte di stagione complicata e piena d’impegni, gli azzurri si godono adesso qualche giorno di vacanza prima del ritiro invernale. Tuttavia, la società non tollererà chi tornerà in sovrappeso e, come si apprende da “La Gazzetta dello Sport” (ediz. Napoli&Campania), ci saranno sanzioni per chi non rispetterà questo ‘diktat’.
E qui la festa, in un san Paolo senza frontiere, con gol uruguyani e pure colombiani. E' qui la festa, negli occhi di Camilo Zuniga che brillano, in quella felicità esplosiva che manda in estasi: "Avevo voglia di segnare, per dedicare la mia rete a Sofia". Un giorno, magari, potrà raccontargliela la serata perfetta. un'ora e mezza a spingere su e giù per il campo, prima di trovare la parabola perfetta: un pallone perfidamente delizioso che finisce all'incrocio dei pali e che infiocchetta un periodo d'oro. Eccolo qua, Zuniga, otto milioni di buoni motivi per sentirsi rinato, a destra o a sinistra che fa, e scacciare via di prepotenza la diffidenza della prima stagione: "Ho sempre creduto nei miei mezzi e sapevo di avere la fiducia del mister. La cosa più importante era quella, dimostrare che valgo. E stavolta sono ancora più contento. Ora ce ne andiamo in vacanza, ma quando torneremo, vedrete, avremo ancora più voglia".
L'ALTRO BOMBER - Il giro di Walter è in quella metà campo percorsa a cento all'ora, interdizione e fatica, pressing e poi forcing, fino ad arrivare persino al Gargano bomber, quattro anni dopo la randellata dell'Olimpico di Roma, che oramai si perdeva nella notte dei tempi. "Abbiamo chiuso alla grande un anno meraviglioso ed io sono al settimo cielo, perché ho cercato la rete. Abbiamo confermato la bontà del nostro organico, giocando con umiltà, attaccando in massa. Se proprio vogliamo muoverci un appunto, dobbiamo sbagliare di meno sotto porta: ma mi sembra che stavolta, contro il Genoa, il Napoli sia stato perfetto. Io posso solo fare gli auguri ai nostri tifosi, sperando che il 2012 riservi a questa città bellissima sempre nuove soddisfazioni".
DEDICATO A DE LAURENTIIS - Sette punti in sei partite: il rischio di ritrovarsi nel bel mezzo di una involuzione (aritmetica) era la spada di Damocle della vigilia, rimossa suon di sportellate da una squadra insaziabile, sei reti al Genoa e la ritrovata verbe dei giorni (delle notti) migliori. La classe operaia che rivede il Paradiso è racchiusa in Salvatore Aronica, nella sua ostinata determinazione, in quell'ardore che gli è costato il giallo per far sentire a Caracciolo la propria presenza e ricandidarsi per un rinnovo contrattuale che ormai aleggia sul san Paolo: "Il presidente ci aveva chiesto la vittoria e noi lo abbiamo accontentato. Era doveroso farlo, per sigillare questo 2011 fantastico nella maniera più adeguata. Aver superato il girone di Champions resta un traguardo di portata storica, ma alla distanza restano pure successi come questi, che dimostrano la nostra tempra. Abbiamo reagito a qualche battuta a vuoto, peraltro umanissima, perché andare in campo ogni tre giorni costa fatica. Ma siamo contentissimi di ciò che siamo riusciti a fare in questo scorcio di stagione e intendiamo continuare. Il campionato è lungo, il Napoli ha dimostrato di avere un cuore grosso così, di saper rialzarsi dopo una sconfitta così dolorosa, che poteva lasciare il segno. Invece siamo stati in grado di battere il Genoa in maniera netta. E adesso, ce la godiamo tutta". E sì, è qui la festa.
Fonte: Corriere dello Sport